In queste calde notti di luglio è successa una cosa strana, una cosa che ha fatto pensare il sottoscritto e chi gli sta intorno.
Per caso su Facebook, ho incontrato (anzi, dovrei dire incontrato nuovamente) un ragazzo che aveva frequentato la Scuola Internazionale di Comics negli anni in cui Jacopo Brandi e io eravamo studenti.
Ho cercato senza successo di ricordarmi chi fosse e lui mi ha scritto una toccante mail, una mail che vi giro perché credo possa essere davvero d'aiuto a tutti, magari in specialmodo a quei ragazzi della comics che hanno appena dato l'esame. Anche a quelli che in privato, per un voto non "consono alla loro bravura" mi hanno minacciato di "rompermi le gambe".
Leggete questa mail e riflettete.
Ciao Giuseppe.
Faccio finta di conoscerti da sempre e mi sfogo un attimo, poi decidi tu se leggere tutto o lasciar perdere... sarò prolisso, già lo so.
Ho fatto la Comics di Firenze nel 94 mi pare, al primo anno in cui ha aperto, quando era in via di Mezzo... con Jacopo.
Mi ricordo che una volta gli portasti una tavola su cui doveva fare la scenografia di sfondo... il duomo di Firenze. Era piuttosto ferrato nel disegno di architetture e infatti ne uscì un bellissimo duomo.
Ti vedevo andare avanti e indietro spesso.
Sinceramente ti invidiavo e invidiavo Jacopo che aveva la possibilità di provarci e crescere grazie a te.
Poi nel giugno di quell'anno sono partito per il militare ed ho dovuto interrompere.
Ho fatto l'esame a distanza praticamente lasciandogli le tavole fatte, solo che me le persero... insomma robe da matti :D:D
Puoi immaginare la crisi di un ragazzetto che è in naia a (OMISSIS) e non aspetta altro che un giudizio e gli dicono che hanno perso tutto e gli danno un voto politico.
Ero nel pallone :D
Insomma... mentre ero a fare il militare mio padre ha un problemone di salute e cambiano un po tutte le cose e i progetti.
Vado a vivere da solo al ritorno del militare e entro in fabbrica cosi da pagarmi l'iscrizione al serale alla scuola che nel frattempo si era trasferita in via Gucciardini.
Faccio il secondo e il terzo anno.
Mi ero gasato.
Venturi, Casini...nomi grossi mi sfilano davanti.
All'esame del terzo 30 e lode per il buon cuore di Serpieri e c. e su experiment per una storiella di 8 pagine 'alla Castellini' che tanto andava di moda in quel periodo.
Conosco Chiaverotti che visti dei lavori mi propone una prova per Brendon appena uscito al numero 2 e che aveva bisogno di disegnatori... e poi io ho un po' di casini ancora.
L'affitto, mi prendono fisso in fabbrica, la mia ragazza non sopportava tutto il casino dei disegni in casa e non potevo tenere niente per la bambina e perche la casa era piccola, i soldi nn bastavano e io a fare i disegnini per casa tutte le sere non aiutavo... insomma decido e dico basta.
Niente prova definitiva delle 10 pagine di sceneggiatura e chiudo.
Paura di perdere il posto fisso, paura di fallire, paura di discussioni con la mia ragazza ecc.
Chiudo davvero e non compro e non apro piu un fumetto dal 97.
Poi nel 2009 apro internet e trovo un sito dedicato a (OMISSIS) a cui naturalmente, come te immagino, sono legato per motivi affettivi legati al nostro tempo, e inizio a parlare e parlando vedo che cercano uno per fare dei disegni. Mi propongo senza impegno e ne esce una storiella di 14 pagine e poi altre e illustrazioni, copertine ecc...
Praticamente tutto nell'arco dell'ultimo anno.
Non hai idea della fatica a riprendere in mano un pennello. Non è vero che è come andare in bicicletta. E' dura. Si perde tutto.
Pian piano sto rientrando sui binari, ma tutti quelli che prima erano bravini adesso sono diventati eccezionali e io sono tornato indietro...
Morale: Nel 2001 mi sono lasciato, ho comprato una casa grande e mi sono trasferito con la nuova ragazza che mi sostiene e non ha fastidio dal fatto che abbia un po di originali in giro... e il posto fisso se n'è andato in una mobilità in cui adesso mi trovo da qualche mese...
Insomma ho lasciato tutto per niente.
