Pubblico una breve intervista che mi era stata fatta per non so bene quale sito internet.
Sono passati molti mesi da allora e visto che ancora non è stata pubblicata e forse mai lo sarà, la posto qui. L'intervistatore mi aveva contattato proponendomi "una tavola rotonda virtuale grazie alla quale realizzare quella che sempre più spesso risulta un'utopia: un confronto civile e privo di urla o insulti basato su voci e approcci diversi."
La tavola rotonda deve essere andata deserta, ma visto che mi piacevano le risposte che avevo dato (ogni scarrafone è bello a mamma soja) ve la posto qui. L'argomento è la rete e i segreti non solo di "The Secret".
D: Qualche giorno fa il sito di un noto quotidiano nazionale presentava l’ennesimo video “virale” di Internet con questa apertura: “Le assurdità della Rete”. Solo un titolo o forse parole che rivelano anche un certo giudizio negativo sul Web, le sue dinamiche e i suoi protagonisti? Quali sono a vostro avviso le potenzialità e gli attuali limiti di Internet e del Web italiano in particolare?
GdB: Dire che il Web ci ha cambiato la vita è una banalità pari forse solo al titolo del video in questione. Credo che, come dice un personaggio nel primo episodio del mio fumetto "The Secret", sia stato un "cigno nero", un evento epocale e inaspettato che ha cambiato il corso della storia. Il Web, oltre che a fornirci la quasi totalità dell'informazione del pianeta come se fosse una akasha digitale, ci collega e ci permette di vivere innumerevoli vite fatte di avatar, nickname etc etc. L'informazione del cittadino non è più passiva ma diventa attiva. Questo ha delle contro indicazioni, perché insieme alle informazioni attendibili rischiamo di far riferimento a cose senza fondamento, magari inventate di sana pianta o distorte in base alle necessità di chi scrive. Internet stimola la mitopoiesi, ovvero la creazione di miti moderni che si auto alimentano autocitandosi. Secondo la cabala ebraica la lettera "W" è abbinata al numero "6", ecco che quel "www" acquista un significato inquietante e generatore di demoni. Il Web non sarà la "bestia" dell'Apocalisse, ma va maneggiato con cautela.
D: Il dialogo su Internet spesso si colora di toni più che accesi, con accuse, sfottò, insulti. La cosiddetta “netiquette” insomma sembra ancora stentare. Questa considerazione pare confermarsi anche scorrendo i blog e i forum che trattano di tematiche “border line” come U.F.O., Oopart, poteri ESP, segreti governativi. Questo mondo è stato spesso ridotto a due tesi apparentemente opposte e inconciliabili: “complottismo” e “debunking”. I due termini saranno anche sbagliati e in difetto rispetto alla reale molteplicità di posizioni, ma disegnano una situazione che è comunque realtà: una contrapposizione netta sul Web, con una guerra verbale e ideale di grandissima intensità. E’ davvero impossibile uscire da questa empasse? Cosa vorreste vedere nel “fronte opposto” e cosa sareste pronti a fare in prima persona per aprire una nuova via, un nuovo approccio a certi temi? Sarà mai possibile giungere ad una collaborazione, ad un sodalizio con un reciproco scambio d’informazioni e professionalità?
GdB: La contrapposizione è alla base del nostro universo duale. Oltretutto, lo scontro in rete è la valvola di sfogo per tante persone che riversano sul Web le frustrazioni della loro vita. Un tempo si faceva a pugni nel vicolo, oggi siamo un po' più codardi, ma le pulsioni sono sempre le stesse. Personalmente ascolto tutti i punti di vista, dal pensiero di gruppi ufologici che sembrano sempre più delle sette, a quello che dice il CICAP. Non sposo nessuna teoria. Non credo a priori a nessuno. Dubito di tutto. Mi "accorgo" delle cose e mai vorrei imporre il mio pensiero.
Va detto che molti di coloro che trattano temi border line, sembrano animati da una convinzione che non poggia su nessuna prova tangibile. Dipende proprio dalla natura del fenomeno, e per questo mi piacerebbe che ostentassero meno certezze assolute. Non mi piace il modo di rispondere di novelli guru che dicono; "E' così!". Preferirei un più cauto: "Credo sia così." Il rischio del dogmatismo è presente in entrambe le fazioni. Si può sperare in un civile abbassarsi dei toni, ma sinceramente credo che lo scontro sia, purtroppo, inevitabile.
D: Guardando alla catastrofe del Giappone non possono non tornare alla mente le immagini finali del celebre film d’animazione “Akira” e sorge spontanea una domanda: non è che la nostra mente abbia bisogno di fabbricare cause straordinarie alla base di eventi disastrosi come quello del febbraio scorso per allontanare il pensiero della banale impotenza dell’Uomo di fronte ai propri errori e alla forza della Natura? In qualche modo, tratteggiare identità come quelle degli Uomini in Nero e quindi credere alla presenza di esseri umani apparentemente capaci di una forma di controllo totale (anche malvagio) sul mondo non risponde ad una sorta di necessità?
GdB: Si tratta di un modo per razionalizzare un evento inspiegabile. Un tempo era Zeus con i suoi fulmini che colpiva gli uomini, oggi sono le antenne di Haarp. Vedere il demonio dietro a fenomeni incomprensibili è una antichissima pratica. Ieri il demonio, oggi gli Illuminati che a loro volta sono i suoi burattini. Cerchiamo un senso ad una vita che apparentemente, per il nostro emisfero sinistro, non ha senso. Ma il senso della vita, quello che ci accade, va oltre. C'è, a mio modesto parere, una trama intricata, un meccanismo imponderabile che regola la nostra esistenza. Il mondo non è causale, non risponde ad un principio di "causa-effetto", ma bensì "finalista". Credo che il senso della vita sia da cercare nel futuro, non nel passato. Tornando alla domanda, non so cosa ci sia dietro alle grandi sciagure. Non so se si tratti di grandi sacrifici di massa compiuti con armi incredibili, non so se si tratti di armi di coercizione politica verso stati "nemici", se si tratti di mutamenti geo spirituali indotti dal sole, della vendetta degli Dei o semplicemente dal caso. Quello che so è che le risposte non vanno solo cercate con la razionalità, ma anche intuite. Quelle saranno le risposte giuste per noi. Risposte che mai dovranno essere imposte agli altri.
Peccato che non sia mai stata pubblicata, è diversa dalle solite domande che pongono ai fumettisti. :)
RispondiEliminaNon conoscevo questo:
"Secondo la cabala ebraica la lettera "W" è abbinata al numero "6", ecco che quel "www" acquista un significato inquietante e generatore di demoni. Il Web non sarà la "bestia" dell'Apocalisse, ma va maneggiato con cautela."
Mi piacciono molto queste risposte:
"Credo che il senso della vita sia da cercare nel futuro, non nel passato."
"le risposte non vanno solo cercate con la razionalità, ma anche intuite [...]
Risposte che mai dovranno essere imposte agli altri."
Grazie per questa condivisione. ^^
Danny