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giovedì 17 aprile 2014

Chef Rubio - Food Fighter: appuntamento in edicola e a Milano!

Qualcuno mi aveva già scritto preoccupatissimo: "Food Fighter non si trovaaaaaaaa!" 
Tranquilli, capita sempre così. Mi capita dai tempi di The Secret (bei tempi). Rispetto alla data comunicata dalla casa editrice ci sono almeno 7 giorni di differenza. Le copie devono fisicamente essere distribuite e la penisola è lunga. Abbiate fede e cercatelo soprattutto nelle edicole più fornite di fumetto. Tra l'altro, se andate in edicola, in un colpo solo vi beccate il mio nuovo Diabolik gigante e l'albo di Chef Rubio Food Fighter.


Ma veniamo alle altre notizie.
Iniziamo con un sostanzioso SFOGLIA ON-LINE contenente le prime spettacolari immagini del volume. Gli amici milanesi, poi, non possono perdersi l'incontro con Chef Rubio alla fumetteria WoT!


Comunicato:

Venite a conoscere “CHEF RUBIO – FOOD FIGHTER” alla fumetteria WoT - Waste of Time di Milano via Adige 7 (zona porta Romana) per poter incontrare e fare due chiacchiere proprio con il suo protagonista Chef Rubio, Venerdì 18 Aprile dalle ore 19:00 alle 21:00.L’evento verrà anche trasmesso in Live Streaming tramite il canale YouTube di WoT al seguente indirizzo:
www.youtube.com/WasteofTimeOnlineTV

info: info@wasteoftime.it
www.wasteoftime.it
www.facebook.com/wasteoftime.wot
tel: 0249756000



 

9 commenti:

  1. Un fumetto su Chef Rubio?! Un'idea scherzosa. Sui forum se ne parla più che altro in termini ironici e mi pare che nessuno si stia svenando per cercarlo. Perché non tentate con un fumetto su The Apprentice? Sarebbe interessante vedere il protagonista che dice: "sei fuori!".

    Invece, le edicole sono piene del Diabolik gigante, che poi non si chiama così ma "Il grande Diabolik" (cosa un po' diversa). Buoni i disegni di Palumo, ma i tuoi mi sembrano lontani dallo stile classico di Diabolik. Per fortuna leggo solo lo Swiisss.

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    1. Il grande Diabolik, certo. Ovvio che quello è il nome giusto, ma a me piace cazzeggiare e preferisco chiamarlo "gigante", perché Diabolik è grande di suo ;)
      Sul mio stile, beh, rispetto ai primi albi della serie regolare che ho disegnato (e sono quasi una ventina) mi sono preso delle libertà grafiche. Ognuno ha la propria personalità da salvaguardare ;) Grazie della lettura.

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    2. Per quanto riguarda Food Fighter, ti posso assicurae che al Romics c'era il delirio. Vedremo se ai lettori piacerà. Intanto la mia preoccupazione maggiore è che arrivi nei punti vendita al più presto :)

