Era allucinante, ma il lavoro è lavoro e pecunia non olet.
Davvero degno di nota come questi fumetti venivano disegnati: quattro autori armati di "episcopio" e sommersi da centinaia di foto, stavano chiusi una settimana in un appartamento di Riccione (mentre tutti gli altri fuori se la spassavano) a disegnare a ritmi forsennati, notte e giorno, in un giorno che era comunque sempre notte, perché gli episcopi per funzionare avevano bisogno del buio.
Poi si consegnavano le tavole, si veniva pagati sull'unghia e si tornava a casa, con il portafogli pieno (almeno così ci sembrava) e le borse sotto gli occhi.
Nella foto, piegati dal lavoro, da sinistra a destra: Stefano Natali, Stefano Mazzotti, Jacopo Brandi e il sottoscritto. Le sceneggiature erano di Francesco Manetti.