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sabato 18 dicembre 2010
Storie di Lucca, workshop e pallate di neve...
Il workshop
Dal 13 al 18 dicembre ho soggiornato a Lucca.
Per uno che fa fumetto, Lucca senza stand, cosplayer e fumetti appare paradossalmente irreale.
È un po' come visitare un palcoscenico senza attori e spettatori. L'impressione è stata che comunque, i comics, facciano ormai parte integrante del tessuto della ricca cittadina toscana.
Nella terra di Ilaria del Carretto ci sono stato per un workshop organizzato dallo Staff di Lucca Comics dove, ad un manipolo di promettenti disegnatori, viene offerto un laboratorio dedicato al fumetto, guidato da Lorenzo Bartoli e dal sottoscritto. L'iniziativa, giunta al secondo anno, meriterebbe molta più pubblicità rispetto a quella che riceve.
Quindici giorni comprensivi di vitto e alloggio di altissima qualità, in cui otto giovani autori realizzano tavole a fumetti e assorbono come spugne le indicazioni, i trucchi e i suggerimenti dei professionisti. Devo davvero ringraziare lo staff di Lucca Comics per la splendida accoglienza che ci hanno assegnato, in particolare Dario, Paola e Stefano che hanno vegliato su di noi come veri angeli custodi. Siete favolosi. Un abbraccio da Marisa e da me.
Un saluto ai ragazzi e le ragazze del corso, per la simpatia e la voglia di ascoltare e di imparare un mestiere che non è un lavoro ma una specie di vocazione. Grazie per le pallate di neve dell'ultima sera e per l'allucinante disegno che abbiamo fatto tutti insieme. Mi avete fatto ringiovanire di vent'anni.
Agli altri aspiranti disegnatori, suggerisco di appuntarsi questa iniziativa che, fondi permettendo, si ripeterà anche l'anno prossimo. Non capita spesso una occasione come questa.
La nevicata
Dopo il diluvio dei giorni della fiera, non poteva mancare che una nevicata record nei giorni del Woprkshop. Consiglio di non fare altre iniziative dedicate ai fumetti, se non vogliamo vedere Piazza Napoleone colpita da un inaspettato tsunami.
Se Marisa ci ha messo sei ore per arrivare a Firenze il venerdì 17 (e tralascio le battute sulla sfiga), io ce ne ho messe cinque il giorno dopo. E meno male che non avevo preso la macchina, sennò "The Secret" sarebbe uscito postumo..
Spero che tutti i ragazzi del corso siano rincasati senza troppi problemi. Aspetto vostre notizie!
La cosa sconvolgente è stata che non funzionavano i cellulari. Questo mi ha fatto pensare quanto siamo dipendenti dalla tecnologia e mi sono chiesto cosa succederà in occasione di una bella tempesta magnetica come quella capitata a fine '800.
Ci decidessimo a riscoprire la telepatia che è nascosta dentro di noi?
La curiosità
Dalle parti di Prato, è salita sul mio treno una famigliola formata da madre, figlia, figlio, fidanzata di quest'ultimo e cagnetto. Tutti tirati al lucido erano la quintessenza della superficialità della nostra specie. I discorsi, esposti in maniera impeccabile, denotavano una certa cultura ma messa al servizio del loro encefalogramma piatto. Io che sul treno cerco di leggere, parto prevenuto con chi chiacchiera a voce alta, ma l'allegra combriccola non smetteva di parlare di borse, vestiti, fidanzatini, trucco, vacanze costose, lavoro ecc.
Un vero esempio di schiavi del sistema.
Contenti perché inconsapevoli di esserlo.
Il culmine dell'assurdo è stato toccato quando qualcuno ha detto che il cagnetto era razzista perché abbaiava alle persone di colore. La spiegazione parascientifica del fatto è stata data da una delle ragazze che sosteneva che il quadrupede percepisse lo stato d'animo di chi gli stava vicino e che quindi abbaiasse a chi aveva cattive intenzioni. Avrei voluto spiegare come la faccenda fosse assurda visto che gli avrei prese a sonori scappellotti, mentre il cagnetto non dava segni di nervosismo.
Imploravo una slavina mentre sentivo che avrebbero voluto anche mettere una medaglietta del Duce al povero cagnetto.
Questa società è marcia dentro.
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grazie a te per la splendida avventura!!!
RispondiEliminaa parte l'ultimo innevato e nervoso giorno (e il tuo culturale incontro sul treno...) mi sono divertito assai assai!
RispondiEliminaE ricorda che io sono a conoscenza di cose...
S.
Ma io me ne farei 12 di ore sul treno, pur di stare con te in una magica e impalpabile Lucca! :)
RispondiElimina<3
é stata un fantastica esperienza, il disegno è giunto sano e salvo a casa pronto per essere recapitato...
RispondiEliminaVedo che siam di nuovo tutti attaccati al web appena rientrati.
Ale
Grazie a quello che ho imparato da tutti voi!
RispondiEliminaStare con chi sta crescendo aiuta a non fermarsi mai...
Un abbraccio a tutti e un bacio alla mia dolce Marisa che ha sopportato con amore tante ore di treno e non solo ;)
Eccomi!
RispondiEliminaGrazie Giuseppe, grazie ragazzi per le due settimane grandiose, in ogni senso!
Spero siate poi rientrati tutti bene nelle vostre dimore e presso i vostri sacrosanti router wi-fi ;-)
Io ne ho approfittato per aprire il blog che tenevo in sospeso da troppo tempo, lo trovate qui! http://matteoaversano.blogspot.com/ vi aggiungerò presto, portate pazienza, e spero di vedervi tra i commentatori (siate critici ;-) ).
Grazie mille ancora, ci si vede alla prima occasione possibile, o su fb o, chissà, in edicola! Statemi bene e... occhio al MACHETE!!!
Arrivata a Torino verso l'ora di cena ... a saperlo mi svegliavo dopo ...azz ... tutto merito della fortuna del Conte se non ho perso nessuna coincidenza sostengo ... mi sentivo come Paperino con Gastone ... grazie ancora della fantastica esperienza ... mi manca già Lucca, soprattutto la mia stanzina. Durante le feste finisco il tutto e lo mando. Grazie ancora a tutti. Ciao Alice
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