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venerdì 4 febbraio 2011

Qui tutti sono utili e nessuno è indispensabile


Parlo a voi, miei amati colleghi fumettisti, perché spesso non vi serve un Editor, vi serve un analista :)
A star troppo a quel tavolo da disegno forse si perde la lucidità.
Il disegnatore vive di piccoli sogni che prendono vita e con le sue tavole ha un rapporto di vero amore, e l'amore è regolato dall'irrazionalità dell'anima.
Ormai ne ho viste di ogni tipo. Ogni reazione umana mi è passata sotto gli occhi.

Ho visto un noto disegnatore che ha cambiato stile il giorno in cui la ragazza lo ha lasciato.
Quello che procede con alti e bassi come su una sinusoide impazzita.
Quello ciclotimico.
Quello che mi piange al telefono se gli dico di correggere delle tavole.
Quello che smette di disegnare per dieci anni dopo aver incontrato l'Editor cattivo nel sottobosco dell'editoria italiana.
Quello paranoico ossessivo compulsivo.
Quello paranoico ossessivo compulsivo.
Quello paranoico ossessivo compulsivo. Non è un errore di battitura, è che questo è il caso più frequente.
Quello che sa disegnare da Dio ma non sa fare i conti.
Quello che non legge la sceneggiatura è fa i cazzi suoi.
Quello che riscrive la sceneggiatura perché non gli piace. O_o
Quello che pretende il pagamento delle tavole subito anche se è noto che la casa editrice paga a 30 giorni.
Quello che ha le crisi d'ansia e l'ansia la mette a me.
Quello che non lo caga nessuno e quando gli passi il lavoro fa mille storie prendendosi la sua rivincita da prima donna frustrata. Lo dico con affetto.
Quelli che "l'Italia è una merda e all'estero è tutta un'altra storia".
Quelli come me, che quando né gli editori italiani, né quelli francesi mi pagavano, ho venduto i miei giocattoli dell'infanzia per fare la spesa.

No, non vi arrabbiate.

Ogni tanto, uno come me, uno dei vostri, deve anche dirvi come stanno le cose.
Io sento tutte le campane, quelle del disegnatore, dello sceneggiatore e della casa editrice.
Nessuno ha torto e nessuno ha ragione. Come nelle discussioni tra fidanzati.

I bravi fumettisti sono quelli che ci mettono l'anima e quindi sono irrimediabilmente vittima delle emozioni.
Bene.
Ora, però, la prossima volta, fatemi la cortesia di usare l'anima per disegnare e il cervello per l'organizzazione.
Cari amici fumettisti, non sempre ha torto la casa editrice, non sempre sono il lupo cattivo della vostra fiaba.
Voi, siete stati impeccabili?

Il vostro fratello maggiore.
Giuseppe Di Bernardo

8 commenti:

  1. E io quale sono? Mi è venuta la curiosità...:-)

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  2. Uh, hai ragione... tu non ci sei. Aggiungo:

    Quelli che al primo lavoro, a pochi giorni dalla consegna, continuano a dire: "non ho bisogno di aiuto... ce la faccio a finire da solo".

    :D

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  3. ^^'
    Prima di tutto mi riconosco in" ho venduto i miei giocattoli dell'infanzia per fare la spesa."
    e poi anche nella definizione che hai scelto per Fabiano.
    Nessuno è perfetto.

    Ma "Quello che smette di disegnare per dieci anni dopo aver incontrato l'Editor cattivo nel sottobosco dell'editoria italiana" si può definire Disegnatore??

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  4. >Ma "Quello che smette di disegnare per dieci anni dopo aver incontrato l'Editor cattivo nel sottobosco dell'editoria italiana" si può definire Disegnatore??

    Se poi ricomincia, sì ;)

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  5. E meno male che non hai parlato anche degli sceneggiatori...:-)

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  6. Il dubbio sollevato nel precedente intervento:

    Giuseppe Di Bernardo ha detto...

    "Certo che questo occhio triangolato mi mette un po' a disagio. E se fosse un'imboscata? :D"

    Ecco, forse l'imboscata è realizzata dai disegnatori :P

    "Quello che riscrive la sceneggiatura perché non gli piace."
    .... O_____O

    "Quello paranoico ossessivo compulsivo.
    Quello paranoico ossessivo compulsivo.
    Quello paranoico ossessivo compulsivo. Non è un errore di battitura, è che questo è il caso più frequente."
    XD

    Quante cose che restano nell'ignoto a noi semplici lettori!!! ^^'

    _Danny_

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  7. Io ce l'avrei fatta da solo...peccato non averlo potuto domostrare ihihihihhihi

    Per stare al tuo discorso consiglio anche io la vita sociale, magari qualche volta invece di confrontarsi con chi fa fumetto parlando di fumetto sarebbe utile leggersi un libro, vedere un film e parlare di società, politica e cultura perchè il nostro lavoro gioverà di una maggiore elasticità mentale.

    Dimenticavo l'attivita fisica, di tutti i tipi.

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