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lunedì 11 ottobre 2010
Quando i fumetti hanno un cuore
Fabio Postini è un amico da almeno 5 anni.
Dobbiamo a lui se gli albi de L'Insonne non si sono ritrovati pieni di strafalcioni e refusi. Fabio ha dato una mano al progetto per passione, lontano dalle luci della ribalta e con grande affetto nei conftonti della nostra eroina.
Fabio, autore di Vincent De Ville oggi, dopo aver letto l'ultimo episodio de L'Insonne, mi ha scritto una mail. Volevo incollarvi solo qualche brano, ma ho preferito regalarvela tutta perché spero vi emozioni almeno un decimo di quanto ha emozionato me.
***
"Si, si, è veramente una storia molto bella. Immaginavo accadesse qualcosa del genere, alla fine forse in termini più vasti, ma lo immaginavo.
Però il finale... è qualcosa di sensazionale, e...mi ha toccato molto.
Mi ha toccato molto soprattutto perché sono ormai... quanto? 16 anni? ...che aspettavo questa risoluzione, io e te non ci conoscevamo ancora, ma conoscevo Desdy, l'ho amata sian da subito (non essere geloso..), in qualche modo abbiamo condiviso qualcosa del suo passaggio su questa terra, anche professionalmente, (e, credimi, Giuseppe, ne sono veramente ONORATO) e le sono sempre rimasto fedele.
Voglio bene a Desdemona. Probabilmente non quanto te, ma... le voglio molto bene.
Il finale, l'ultima trasmissione mi ha fatto ripensare a quell'inizio, a quella prima apparizione. Mi ha fatto ripercorrere molti anni. E quindi, immagino lo farà con molti altri, dato che di fedeli Desdy ne ha proprio tanti.
Non so se la rivedremo. Mi chiedo se non lo sappia nemmeno tu. Ma a me mancherà tantissimo. Mi mancherà, ma al contempo sono felice che abbia avuto il suo finale. E' giusto, se lo meritava. Un buon finale, di questo livello, è molto di più di quanto ogni buon fumetto italiano possa aspettarsi, spremuti a produrre euro fino all'ultimo istante per poi buttarli via quando non varranno più nulla.
Anche per questo ti stimo molto, Giuseppe. Nonostante il tempo, nonostante le avversità, i problemi legali, gli editori, nonostante tutto l'insonne è andata avanti. E questo, vecchio mio... bhe ...non so se fa di te un autore, di quello che si intende oggi per autore. Ma di sicuro ai miei occhi fa di te un Autore. Di quelli veri, di quelli che scrivono perché devono farlo, e non (solo) per pagare la rata del mutuo. Di quelli che sanno che l'autore deve molto al personaggio, a volte tutto. E che sanno che il personaggio gli sopravviverà, nonostante tutti i problemi di cui sopra. Nonostante sia un bonellide, nonostante le scarse vendite, se vuoi, nonostante il mercato.
Che poi...scarse vendite...non mi pare proprio. E' che qui tutto è diventato un'industria, se i numeri non sono altissimi nulla basta più per supportare l'esistenza di un prodotto. Ma chi l'ha detto? Perché bisogna per forza assoggettarsi a certe regole di mercato, appunto, che invece di elevare un prodotto lo standardizzano?
Bonellide, dicevo, che pare diventato sinonimo di popolare, e chissà perché pare che il popolare faccia schifo a tutti. Deve essere proprio questo che si intende per "popolare". Mi chiedo a questo punto se il contrario di popolare non sia "snob", invece di "d'autore". Perché chi più Autore di chi porta le sua creatura al compimento del suo destino, che sia in una uscita o mille, ma comunque, quando che sia il momento giusto? Chi più Autore di chi lotta per un periodo così lungo (16 anni, nel tuo caso), solo perché un figlio, fatto di carta e china, possa incontrare il suo destino ed essere finalmente libero? Oggi i fumetti si fanno sui nomi dei famosi, sulle stragi (che, per carità, hanno il loro diritto legittimo di essere narrate e ricordate), sui cantanti. Quelli si che fanno vendere (ma vorrei vedere, poi..). Guai a ricercare l'originalità! Molto meglio produrre una bella strenna da regalare a Natale, che ci fai anche bella figura. Dicevo, Giuseppe, che hai tutto il mio rispetto. Non ai suddetti fumetti costruiti sui nomi, né ai bonellidi ( che da questo mese smetterò di acquistare QUASI in massa -il quasi è d'obbligo, anche in casa Bonelli mi è rimasto un po' di rispetto verso qualcuno. Non sto a dirti di chi parlo tanto sono sicuro lo immaginerai. Smetterò di acquistare, dicevo, a sottolineare lo sdegno per i tristi destini cui sono incorsi i MIEI personaggi , quelli che ho amato e che sono finiti dentro uno standard di produzione industriale, MIEI perché erano i MIEI eroi, fino a che qualcuno, al posto mio, li ha amati, e fino a che qualcun altro, al posto di chi li amava al posto mio, ne ha fatto un lavoro. Scrivere fumetti o vender gelati, che differenza fa? E' solo un lavoro, no?...), e neppure al fumetto d'importazione (che in molti casi amo, esattamente quanto NON amo chi fa dell'editore un mestiere di importazione invece che di produzione. Eh, ma lo sappiamo, c'è il mercato...) va il mio plauso, ma va a te: a te che ancora una volta mi dimostri che questo è un mestiere che si fa prima di tutto con il cuore. Magari buttando anche un occhio al portafogli, si, perché chiunque a questo mondo deve mangiare, ma soprattutto con il cuore.
E con il cuore ti ringrazio. Ti ringrazio per quello che mi hai donato in questi 16 anni, ad intermittenza, si, ma dimostrandomi che vale ancora la pena legger fumetti. Ora lasciali parlare, Giuseppe: la critica di adorerà o ti stroncherà. Lasciali perdere. E' solo la critica. Ricordati sempre che chi sa, fa. Chi non sa fare, insegna. E chi non sa neanche insegnare, fa il critico. Capito, vecchio mio? TU fai. LORO fanno i critici. Ti prego di non dimenticarlo mai, e questo te lo chiedo da amico. Questa che ho tra le mani è una gran BELLA storia. Lascia perdere chi ti dirà che è sempre la solita manfrina, che prodotti come l'insonne gli fanno venire il latte alle ginocchia, o cose del genere. Lascia perdere tutto. Ora ci godiamo la ristampa di Cornelio, e poi vedrai quando Desdy verrà ristampata come un cult. Allora si che ci divertiremo. Quando seguirà il destino che è toccato a Ken Parker, e pochi altri come lui. Oh, certo, anche quello all'epoca di rimarcamenti ne aveva, eccome, se ne aveva. A noi che leggiamo davvero i fumetti che NON CI PIACCIONO sono altri. Poi i lettori della domenica dicano quello che gli pare. E ringrazio il cielo che ci siano autori come te.
Phab"
***
Fabio, che dire? Mi hai lasciato senza parole.
Sono onorato di avere amici come te.
Grazie.
G.
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Mi avete fatto venire il magone... maledetti! ~__~
RispondiEliminaOperazione perfettamente riuscita! Evvai! :D
RispondiEliminatie'! buona lettura... in teoria questa volta non dovrebbe partire un altro bagno di sangue ;-P
RispondiEliminahttp://it.groups.yahoo.com/group/YATTAAA/message/20530 ...e seguenti