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venerdì 10 settembre 2010

I soliti sospetti

Dice il saggio: "Il sospetto in ogni fil di fumo scorge un incendio."

Una antica leggenda racconta che l'essere umano abbia perso il paradiso quando ha inventato le tasche.
Avere le tasche è sinonimo stesso di proprietà, ma è anche sinonimo di segreti che generano i folli demoni del sospetto.
Se avessimo tutti la telepatia il mondo sarebbe diverso.
Migliore.
Io sono pronto subito ad aprire la mia mente e a farvi leggere dentro.
Dove si firma? Perché contro il sospetto non c'è difesa.

Dice il saggio: "L'innocenza e l'onestà non proteggono nessuno dal sospetto."

Cosa c'è in quella tasca? Un pugnale? Una pistola? Un oggetto rubato? La prova di un terribile crimine?
Forse c'è solo un tubetto di vitamine, ma il sospetto lavora, macera, scava in profondità, arrovella e fa diventare matti.

Dice il saggio: "Il sospetto è il veleno dell'amicizia."

Certo, a volte ci sono delle buone ragioni per sospettare, altre volte i sospetti hanno preso vita autonoma e si sono trasformati in qualcosa di vivo, il cui unico effetto è succhiarci preziosissime energie.

Dice il saggio: "Il sospetto fa di un fil di ragno una corda."

Io, che sono un complottista, gioco con i sospetti, ma nella vita quotidiana cerco di non esserne vittima.
Per me, una persona è innocente fino a prova contraria.
Il sospetto non vale.

3 commenti:

  1. ... Le perle del Dibamore!
    Marisa

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  2. Cosa c'è in quella tasca? Un pugnale? Una pistola? Un oggetto rubato? La prova di un terribile crimine?

    No, sono solo contento di vederti (oppure e' un coniglio). Il che vuol dire che a volte il sospetto fa fraintendere anche le buone intenzioni. Oddio, buone intenzioni a seconda dei casi.

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  3. David, devo ammettere che, mentre scrivevo, avevo anche io la stessa scena in testa! :D

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