Sta per arrivare una nuova serie Bonelli del bravissimo Alessandro Bilotta. Il protagonista, Mercurio Loi, lo abbiamo già visto in un episodio del Le Storie e la particolarità è che la serie sarà, per la prima volta, ambientata in Italia. So che questa ambientazione sta molto a cuore ad Alessandro e naturalmente anche a me, visto che è dal 1994 che sostengo questa idea. Insomma, penso di aver portato un piccolo contributo alla causa sia con "L'Insonne" che con "Cornelio". Mi auguro che la casa editrice di via Buonarroti faccia anche l'ultimo passettino, proponendo una serie ambientata in Italia ai nostri giorni, con tutti i rischi che potrebbero esserci.
Ricordo nel 2005, durante Rimini comics, che ad un incontro sul giallo, chi presentava la serata chiese ai due intervistati che avevano un bonellide in edicola, come mai non ci fossero serie ambientate in Italia. Tutti si stupivano di questa cosa, e mi stupivo anche io, visto che "l'Insonne" era tornata in edicola da mesi e che aveva fatto la sua apparizione già nel 1994. Mi stupivo anche perché ero in prima fila, li avevo appena salutati e mi sembrava davvero curioso non facessero riferimento a chi quella strada la stava già percorrendo. Comunque pare fosse troppo pericoloso e poco conveniente toccare l'attualità, si rischiava di irritare i lettori e i lettori sono pur sempre clienti, e le loro idee politiche o di costume non vanno turbate. Ecco, io questa cosa non la appoggio. Se il fumetto vuole toccare il cuore del lettore deve anche pungolargli lo stomaco.
Ricordo nel 2005, durante Rimini comics, che ad un incontro sul giallo, chi presentava la serata chiese ai due intervistati che avevano un bonellide in edicola, come mai non ci fossero serie ambientate in Italia. Tutti si stupivano di questa cosa, e mi stupivo anche io, visto che "l'Insonne" era tornata in edicola da mesi e che aveva fatto la sua apparizione già nel 1994. Mi stupivo anche perché ero in prima fila, li avevo appena salutati e mi sembrava davvero curioso non facessero riferimento a chi quella strada la stava già percorrendo. Comunque pare fosse troppo pericoloso e poco conveniente toccare l'attualità, si rischiava di irritare i lettori e i lettori sono pur sempre clienti, e le loro idee politiche o di costume non vanno turbate. Ecco, io questa cosa non la appoggio. Se il fumetto vuole toccare il cuore del lettore deve anche pungolargli lo stomaco.
In bocca al lupo, Alessandro, dal cuore e dallo stomaco! :)
Salve!
RispondiEliminaLe domando, come mai non aggiorna questo blog da un anno a questa parte?
Forse perché non ho più nulla da dire? :)
RispondiEliminaQuando ero Editor Star questo blog è stato fonte di molte polemiche... Ora non lo sono più, ma non mi va di riempire il blog di tutorial o dietro le quinte. Ho capito che non c'è una reale utilità. Scrivo qualcosa su Facebook. Se mi cercate mi trovate là... Non so se è un addio o solo un arrivederci. vedremo ;) Grazie di essere passato e di aver scritto.