Harry, nel suo blog, parla ancora de L'Insonne, definendola "Falsamente impegnata". Alla mia richiesta di spiegazioni, risponde così:
"falsamente impegnata" non è certamente un processo alle intenzioni, ma un parere personale sul risultato, su quello che il tuo fumetto mi comunicava.
perdonami, ma leggere l'insonne mi dava la sensazione di storie posticce, senza convinzione, meccaniche, prive di quella vitalità che i temi da te trattati richiedevano.
detto ciò, non voglio certo fare accanimento.
credo che non abbia giovato il tentativo di inserire quelle tematiche in quel modo, all'interno di una costruzione "avventurosa".
secondo me semplicemente non centravi il punto.
tutto qui.
parere personale.
harry
Caro Harry, non discuto il parere personale, ma vorrei difendere qui, non sul tuo coltissimo blog, le mie scelte.
Ritengo che parlare di temi impegnati in contesti atipici e nel nostro caso avventurosi, sia un ottimo modo per fare passare messaggi importanti tra le righe. A me piaceva De Crescenzo, che parlava di filosofia in modo semplice e divertente, mi piace la musica allegra che, con un motivetto leggero, denuncia i costumi discutibili della nostra società.
Mi piacciono quelli che non si prendono troppo sul serio.
Relegare tematiche impegnate a libri che vendono, se va bene, trecento copie è, ai miei occhi, inutile. Se mi trovassi a vendere i miei volumi "porta a porta" ad un numero di persone che sono un quarto dei miei contatti di Facebook, cambierei lavoro. Subito.
Io voglio parlare a tanti, e non me ne vergogno. Magari lo faccio male, ma questo è un altro discorso. Più lettori ci sono meglio è. Per farlo, però, devo usare un linguaggio adatto che, a una analisi superficiale e faziosa, potrebbe apparire di scarsa qualità.
Parere personale, come dici tu.
Infatti a me non piacciono le cattedre, i club di lettura, le accademia della crusca fumettistica, i pipponi mentali e le storie introspettiche di neo glam/guro dei comics. Certi personaggi il più delle volte mi appaiono come arroganti alternativi vintage, finti poeti intellettuali depressi, tutti armati moleskine e di una buona dose di "rosichella" (che non è un panino da consumare in autostrada).
Parere personale!
Volevo postare Guccini, ma J.Ax mi sembra renda meglio l'idea.
"e stringo mani sporche
mani sporche coi calli
i calli quelli che non hai
che dicono grazie per quello che fai
non smettere mai"
Parere personale! ;)
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