Sono ufficialmente un coglione.
Adesso ci provo (...)
Erano le 23.
Dopo la lettura di questa mail mi trovo a parlarne al telefono con la mia ragazza e poi, cosa davvero strana per l'ora, con Jacopo, tutti molto colpiti da questa piccola storia di vita.
Una vita che aveva preso una strada opposta alla nostra. La strada di un ragazzo che era partito insieme a noi e che si era smarrito. Fato? Paura? Scelte sbagliate?
E' proprio la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita accettabile, ma soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire. Esiste qualcosa, in ciascuno di noi, che ci spinge verso una direzione, anche se può sembrare assurda e che ci urla nella testa se non lo ascoltiamo. E' il "daimon", il "demone" come lo chiamava Hillman che ciascuno di noi riceve come compagno prima della nascita. E' ciò che si nasconde dietro parole come "vocazione", "chiamata", "talento". Se esiste, è la chiave per leggere il "codice dell'anima", quella sorta di linguaggio cifrato che ci costringe ad agire ma che non sempre capiamo. L'anima, come il vento, spinge le vele della nostra vita, ma se quelle vele non le issiamo resteremo per sempre in porto, e la nostra barca finirà per marcire.
Ora, caro "amico ritrovato", non posso fare altro che citare un "collega illustre", uno che di sogni e fumetti se ne intendeva. Disney diceva: "Se puoi sognarlo, puoi farlo."
Quindi, ora non resta che darci dentro, se è quello che davvero vuoi.
E guardate il video... insegna veramente tanto.
Io i fumetti li leggo solamente.
RispondiEliminaMa studio per diventare musicista... mi son diplomato: 10 e lode. Tante belle parole, ma la costante sensazione di essere inadeguato, superato... e in questi mondi "artistici" se hai un attimo di cedimento ti mangiano. Ogni giorno devo lottare per tenere alto il mio sogno e per non lasciarlo schiacciare dall'oppressione che io stesso esercito.
Grazie della condivisione. Spero che al momento giusto, io me ne ricordi, l'età è ancora dalla mia parte.
http://www.youtube.com/watch?v=OgXcU6QmTuI&feature=share
RispondiElimina"Dovete trovare quello che amate. Il lavoro riempirà buona parte della vostra vita e l'unico modo per essere realmente soddisfatti è fare quello che riterrete un buon lavoro e l'unico modo per fare un buon lavoro è amare quello che fate. Se ancora non l'avete trovato, continuate a cercare. Non accontentatevi. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione, in qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Siate affamati, siate folli."
E se lo dice anche Steve Jobs... :)
Un bacino <3
" se puoi sognarlo, puoi farlo!": MI PIACE!!!!!!!!!
RispondiEliminatra prove, provini, storie brevi e altro ci ho messo 10 anni per pubblicare il mio primo fumetto: niente di grandioso ma ogni tanto qualcuno mi chiede quando uscirò un nuovo episodio, così quando mia moglie mi ha detto di essere incinta, ho cominciato a lavorarci. Non è nulla di travolgente, non sarò una pietra miliare del fumetto; semplicemente sarà l'enorme soddisfazione di essere il primo da quando c'è la mia splendida figlia... e altre storie sono in cantiere. Non si può vivere col rimpianto di non averci provato;)
RispondiEliminaSalut
Certo, c'è una bella differenza fra il farsi sfuggire un'occasione d'oro ed avere dei limiti seri che non permettono di sfruttarla al meglio.
RispondiEliminaLa sfortuna non dovrebbe mai essere usata come alibi, ma a volte si è sul serio impossibilitati nel portare avanti un progetto ("se puoi sognarlo puoi farlo" è una bella favoletta che ha tutto il profumo disneyano, sono molto più d'accordo con "l'esperienza è quello che ottieni, quando non ottieni quello che desideri").
Concordo sul fatto che non bisogna mai farsi vincere dalle emozioni negative e dalla paura di non potercela fare, perchè altrimenti si perde il gusto stesso della vita.
Nulla di soddisfacente piove dal cielo e se hai troppi rimpianti, quando ti guarderai indietro, non troverai nulla se non una profonda tristezza.
Danny
Hai letto L'antologia di Spoon River in quel periodo? O l'hai citata per caso? (Sentire per credere http://www.youtube.com/watch?v=2xfuYRUbeG0).
RispondiEliminaComunque condivido in pieno!