Scopriamo le carte.
Qualche settimana fa ho avuto un colloquio presso gli uffici del quotidiano "La Nazione", per l'ipotetica pubblicazione de L'Insonne allegata al noto giornale fiorentino. L'idea era piaciuta molto all'ufficio marketing e per questo avevo nutrito serie speranze di poter vedere Desdemona al pari di fumetti più blasonati ristampati e allegati ai più prestigiosi quotidiani.
Il progetto consisteva nel regalare i fumetti a chi acquistava il quotidiano o al massimo proporli ad un prezzo irrisorio.
Ci avevo creduto davvero.
E invece picche.
L'investimento sarebbe stato "insostenibile", mi han detto, malgrado avessi chiesto per i disegnatori e gli altri sceneggiatori, solo un rimborso "simbolico". Evidentemente la crisi ha denti più affilati del previsto e i soldi per iniziative promozionali sono sempre meno.
Ci sono rimasto male?
No, ci sono abituato.
Mi ero illuso altre mille volte.
Mi sono illuso ogni volta che la serie è ricominciata di aver trovato un editore solido e mi sono illuso quando ci hanno proposto film e serie televisive (giuro, è accaduto almeno quattro volte). Mi sono illuso ogni volta che ho preso un treno per Milano, Roma, Città di Castello, Perugia ecc, ecc. Un commesso viaggiatore con una borsa piena di albi e la testa piena di sogni.
Nel frattempo, però, ho avuto un altro interessamento davvero inaspettato.
Si tratta solo di "una remota ipotesi", ma io, come una verginella sedotta e abbandonata, mi attacco a tutto pur di continuare a sperare.
E penso ai ragazzi delle scuole del fumetto. Tanti. Troppi per quello che il mercato può sopportare.
Li vedo ai loro banchi mentre inventano mondi che probabilmente non vedranno mai concretizzarsi. Io ero uno di loro, perché Desdemona è nata lì, alla Scuola Internazionale di Comics nel lontano 1994. Sono stato fortunato, baciato dalla dea bendata, perché quell'idea è comunque potuta diventare realtà grazie ad un susseguirsi di fortunati eventi. E' stato un caso, ne sono cosciente: una incredibile botta di culo. Se c'è un equilibrio nell'universo, forse oggi L'Insonne paga proprio tutta quella suona sorte iniziale. Il guaio è che il caso non immagina neppure quanto io sia testardo.
Se è vera la teoria sulla "legge dell'attrazione", però, la prossima volta, prima di rivolgermi a nuovi editori, dovrei cominciare a risolvere qualche conflitto che evidentemente si agita dentro di me.
Intanto L'Insonne continua su Verticalismi. QUI trovate un nuovo episodio di Simone Togneri e Luigi Criscuolo, dal titolo "Il primo taglio è il più profondo"!