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  2. C'è una grande differenza tra il cazzeggiare e il chiamare una testata con il nome sbagliato. In questo caso, il nome della collana è "Il Grande Diabolik" e per fortuna alla Astorina non hanno mai avuto la folle idea di chiamarlo Diabolik Gigante come fanno quelli della Bonelli con le loro serie.
    Poiché leggo Diabolik da almeno una quarantina d'anni, credo di conoscerlo molto bene e il tuo stile, seppure di buon livello, lo vedo molto bene su un comics (cioè, un fumetto di supereroi americani) ma poco adatto a Diabolik. Un po' mi ricorda quello di Flavio Bozzoli, ma Facciolo resta il numero uno in assoluto.
    Ti vedrei bene su una testata degli X-Men o su una collana dei Vendicatori. Mai pensato di chiedere a Lupoi di proporti a qualche editor della Marvel o della DC Comics?
    Anche Zaniboni non mi è mai piaciuto come disegnatore. Uno stile troppo abbozzato, troppo poco rifinito. Le sue tavole sembrano schizzi, idee sulla carta, ma non compiutamente realizzate da un punto di vista grafico.
    Anche Palumbo non mi è piaciuto molto sul Grande Diabolik di questo mese. Un numero molto atteso (come tutti quelli che parlano di King e delle origini di Diabolik). Le tue tavole hanno fatto la differenza, contribuendo al buon risultato finale.
    Tornando a Chef Rubio, non ero a Romics e non so se c'era davvero il delirio come dici tu. Ammettendo che sia così, la causa del delirio era Rubini stesso. Con la popolarità (ma nemmeno tanta) che si è ritagliato su Dmax, era naturale che la gente accorresse in gran numero. Sarebbe successa la stessa cosa se Rubini fosse stato invitato all'inaugurazione di un nuovo locale. Il fumetto era un aspetto secondario. La vera star era lui.
    Questo volume è uscito da una settimana e mi pare che sia passato abbastanza in sordina (anche se penso che la nostra discussione qui accenderà un po' di interesse, non credi? E sicuramente come visite al tuo sito). Sui forum non se ne parla. Ci sono un paio di recensioni, ma dubito che chi le ha scritte abbia letto il fumetto. In questo momento, il mercato è troppo affollato di bonellidi di ogni tipo (Cosmo, TWD, Vertigo rimasterizzati, i soliti fumetti Aurea, ecc.) per garantire visibilità ad un volume unico, sebbene dedicato ad un noto personaggio televisivo.
    Avete mai pensato di avviare una collaborazione con Dmax e pubblicizzare il fumetto durante le trasmissioni in cui è ospite o protagonista Rubini?
    La distribuzione è spietata e soprattutto quando si tratta di volumi unici, difficilmente viene recepita nelle edicole. Forse avreste dovuto pensare più ad una edizione da libreria, in cartonato e in formato più grande alla francese, diciamo.
    Sulle prospettive di successo di questo esperimento, resto piuttosto scettico.
    Parlavi di altri one-shot, a quali volumi ti riferivi? Forse The Apprentice o Ti lascio una canzone?
    Non sarebbe stato più semplice contattare i francesi e proporre qualche bella serie franco-belga? (peccato che la Cosmo vi abbia preceduti).
    La politica della Star mi è piaciuto fino a quando c'era Lupoi. Poi rimase Scatasta, almeno per un po' a gestire le collane Image. E fu quando arrivò Gil, che cominciai ad essere in disaccordo con certe scelte. Se Extreme naufragò la colpa fu anche di quelle decisioni. Io avrei puntato su volumi monografici a rotazione dei vari personaggi degli Extreme Studios o degli studios di Silvestri, Lee e Valentino. Ma dopo venti anni... tornando a Chef Rubio, siccome non è un fumetto che rientra tra i miei generi preferiti, non esprimo un giudizio sui contenuti, sebbene le mie perplessità sul progetto e l'idea di base restano immutate.
    Buona Pasqua!

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    1. Sulla questione "Diabolik gigante". Ma credi davvero davvero che io abbia sbagliato il titolo della testata? L'ho scritto per ruzzare e lo rifarei. Il titolo della collana è indubbiamente "Il grande Diabolik", la mia era semplicememte uno scherzo. Questo è il mio diario, non una pagina di informazione vera e propria ;)
      Sullo stile, grazie davvero. No, non mi sono mai proposto per gli USA. Ho lavorato per i francesi ma non per gli americani.
      Facciolo è un grande e anche Bozzoli lo è.
      A Roma c'era il delirio e lo puoi constatare dalle foto. Certamente il motivo era proprio la presenza di Rubio, ne sono assolutamente conscio ;)
      Il volume sta uscendo adesso. Da molte parti non è neppure ancora arrivato. I conti li faremo tra molti mesi, perché l'albo starà in edicola più a lungo del solito. Con Dmax ci siamo sentiti, ma purtroppo non è possibile una collaborazione. Sul formato, abbiamo cercato un ibrido. Avrai notato che l'albo ha le alette e credo che la carta sia un po' più spessa.
      Per i prossimi one shot pensavo ad una graphic novel su Magalli. Che ne pensi? :D Ovviamente sto scherzando. Ci sono 3-4 titoli in lavorazione e riguardano il mondo della letteratura e del fumetto.
      A proposito della pubblicazione di albi francesi... ti racconto un segreto... prima che io arrivassi in Star Comics, la proposta di pubblicare albi francesi in formato bonelliano c'era già :) Peccato che a noi non convincesse, anche perché li trovo illeggibili. Le tavole con molte vignette risultano compresse e sacrificate nel formato italiano. Prendilo come un mio personalissimo parere da autore e lettore.
      Grazie della discussione e auguri anche a te!

