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mercoledì 30 marzo 2011
The Secret, primi riscontri
Il "fattore cigno nero" è piaciuto, anche più di quanto ci aspettassimo, sia tra i lettori tradizionali di fumetto, sia, soprattutto, tra coloro che sono appassionati a temi di complottismo, NWO, interferenze aliene e mistero in generale. Una vera onda di apprezzamenti che ci fa davvero piacere. Speriamo di non tradire le aspettative.
"The Secret è, insomma, a giudicare dal primo numero, quello che potrebbe essere oggi un fumetto pienamente popolare."
Harry Dice
"In un mondo in cui la Verità è sempre più nascosta, inarrivabile e mescolata insieme a tante falsità, in cui si nasconde dietro messaggi subliminali nelle storie, nelle gesta e nelle leggende, nei media e nei politici, nell’arte e nella stessa storia, ecco “The Secret”, una storia a fumetti che come tutte le leggende nasconde una Verità importante, un Cigno Nero imprevisto che può destabilizzare tutte le nostre convinzioni e farci ricredere sulla realtà di tutti i giorni."
Nicola Zaffalon (Segreti Svelati)
"Il primo numero presenta un protagonista già ben strutturato, un bello e dannato che sta scoprendo (e noi con lui) un mistero inquietante e fin troppo attuale."
Neroinchiostro (utente ComicUS)
Questo è un fan video ad opera di Lumen Ivani, lettrice che ringraziamo sentitamente!
sabato 26 marzo 2011
Il cigno nero ha preso il volo
Colgo l'occasione per ringraziare chi l'ha già acquistato e letto. I feedback sono al momento molto positivi, e vorrei che chi lo ha letto scrivesse anche qui la sua impressione.
Colgo l'occasione per segnalarvi questa intervista su Comicus.
Attendo fiducioso i commenti, e ricordate: "La verità è dentro di TE!"
Buona lettura!
mercoledì 23 marzo 2011
Edicola, edicola delle mie brame...
Il mio rapporto con gli edicolanti è sempre stato difficile.
Lo ammetto, parto prevenuto.
Quando usciva "L'Insonne" l'andavo a cercare per vedere quante copie erano disponibili.
Durante la mia ricerca ne ho viste di tutti i colori.
Una volta chiesi ad un edicolante se ce l'aveva, lui disse che non c'era, ma alle sue spalle vidi spuntare tre copie mescolate con riviste di cucito e di edilizia. Feci notare all'edicolante il "bellissimo fumetto" che aveva ingiustamento relegato alle sue spalle. Gli dissi che era ambientato a Firenze e che andava sostenuto. L'edicolante dall'occhio bovino mi ascoltò con interesse ed emise gemiti di entusiasmo posizionando in bella vista Desdemona accanto a Dylan Dog.
Praticamente facevo la vendita porta a porta.
Tornai a casa orgoglioso di aver conquistato un nuovo punto vendita, ma quando tornai qualche giorno dopo, "L'Insonne" era di nuovo finita nel retro bottega.
Ho già iniziato la mia personale ricerca per capire come verrà trattato "The Secret" e ho cominciato a chiedere agli edicolanti se l'avevano ricevuto o quando arriverà.
Sì, perché voi mi chiedete spesso "quando esce", volete una data precisa, ma il nostro destino è nelle mani del dio-distributore.
La prima volta ho chiesto:
"Mi scusi, è uscito The Secret?"
"Cos'è?"
"Un fumetto."
"Aspetta guardo dull'elenco... allora The Secret... alla D..."
"No... mi scusi... alla T... the, the..."
"..."
"No... E comunque e un c'è!"
La seconda volta, invece...
"Mi scusi, è uscito The Secret?" e memore della prima "E' un fumetto della Star Comics..."
"Ah... allora si parla di MANGA!"
"No... è un bonelliano. Tipo Dylan Dog. Ha presente?"
"Ma loro mica li fanno di quel formato!"
"..."
In che mani siamo...
AGGIORNAMENTO del 24 marzo.
"Il fattore cigno nero", primo episodio della miniserie "The Secret" sta per giungere in edicola. La data fissata era il 23 marzo, ma ad oggi, il 24, ancora l'albo non è arrivato.
Non preoccupatevi, nessun inghippo e nessuna cospirazione, almeno speriamo. E' questione di un paio di giorni e lo troverete nell'edicola sotto casa. La distribuzione da edicola ha i suoi tempi.
Ci risulta, invece, che sia già arrivato in fumetteria (ovvero nei negozi specializzati).
martedì 22 marzo 2011
Prima-vera
Per me, forse questa è davvero la mia prima vera cosciente primavera.
Troverete questo fantastico fenomeno ottico anche nel 5° episodio di "The Secret", dal titolo "Cuore sacro", in edicola il 23 luglio.
