Sarò brevissimo, giusto per aggiornarvi su quello che sto combinando.
Sto terminando le ultime pagine di un nuovo episodio di Diabolik dal titolo provvisiorio Margherita. Questo albo arriva dopo un tour de force, durato oltre un anno in cui è capitato di tutto. Sono stati quattro albi da fare a tutta birra in un un contesto psicologico non dei migliori.
Ammetto di essere professionalmente un po' amareggiato. Amareggiato dalla rete, amareggiato dalla mancanza di prospettive, di progetti, di ruoli e soprattutto di rispetto.
Alcuni miei amici lo sanno: come tanti anni fa mi ritrovo a pensare che mollare tutto non sarebbe poi così male. A differenza di una decade fa, oggi non vedo altre strade da percorrere. Se la nebbia dovesse diradarsi inboccherò quella strada senza pensarci. Perché se c'è un detto popolare farlocco è proprio quello che recita: "chi cambia la strada vecchia per la nuova etc etc etc".
Intanto vi segnalo che ho messo nuove tavole all'asta. Si tratta delle tavole del mio Samuel Sand datate 1997. Le potete vedere QUI.
Che la situazione del fumetto in Italia sia critica è un dato di fatto, oggi non più in discussione. Il giro d'affari complessivo è diminuito parecchio negli ultimi 10-15 anni, soprattutto per mancanza di idee originali e contenuti. Certo è che se ci si lamenta in quanto disegnatore Astorina, allora tutti gli altri devono correre ai ripari.
RispondiEliminaLe prospettive per il 2015 sono ancora più nere. Se guardi i drastici dati di vendita attuali della Bonelli, ti metti le mani nei capelli.
E' recessione totale, anticamera del fallimento.
No. Specifichiamo e mettiamolo agli atti.
EliminaNon mi lamento da disegnatore di Diabolik.
Diabolik mi ha dato tantissimo. Sono e sarò sempre debitore.
Confidavo ai pochi lettori di questo blog un mio disagio personale e umano dovuto a vicende quotidiane, alla polemica sterile in rete e alla difficoltà di condurre in porto progetti nuovi.
No. Hai dichiarato di essere "professionalmente amareggiato". Poi hai aggiunto l'espressione "amareggiato dalla rete".
RispondiEliminaI due elementi non sono sovrapponibili, ma si pongono su piani diversi.
E' dal punto di vista professionale, che sei amareggiato. Lo hai detto tu. Altrimenti, avresti scritto solo di essere amareggiato dalla rete.
Poi parli di polemiche.
Io, invece, penso che quelle che tu indichi come polemiche, sono critiche, anche feroci e sferzanti, sebbene sia comodo per un autore/editore minimizzare il tutto con la parola "polemica".
E sei così amareggiato (parole tue), che saresti disposto a cambiare orizzonte.
Non sono a conoscenza di come vadano le cose all'interno della Astorina. Io leggo esclusivamente Diabolik Swiisss (e solo in qualche caso, l'inedito o il Grande Diabolik), perché lo Swiisss è, al momento, il vertice della qualità fumettistica in Italia.
Un vertice che, nonostante la buona volontà, Astorina non riesce ad eguagliare con l'Inedito. Le Giussani erano un'altra cosa. Sapevano infondere nelle storie tanta energia e passione, che in alcuni casi raggiungeva punte di vera ossessione nella profonda spietatezza di Diabolik in alcune sue eccellenti performance.
Se ti lamenti tu, come può sentirsi un disegnatore della Star Comics o della Aurea, che non si avvicinano nemmeno al 5% delle vendite di Diabolik?
Non parliamo poi dei compensi. L'editore che paga di più a tavola è la Bonelli. Gli altri sono in un rapporto del 70-80% in meno.
Il mercato vive un momento di profonda crisi.
Crisi di idee e di contenuti, ma questo lo sai già. Dylan Dog ha perso, in un solo anno, quasi un terzo dei suoi lettori.
La gente è un po' stufa dei fumetti.
Cosa intendi per "difficoltà nel condurre in porto progetti nuovi"?
