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giovedì 16 febbraio 2012

Merli e tortore: inquietante appuntamento di morte?

L'anno scorso, lo ricorderete tutti, c'è stata un'inspiegabile moria di uccelli.
Ne ho parlato QUI, QUI e QUI.
Un evento che ho anche riportato sulle pagine del settimo episodio di "The Secret" dal titolo "L'ultima mietitura".


Bene, probabilmente non lo saprete, ma quest'anno abbiamo fatto il bis, perché dopo la strana moria di uccelli registrata all'inizio del 2011, anche il 2012 si apre con un caso analogo nella stessa cittadina: Bebe, in Arkansas. La combinazione farebbe pensare ad un evento collegato al capodanno, ma per evitare problemi, a 'sto giro, un'ordinanza ha vietato i botti.
E allora che cosa ha accoppato i volatili, questa volta? Una apertura straordinaria della caccia? Un suicidio di massa tipo lemming?
Non mi dilungherò nell'analisi delle ipotesi, chi vuol saperne di più potrà collegarsi a questo sito e ai mille altri che affrontano l'argomento.
Mi limito a notare che gli organi d'informazione hanno taciuto sull'anomalo fenomeno, quando forse, il suo ripetersi, doveva destare ancora maggiore attenzione. Si è scelto di non seminare il panico? 
L'anno scorso avevo smesso di interessarmi alla vicenda nell'attesa che venissero fatte le autopsie ai pennuti. Autopsie di cui non sono riuscito a trovare traccia.
Se siete a conoscenza di qualche informazione, segnalatemela, please.
In fine, signor Attivissimo, mi rivolgo pure a lei, lei che l'anno scorso è passato da questo blog a baccettarmi (con mio grande onore e nominandomi Complottista di fatto), VOLI di nuovo a trovarmi! Ma attenzione a non passare sopra Faenza, perché da quelle parti, il traffico aereo, soprattutto per le tortore è un po' pericoloso.
Eh, sì... perché a me sembra curioso (e allarmante) che anche a Faenza, come l'anno scorso, si sia ripetuto l'allucinante fenomeno che ha visto morire, negli stessi giorni, tanti uccelli in due cittadine lontane migliaia di chilometri.

domenica 9 gennaio 2011

Nuove morti misteriose di animali in Arkansas



Non avrei mai immaginato, che il massimo degli accessi al blog di The Secret e a questo, arrivassero in seguito a un post che trattava non di fumetto, ma della strana ecatombe di merli dal petto rosso e pesci tamburo. Visto l'interesse allora continuo ad occuparmi della faccenda, non annunciando chissà quale Armageddon, ma riportando i fatti e magari ricamandoci sopra qualche trama che starebbe bene su The SECRET, la mia nuova serie in uscita a marzo.

Come sapete, migliaia di merli e pesci tamburo sono morti in Arkansas e ancora non ci è stata data nessuna spiegazione plausibile. Il fenomeno insolito, fortiano, direi, non finisce qui. Leggo la notizia che sono stati trovati centinaia di cadaveri di gatti a Pea Ridge e a Trollsbourgh, rispettivamente una valle ed un paesino dell'Arkansas. In principio le autorità locali avevano negato il nesso tra le morti dei corvi e quelle dei pesci, ma adesso sembrano mantenere il silenzio, forse impostogli dall'alto.

In questa pagina potrete trovare una bella piantina con tutte le morie anomale del pianeta.

La mia mente di scarsissimo autore di thriller, corre irrimediabilmente ad un video nel quale si parla di 500.000 di bare che servirebbero alla FEMA, la protezione civile americana per intendeci, per eventuali catastrofi o pandemie nel futuro.

mercoledì 5 gennaio 2011

Merli dal petto rosso. Addendum.



Filtrano nuove notizie a proposito della morte improvvisa di oltre 5000 merli dal petto rosso caduti dal cielo di Beebe, in Arkansas.

Leggo sul blog del prode Paolo Attivissimo.

(...) per cadere dal cielo, gli uccelli dovevano essere in volo, e questo esclude probabilmente malattie o avvelenamento.

Concordo.

(...) Inoltre i corpi recano segni di traumi, per cui si ipotizzano varie cause fisiche, dalla grandine ai fulmini allo stress dovuto ai fuochi d'artificio di capodanno.

Delle due l'una. Se sono morti di "paura" per i fuochi, dovrebbe essere una sciagurata ricorrenza. Invece no. Gli altri anni i merli, magari se la facevano sotto, ma non gli veniva un infarto. E poi, se parliamo di "trauma" che lascia un segno sul corpo, non si può parlare di paura, ma di qualcosa che ha "impattato" il corpo del pennuto. O viceversa.

(...) Per i pesci, invece, la moria riguarda una specifica specie e questo dovrebbe escludere un avvelenamento dovuto all'inquinamento e suggerisce invece che si tratti di una malattia.

Sottoscrivo.

