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martedì 13 dicembre 2011

Un regalo per voi...

Adam Mack, il protagonista di "The Secret" nasce simbolicamente il 13 dicembre. Un giorno speciale, il solstizio d'inverno*, il giorno più corto dell'anno, 'il giorno della luce', quando la notte inizia a farsi più corta per fare spazio alla luce.

Il sole e la luce sono associati in modo archetipico all'idea dell'immortalità dell'uomo, capace di operare la sua "seconda nascita": una nascita spirituale. Con il solstizio d'inverno si inizia a uscire dal buio, dalla "caverna cosmica", che rappresenta l'interiorità. L'iniziato deve guardarsi dentro, prima di rinascere consapevole al mondo.
Mentre l'anno volge al termine, le notti si allungano e le ore di luce sono sempre più brevi. II respiro della natura sembra sospeso nell'attesa di una trasformazione. E' uno dei momenti di passaggio dell'anno, forse il più drammatico e paradossale, un momento che sembra proprio riflettere il mondo reale che stiamo vivendo: oscuro, gelido, morto.
Ma basta una fiammella per sconfiggere l'oscurità.

Il 13 dicembre è dedicato a "Santa Lucia", santa che, secondo la leggenda, venne uccisa con una spada conficcatale nella gola e poi privata degli occhi e per questo motivo è ritenuta quindi protettrice della vista.
Il protagonista di un fumetto che gira tutto intorno alla frase "Apri gli occhi", non poteva nascere in un giorno diverso.
E quindi buon compleanno, Adam.

Ma, visto che c'è un Adam Mack in ognuno di voi, sono io a augurarvi buon compleanno e a farvi un regalo.
Da questi link potrete scaricare (gratuitamente) l'episodio di "The Secret" dal titolo "OOPArt" pubblicato sulla rivista X-Times (che presto ospiterà un altro episodio), e il mitico finale alternativo dal titolo "La nuova aurora", episodio capace di dare un gusto diverso a tutta la serie.
I "guerrieri della luce" che non sono riusciti ad accaparrarsi le magliette di "The Secret" potrenno scaricare un file .zip contenente i loghi in vettoriale, l’immagine di esempio e un piccolo file txt con le istruzioni per farsi stampare la maglietta originale di Adam Mack.

Ecco i link:
Scarica l'episodio OOPArt!
Scarica il finale alternativo!
Scarica il kit per stampare la maglietta di Adam Mack!

Un grazie speciale alla Star Comics, a Francesco Mucciacito che ha realizzato i disegni e a Federico Marchionni, senza il quale non avremmo potuto fare tutto questo.

Chiudo augurando a tutti i lettori di "The Secret", che un piccolo sole interiore sorga presto anche dentro di voi ad illuminare il vostro prezioso mondo e le tenebre che lo avvolgono.

"I fanali delle strade non ci bastano: noi abbiamo bisogno anche di guardare le stelle." (Jules Bois)

*Il detto “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia” risale a quando, prima del 1582, la sfasatura fra calendrio civile e calendario solare era tanto grande che il solstizio cadeva proprio fra il 12 e il 13 rendendo quindi questo il giorno più corto dell’anno.

venerdì 4 marzo 2011

Sul filo del rasoio

Sto correggendo le ultime tavole di The Secret e mi sento un po' così...



Siamo sul filo del rasoio e la tipografia scalpita. Purtroppo io sono un maniaco compulsivo di dettagli che il lettore non vedrà mai, quindi sono intervenuto personalmente su tante tavole a sistemare piccolezze che non riuscivo a ignorare.
Oddio, piccolezze... Pantaloni che cambiavano colore, eterocrmia contagiosa, tute policrome, una bimba dall'altezza mutante, tatuaggi mobili, foto fatte dove non c'erano fotografi, espressioni non corrispondenti allo stato d'animo dei personaggi, sceneggiature reinterpretate, coperte che diventano pellicce...
Sono troppo puntiglioso e alla fine i disegnatori mi odiano. Il problema è proprio che sono un disegnatore anch'io, e diaboliko, per giunta. Su Diabolik c'è una ricerca ossessiva dell'errore e del dettaglio. Una eredità che mi porto dietro. Mi spiace, ragazzi.
Tanto ci finiremo lo stesso su "nuvoleanomale".
Secondo me i disegnatori lo fanno un po' intenzionalmente, è come finire a Blob o a Striscia.
Comunque è quasi finita. A causa dei problemi pregressi è andata fin troppo bene e ringrazio chi sta ancora lavorando per mandare in edicola questo piccolo grande sogno.



Piccola news, ho raggiuto un accordo per pubblicare due pagine inedite di The Secret sulla rivista X Times di Lavinia Pallotta.





La disegnerà Francesco Mucciaccito, autore molto bravo e in crescita.



Riflessione del giorno.
Se voi foste un giovane autore, un autore non ancora pronto per lavorare professionalmente (il perché non si è "pronti" posso argomentarlo facilmente), accettereste di fare 2-3 tavole di un personaggio noto su una sceneggiatura professionale?
Si tratta di bieco sfruttamento o di una opportunità di testare sul campo le capacità?
Ve lo chiedo, perché ho reazioni diverse... magari, pessimi disegnatori non muovono la matita se non sotto giusto compenso, altri, magari più bravi, accettano con entusiasmo l'opportunità.
Voi come la pensate?

martedì 1 marzo 2011

Anteprima "Il fattore cigno nero" e autodafé di Di Bernardo



Giuseppe Di Bernardo si alza e guarda negli occhi la giuria popolare.