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  3. Sono un accanito lettore di Diabolik e non mi piace l'idea che si sbagli nell'indicare il titolo di una sua collana, anche se per scherzo.

    Peccato, dovresti proporti agli americani. Pensa che ci sono tanti italiani che ci lavorano e sono tutti meno bravi di te. Alcuni sono inguardabili e non riesco a capire come abbiano fatto a prenderli alla Marvel. Ho notato che curi molto le anatomie (bravo) e possiedi uno stile molto plastico, morbido, armonioso con una dinamicità nelle tavole che pochi hanno. Te la cavi bene anche con gli inchiostri. Nel Grande Diabolik di questo mese, sicuramente le tue tavole mi sono apparse superiori a quelle di Palumbo.

    Il volume di Rubio è già uscito da una decina di giorni e dubito che si spingerà oltre i posti già raggiunti. So come funziona la distribuzione e da quello che mi è parso di capire, secondo me sarà molto difficile che avrete risultati positivi. Te l'ho detto: dovevate accordarvi con Dmax e fare in modo che Rubini, in ogni sua apparizione televisiva, pubblicizzasse il fumetto. Non so perché Dmax non vi abbia concesso accordi, ma forse perché la Star Comics come casa editrice è piuttosto piccola e a Dmax non avete presentato delle proiezioni abbastanza convincenti per indurli a concedervi uno spazio. Sarebbe stato fantastico per voi e il volume a fumetti sarebbe andato benissimo, ma così non si diversificherà da altre vostre proposte, che non sono andate bene.
    Parlando in termini di cifre, se riuscirete a vendere almeno 5.000 copie sarà un successo (relativamente parlando). Parliamo di cifre alle quali quelli della Cosmo sono abituati (mentre Aurea viaggia verso la metà, diciamo tra le 2.000 e le 3.000 copie). Se il volume di Rubio venderà meno di 2.000 copie allora avrete fallito.
    Te lo ripeto, sono pessimista.
    Il formato lo avete sbagliato, così come il prezzo (troppo alto). Ma chi spende oggi 6,00 euro per un fumetto sconosciuto? Non so chi abbia preso queste decisioni, ma per me si riveleranno una delle cause del fallimento del progetto.
    Dovevate puntare su un formato e su un contenuto diverso. Chi non legge il fumetto, odia il b/n. E se voi volevate puntare su chi il fumetto non lo legge, dovevate offrire un piatto più succulento.
    Un albo alla francese, serializzato in 6-7 uscite. Grande formato, cartonato e a colori e con disegnatori più famosi (perché non ti sei proposto tu?). Quando si realizza un fumetto su un personaggio televisivo i disegni e le somiglianze devono essere eccellenti.
    Io non ho visto questa eccellenza e il protagonista somiglia poco a Rubini.
    Non ho letto la storia (e non ho intenzione di farlo, perché si tratta di un genere che non rientra nei miei gusti), ma perché non avete puntato su uno scrittore di grande richiamo come Tito Faraci?

    Parli di one-shot e confermi implicitamente la mia analisi sulla Star Comics e la sua politica colma di errori. Ovvero, prima partivate con serie regolari (Nemrod non era granchè, perché i contenuti erano abbastanza elementari, ma almeno era una serie regolare), poi i cattivi risultati vi hanno spinti ad essere più prudenti partendo con miniserie (che se andavano bene, conoscevano un bis o un tris, come un po' è avvenuto per Cornelio). Ora davanti a voi ci sono solo one-shot (cioè, volumi singoli), ma così facendo perdete quote di mercato. La Cosmo vi sta schiacciando.

    Fine prima parte...

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  4. Seconda parte...