Carissimo! Vedo che torni da queste parti attratto dall'odore del sangue :P
EliminaVediamo di mettere i puntini sulle "I," visto che il tuo intento mi pare squisitamente polemico anche perché utilizzi con me, su questo mio diario pubblico, un atteggiamento degno di uno studio legale :) Ricordatevelo sempre: questo è un diario, non è un organo d'informazione ufficiale di questa o di quell'altra casa editrice.
Andiamo per ordine. "Ammetto di essere professionalmente un po' amareggiato."
Vedi, malgrado le tue deduzioni da foro, la mia piccola (parlo di "un po'") amarezza viene spiegata nei punti successivi: "Amareggiato dalla rete" ovvero dalle critiche preconcette, grossolane, faziose, interessate. Poi, "amareggiato dalla mancanza di prospettive", ovvero dal fatto che il mercato non offre grandi prospettive di sviluppo, non solo per me, che starei già abbastanza bene, grazie, ma verso tanti colleghi e magari studenti, che fanno più fatica a fare della loro passione un lavoro. "Amareggiato dalla mancanza di progetti", ovvero, per il motivo di cui sopra, non c'è la possibilità di investire su progetti italiani che notoriamente costano cinque volte di più rispetto alla ristampa di prodotti esteri. "Amareggiato dalla mancanza di ruoli" ovvero dal fatto che spesso vedo un po' di confusione nel ruoli, e infine "soprattutto dalla mancanza di rispetto" e questi sono fatti miei e questioni personali e umane, quindi non devo spiegare pubblicamente nulla.
>Se ti lamenti tu, come può sentirsi un disegnatore della Star Comics o della Aurea,
E siccome io sono stato fortunato (ma sarà tutta fortuna?) non ho diritto a manifestare dell'inquietudine? So bene che c'è chi sta peggio. Io quei ragazzi li rispetto e li aiuto. Chiedi a quelli che hanno lavorato con me. Questo non vuol dire che io non possa avere voglia di cambiare aria. E per cambiare aria intendo magari tornare a fare pubblicità, oppure aprire un negozio di modellismo :D
>Non parliamo poi dei compensi. L'editore che paga di più a tavola è la Bonelli. Gli altri sono in un rapporto del 70-80% in meno.
Infatti io non ho parlato di soldi. Ne parli tu, forse perché per te sono molto importanti. Io parlavo di questioni umorali ;)
>La gente è un po' stufa dei fumetti.
E su questo ti do ragione, conscio che è anche colpa nostra, di chi i fumetti li ha fatti per anni.
>Cosa intendi per "difficoltà nel condurre in porto progetti nuovi"?
In generale mi riferisco alle condizioni di mercato che portano gli editori a non investire. Poi ci metto del mio, perché è noto che mi piacerebbe scrivere nuove avventure de L'Insonne, vista la ricorrenza del suo ventennale, ma per il motivo di cui sopra è un compito arduo.
Mi spiace, ma hai collocato i seguenti concetti:
RispondiElimina- "amareggiato professionalmente"
- "amareggiato dalla rete"
In due frasi diverse. In mezzo c'era un punto divisorio.
Mai pensato di proporre L'Insonne a qualche editore americano?
E io ho spiegato cosa intendevo, quindi, visto che non siamo in tribunale prendine atto, grazie :)
RispondiEliminaNo. Niente editori americani. Credo che il linguaggio utilizzato e i temi trattati non sarebbero adatti. C'è un editore inglese, la DieGo comics, che è interessata a Desdemona e ne sta traducendo un episodio breve. Vedremo! :)
Prendo atto della tua risposta, ma non la considero risolutiva. Dal mio punto di vista, stai cercando di prendere le distanze da un tuo sfogo (comprensibile, visto che il mercato del fumetto in Italia è fallito) personale indicativo di un disagio di natura professionale legato al tuo ambito lavorativo (personale e generale).
RispondiEliminaDiscorso editori americani: io credo che se contattassi qualche editor della Marvel potrebbe affidarti le tavole di una serie mutante.
Avvertitemi, almeno faccio scorta di pop corn non mi potete fare questo :)
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