“Signor giudice, mi dichiaro colpevole. Vede, è tutta colpa mia...”
“Aspetti un attimo, Signor Di Bernardo, riassumiamo l'accaduto per i signori della corte. Che cosa è successo?”
“Ecco... io sono lo sceneggiatore e il curatore di una nuova serie a fumetti della Star Comics in uscita a fine marzo. Si intitola 'The Secret' e parla di argomenti che mi appassionano da sempre, come l'ufologia, il complottismo e i rapimenti alieni.”
“Queste passioni non depongono a suo favore, sa?”
“Sì, mi rendo conto, signore, ma mi lasci spiegare... Raccontare questa storia, per me, non è stato un lavoro. L'avrei fatto gratis. Lo farei gratis, come molte cose che scrivo. In fondo a me bastano i soldi per pagare le bollette e, ogni tanto, portare fuori a cena quella meravigliosa creatura che mi vive a fianco. Le ho mai parlato di quanto è deliziosa la mia ragazza?”
“Non divaghiamo.”
“Certo, Vostro Onore.”
“Vada avanti, Di Bernardo.”
“Insomma, i primi di agosto ho consegnato la sceneggiatura a Michela Da Sacco, la bravissima disegnatrice padovana che mi aveva accompagnato in tre episodi de 'L'Insonne'. Un'amica, autrice di grande talento, che avrebbe garantito un inizio 'col botto' alla serie a cui tanto tenevo...”
“Avrebbe?”
“Sì, perché il 5 gennaio 2011, a quaranta giorni dalla stampa del primo numero, Michela mi ha telefonato 'rinunciando al lavoro' e spiegandomi i gravi motivi di natura personale. Così, appariva chiaro che purtroppo non c'era possibilità che terminasse il bellissimo lavoro che stava facendo. Spero che ci sarà un'altra occasione, magari più serena, di lavorare insieme. Il grosso problema è che aveva fatto soltanto 40 tavole delle 96 che doveva produrre. Mi sono così trovato a dover far realizzare 56 tavole a matita in 40 giorni, mentre tutte le 96 tavole andavano inchiostrate nuovamente per uniformare lo stile. Abbiamo chiesto a molti disegnatori di aiutarci e tanti hanno risposto picche. Non volevano rovinarsi la reputazione disegnando un episodio non al massimo delle loro possibilità. Per la serie: 'stai affogando, ma non ti aiuto perché mi sporco il vestito buono'. Legittimo, ma se l'affogante non affoga, poi magari se la lega al dito. Alla fine, finalmente, due kamikaze, avvezzi alle imprese impossibili hanno accettato di aiutarci...”
“I nomi, per favore.”
Daniele Statella e Fabio Piacentini. Il primo alle matite e il secondo agli inchiostri.”
“Quindi avete risolto?”
“'nsomma... Realizzare tutte queste tavole in così poco tempo ed improvvisamente, non è facile. Ci sono impegni pregressi, casini personali e poi questa storia era davvero difficile. Difficile come tutte le storie di 'The Secret', d'altra parte. Mica è un fumetto d'atmosfera e pippe mentali! Qui tutto è collegato e dovrebbe funzionare come un preciso meccanismo ad orologeria. Oltretutto io sono un 'rompicoglioni patentato'. Purtroppo per i miei autori, sono anche un disegnatore e insisto che il disegno sia bello, narrativamente corretto e preciso. Ad aiutarci sono quindi intervenuti Beniamino Del Vecchio, Jenny Della Schiava e Jacopo Brandi. Hanno lavorato nell'ombra per sistemare le tavole, e senza di loro questo episodio non avrebbe visto la luce. Io stesso sto personalmente facendo ancora delle correzioni.”
“Ma scusi, Di Bernardo, perché non avete rinviato l'uscita?”
“Non era possibile per precise pianificazioni editoriali. Cose a cui i disegnatori, chini sul loro tavolino, non pensano mai. 'Posso slittare la consegna di qualche giorno?' Mi dicono. No! Ci sono contratti da rispettare con i distributori e un sacco di beghe burocratiche. Là fuori, nel mondo reale, non nel Matrix del fumetto, la gente va in tribunale e paga penali. E in tribunale ho rischiato di finirci anch'io come responsabile di questa testata. Per questo mi dichiaro colpevole. Voglio il massimo della pena. Io dovevo verificare che Michela realizzasse un numero mensile di tavole sufficienti. Non mi dovevo fidare delle rassicurazioni e dei vari 'recupererò'. Il responsabile di una pubblicazione deve essere spietato. Ne va del suo progetto e dei tanti soldi che un editore investe. Amici miei, ogni lancio di nuova testata sono migliaia di euro investiti. Cifre a cinque zeri. Serve professionalità, oltre che a un contratto o ad una lettera d'incarico per voi. Serve anche che un editore si tuteli, iniziando la lavorazione del prodotto con largo anticipo.”
“In conclusione?”
“L'albo è finito nei tempi. Spero che il lettore lo apprezzi comunque, malgrado le vicissitudini che l'hanno accompagnato. Per i prossimi albi non succederà. Sono tutti molto avanti nella realizzazione. Rosario Raho, Walter Trono, Massimiliano Bergamo e Fabrizio Galliccia stanno facendo un ottimo lavoro e, almeno loro, rispettano i tempi.”

Entra la corte e Giuseppe Di Bernardo abbassa la testa aspettando il verdetto.

“Nel nome del popolo sovrano dei lettori di fumetto, questa corte giudica Giuseppe Di Bernardo...”








venerdì 4 febbraio 2011

Sincronicità



Giuro che non lo sapevo.
Stasera stavo distrattamente guardando la registrazione di Voyager del 6 novembre 2010 e mi sono imbattuto in Davide, in un giovane disegnatore di fumetti digitale...
Quando ho notato che indossava la maglietta del nostro Adam Mack mi è preso un accidente.
E io che credevo di aver avuto una idea originalissima.