    Sugli albi francesi in formato bonellide avete sbagliato, così come avete sbagliato su molte altre cose. Quando si prende una decisione sul lancio di un fumetto, non si deve partire dal presupposto secondo il quale il fumetto o il modo in cui viene proposto piaccia a voi. Dovete cercare di capire quello che può piacere ai vostri lettori.
    Per te e per i tuoi colleghi alla Star, i fumetti francesi saranno illegibili (mah!) e le tavole risultano troppo compresse (scusa?), ma stiamo scherzando? E' un tuo parere da lettore e da autore e lo rispetto, ma prima di prendere decisioni come queste le analisi di mercato le fate? Non credo. Federico Memola è un grande scrittore, ha lavorato per un po' anche con voi e in una intervista rivelò che le indagini di mercato in Italia non si fanno (perché costano troppo) e quando ebbe occasione di lavorare per una multinazionale (la Planeta DeAgostini) si accorse subito della differenza: soldi tanti, organizzazione eccezionale, serietà e professionalità. Qualità che nel mondo del fumetto italiano non ho mai visto. In realtà, si lavora sul passaparola su internet! Ecco perché non mi meraviglio del perché tanti progetti a fumetti falliscono. Ci si affida all'intuito, ma queste sono qualità che dovrebbe possedere un manager vero.
    Scusa se sono un po' severo su alcuni punti, ma preferisco essere sincero con te.
    Caspita, però! Come disegnatore sei veramente bravo, bravo, bravo. Ti conoscevo già come disegnatore di Diabolik (anche se il tuo stile si pone un po' fuori dalla tradizione Diabolika) e non mi è mai spiaciuto leggere ciò che hai disegnato.

    Buona Pasqua!

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    1. Prendo atto che ti ha urtato il mio gioco su "grande -gigante" relativoa Diabolik. Va bene. Mi spiace. Ho molto rispetto per i lettori diabolici, quindi... non mi permetterò più (forse :P)
      Grazie per i complimenti al disegno. Non mi sono proposto agli americani perché per farlo dovrei necessariamente abbandonare Diabolik. Non sono un disegnatore veloce e mi piace fare mille cose. Non posso interrompere la collaborazione con Astorina per troppo tempo. L'ho fatto all'inizio lavorando con gli Les Humanoïdes Associés ma oggi preferisco seguire le pubblicazioni Star e scrivere, quando capita, qualcosa di mio. Una piccola puntualizzazione, però: io non faccio gli inchiostri. L'inchiostratore delle mie tavole è Jacopo Brandi. Onore al merito.

      Tornando a Rubio. Prendo atto della tua previsione che vale quanto la mia, naturalmente. Per avere uno spazio televisivo non è questione di "proiezioni convincenti", ma di soldini. Se vuoi andare in TV devi comprarti lo spazio pubblicitario... e non sono bruscolini.
      Per quanto riguarda lo sceneggiatore, credo che Diego sia uno scrittore eccezionale, al pari di tanti altri. In più è esperto di cucina e si trova a suo agio con le spy story. Sul fatto della somiglianza con Rubio, però, devo darti davvero torto. Enza è una disegnatrice foto realistica, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Basta volerlo vedere.

      Però Food Figter dovresti proprio leggerlo, avresti delle sorprese.

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  5. Sulla puntualizzazione sugli inchiostri hai ragione. Scusa, senza nulla togliere al bravo Jacopo Brandi.
    Si, in effetti, per lavorare con la Marvel dovresti lasciare Diabolik... però considera che in America potresti scegliere di lavorare su progetti speciali, potresti cominciare come copertinista o con gli schizzi di qualche collana. Non dovresti necessariamente abbandonare la collaborazione con Diabolik.
    A proposito, ho notato con piacere che Astorina ha finalmente migliorato la qualità della collatura degli albi. Era ora!
    Tra le varie pubblicazioni preferisco lo Swiisss, di qualità eccezionale e nettamente superiore all'inedito (salvo quando lo disegna Zaniboni!).
    Su Chef Rubio, come ti ho detto, non è proprio il mio genere. Se un giorno mi dovesse capitare di darci un'occhiata potrei fare le mie valutazioni circa i contenuti e prendere una decisione in merito.
    Ma tu hai parlato di un one-shot, no?!
    A proposito, hai letto la recensione-commento su Diabolik Swiisss pubblicata sul nostro sito (www.comixarchive.blogspot.com)
    Niente di che. Uno sforzo dedicato solo per Diabolik.
    Checchè ne dicano gli estimatori dei personaggi Bonelli, ma Diabolik è il numero 1 del fumetto italiano.
    Su The Apprentice era una battuta, ma a questo punto chissà che non ne verrebbe un buon fumetto con protagonista il grandissimo Flavio Briatore!
    (in tal caso, però, mi raccomando, cercato una partnership di alto livello, altrimenti sarà difficile uscire dal ghetto delle community di settore di settore).
    Ciao.

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