(...) Sempre a proposito dei volatili, KUAR scrive che le analisi indicano che la spiegazione più probabile è l'impatto in volo: questi uccelli non ci vedono bene di notte e se qualcosa li ha spaventati e li ha indotti a spiccare il volo possono essere morti semplicemente urtandosi fra loro o impattando contro gli alberi o le abitazioni.

E poi ci dicono che noi "complottisti" distorciamo la realtà. Come si fa a pensare che uno stormo di uccelli (certo, spaventato dalle esplosioni festaiole), si schianti in una specie di maxi tamponamento dell'aria? Avrebbero potuto ferirsi, certo, ma uccidersi è più inverosimile delle teorie sull'Apocalisse. E perché non sono stati coninvolti altri uccelli?

(...) Ovviamente, prima di lasciarsi andare al panico e al delirio delle teorie che interpretano questi episodi come segni dell'Apocalisse o di qualche altra epica fine del mondo, sarebbe sensato escludere le possibili spiegazioni terra terra.

Nessuno annuncia l'Apocalisse, almeno da queste pagine, ma queste spiegazioni non sono "terra terra", direi che non stanno né in cielo né in terra.
Poi, se vogliamo, ridiamoci pure sopra, nella speranza che non sia una risata a seppellirci.
Vi ricordo che la storia ci ha insegnato che più e più volte sono state testate armi sulla popolazione ignara. E la storia tende a ripetersi. La mia mente corre anche ai misteriosi fuochi di Caronia, che vi assicuro, non sono stati provocati da dei simpatici burloni.
E già che ci siete, amici tuttologi, spiegatemi anche dove sono finite le api che da anni stanno svanendo nel nulla.

martedì 4 gennaio 2011

Fenomeni fortiani, simboli e catastrofi ambientali



Per chi non lo sapesse la definizione "fenomeni Fortiani" viene usata per indicare una serie di strani eventi difficilmente spiegabili, come ad esempio la caduta improvvisa dal cielo di gran quantità di oggetti come pietre, sfere metalliche e/o animali, pesci, rane. Il termine "Fortiani" deriva dal nome dello scrittore statunitense Charles Fort, il quale dedicò molti anni della sua vita alla ricerca di notizie relative a tali fenomeni e che pubblicò diverse opere fra le quali la più famosa è senza dubbio "Il libro dei dannati".

Quello che sta accadendo in questi giorni rientra a pieno titolo in questa definizione.

In Arkansas, migliaia di esemplari di merli dal petto rosso sono morti e altri stanno morendo. Si parla di seimila esemplari caduti stecchiti nella notte di capodanno.
Le autorità stanno indagando sulle possibili cause di questa "epidemia" che ha colpito anche i pesci tamburo nella zona nord ovest, dove scorre l'Arkansas River.
Un agente inquinante che seleziona solo la specie dei pesci tamburo e i merli dal petto rosso?
Per chi sostiene che la sincronicità sia alla base di questo universo, la faccenda non può che suscitare qualche inquietante domanda: perché proprio i pesci tamburo e i merli dal petto rosso? Perché lì e perché proprio nella notte di fine anno?

Se questo fosse un film, un romanzo o un fumetto, il nostro eroe avrebbe l'intuizione che i fatti sono collegati. Magari prima penserebbe che i botti di capodanno siano stati un po' troppo forti, poi, magari, indagherebbe alla ricerca di una agente chimico disperso nell'aria e nel fiume, poi passerebbe ad esaminare qualche arma elettromagnetica testata sugli animali, ma alla fine scoprirebbe che lo strano evento è stato intenzionalmente provocato da una "organizzazione occulta" che opera attraverso i simboli.
"Tutti i simboli non sono che chiavi per porte che conducono alla verità" è scritto nelle Tavole Smeraldine.

Se fossi uno scrittore di thriller penserei ad un presagio. Forse un personaggio importante nato nei pressi della cittadina sta per essere ucciso con un colpo di proiettile al petto?

Mi spingo oltre in un delirio di fantasia, alla ricerca di un plot per un nuovo e ipotetico romanzo. Tanto non costa nulla.

Bil Clinton è nato Hope (Speranza) poco lontano dall'epicentro dello strano fenomeno, ed è stato eletto il 2 gennaio 2010 (guarda caso, la moria cade proprio nell'anniversario) "Uomo dell'anno" dagli animalisti del PETA. Se fosse un messaggio in codice ci leggerei: "L'Ex presidente sarà ucciso con un proiettile al petto, magari sparato da una pistola a tamburo".
Ma come dicevo, si tratterebbe solo della trama di un pessimo libro che, per fortuna, non vedrà mai la luce.

PS
Astenersi dai commenti i soliti razionalisti, scientisti e tutti quelli pronti a misurare l'aria col righello. Non sto dicendo che le cose stanno come ho scritto. Si tratta solo di un volo pindarico. Fantasia. "Nun ce rompete", come finivano spesso gli editoriali di Dylan Dog.