Nei prossimi giorni arriverò nelle edicole italiane il primo numero della serie. Scendete a comprarlo, e poi sappiatemi dire. Appena uscirà metterò un post sull'argomento dove potrete dire la vostra. nche offendermi pesantemente.
Sempre parlando di The Secret, vi segnalo la bella intervista che mi ha fatto Federico Castagnola per Ayaaaak. Delle domande molto intelligentio alle quali è stato un piacere rispondere. Non si parla solo del mio nuovo progetto, ma anche de L'Insonne, di Cornelio e Diabolik.
Ultima segnalazione di oggi è la terza parte di un racconto scritto da Marisa Lo Zito sulle pagine di Setteperuno. Ve ne consiglio vivamente e amorevolmente la lettura.
venerdì 18 marzo 2011
Pronti alla guerra?
Mi mancavano effettivamente delle nuove belle storie di operazioni umanitarie, bombe intelligenti, missioni di pace ed altre amenità varie.
Era ovvio succedesse. "Problema, reazione, soluzione". Fanno sempre così, creano un problema, magari fomentano al momento opportuno una insurrezione popolare contro un dittatore che fino a poco tempo prima era "utile", in seguito il dittatore fa una carneficina e quindi si passa ad una bella risoluzione ONU che sfocia nell'invasione del paese in questione.
Non mi stupirei che per giustificare le armi, si lasciasse segretamente a Tripoli la possibilità di sparare sull'Italia, magari colpendo obbiettivi civili in Sicilia. Una piccola e moderna Pearl Harbor. Lo sdegno sarebbe unanime e il popolo chiederebbe a gran voce vendetta. Le sbandierate di due giorni fa, forse non sono state così casuali. Se ci pensate, l'Italia non è mai stata colpita dal terrorismo di matrice islamica. Che sia arrivato il momento?
Perché? Vi chiederete.
Forse perché la Libia ha il 18° giacimento petrolifero del mondo?
giovedì 17 marzo 2011
150
O forse sì?
L'amor di patria, l'appartenenza, è un sentimento irrazionale che ricorda per certi aspetti la religione. Per capirlo non serve aver studiato psicologia.
Io, che non ho studiato psicologia e che sono profondamente popolare in ogni cellula del mio corpo, rifletto sulla miriade di bandiere tricolore appese alle finestre. Puliti rettangoli di stoffa colorata a tinte massoniche, che portano ancora le pieghe della confezione, a testimonianza del fatto di essere state acquistate ed esibite da patrioti spinti da un irrefrenabile "bisogno di esserci" dell'ultimo secondo.
Ieri notte, nelle strade fiorentine, oltre ad un tasso alcolico preoccupante, si assisteva ad un tripudio di tricolori come mai mi era capitato di vedere. Neppure alla vittoria dei mondiali. Solo per protestare contro la guerra in Afghanistan avevo visto tanti stendardi alle finestre, e quella volta erano arcobaleno.
Resto un po' perplesso verso questo improvviso orgoglio italiano.
Resto perplesso per le origini storiche, perché dietro l'ideale trasmesso alla carne da cannone di chi combatteva e moriva in prima linea, c'erano solo ideali di espansione politica piemontese.
Sono soprattutto perplesso, perché gli italiani sembrano sentirsi tali ad intermittenza, costantemente divisi da cultura e campanili, e sono riusciti pure a mandare al governo un partito che auspica la secessione.
Io non amo le bandiere perché sono sinonimo di frazionamento e divisione, mentre questo mondo, mai come oggi, avrebbe bisogno di unità.
Non dividere, ma sentirsi un unico popolo planetario, fatto di carne e sangue.
Una enorme famiglia confinata in un microscopico pianeta del sistema solare, impegnata in una continua zuffa interna spesso giustificata proprio dalla retorica che erige muri e sventola bandiere.
Mi spiace, amo questo paese, ma non isserò nessuna bandiera.
martedì 15 marzo 2011
Sol levante in nero
Quello che è accaduto e sta accadendo in Giappone è terribile.
Chiunque sia dotato cuore e anima non può non essere colpito dalla tragedia dei migliaia di morti e di paesi spazzati via.
Ma non solo.
Quello che abbiamo visto è anche il nostro futuro, se proseguiamo sulla strada di fonti di energia devastanti per il pianeta.
Il pianeta siamo noi.
Noi siamo una emanazione di Gaia, ma ce ne siamo scordati.
Il perché sia successo potrebbe farmi versare fiumi di parole, ma non è questo il momento.
La tragedia giapponese è un monito, perché avvenuta nel paese più responsabile, affidabile e tecnologico che possiamo immaginare.
Parlare di centrali nucleari in Italia è da irresponsabili.
Il nostro è un territorio a rischio geologico e mafioso.
Chi spinge per la costruzione di nuove centrali nucleari lo fa solo per i propri interessi.
Gli stessi che hanno prodotto questa pubblicità subdolamente faziosa.
Avete notato che il contrario al nucleare ha gli scacchi neri?