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lunedì 5 novembre 2012

Perché un fumetto da libreria costa di più di uno pubblicato in edicola anche se ha lo stesso formato? Provo a spiegarlo.

Prendo spunto da un commento che mi ha lasciato l'amico Luca Rivara a proposito del prezzo "esoso" degli albi de "L'Insonne" venduti dalle Edizioni Arcadia.

Luca dice tra i commenti QUI:
Ho visto poi presso lo stand della casa editrice arcadia (o sbaglio?) copie in vendita dell'insonne a 5.90€ (giuro--- un'albo costava sui 5 euro)
Mi chiedo però una cosa:
D'accordo che è una casa editrice piccola che ha qualche problema con i soldi ma, rilanciare un fumetto in b/n con lo stesso numero di pagine di un bonelli (96)....sicuro che sia una buona idea???
Io mi ero avvicinato e avevo la voglia di prenderlo...ma quando ho visto il prezzo ho detto di no
mi spiace
ma così non penso che si rilanci una testata
con tutto rispetto
tu cose ne pensi?

Rispondo con un post cercando di essere il più chiaro possibile e mi piacerebbe che anche proprio Mario Taccolini intervenisse e dicesse la sua. Bisogna spiegare e far ragionare il lettore che nulla sa di editoria.
Cercherò di essere breve, e perdonatemi per l'approssimazione dei conti. Servono solo a dare una vaga idea di come stanno le cose.

Un fumetto "bonelliano" da edicola viene stampato mediamente in 20/30 mila copie. La carta che viene usata è di norma piuttosto leggera. Il punto di "pareggio" è fissato intorno alle 10 mila copie vendute, ovvero, solo da quel punto, l'editore inizia a guadagnare. E guadagnare poco. Sappiatelo.
Quando si stampa per le librerie e per le fiere, le cose cambiano. E peggiorano. Non è pensabile che il prezzo resti lo stesso, è come sperare che un ristorante faccia lo stesso prezzo di un distributore automatico di piatti caldi.
Per le librerie si stampa molto di meno. Si stampa di meno, naturalmente, perché il mercato è più piccolo. Mi risulta che le fumetterie, in Italia, siano circa 300 e il sistema di acquisto (rese etc etc) è completamente diverso dalle edicole. Le fumetterie non hanno rese ed ordinano solo quello che sono certi di vendere. Ma questa è un'altra storia.
Allora, facciamo finta che io sia un editore di fumetti per libreria. Per tirature così piccole, 1.500 copie circa, non posso usare le macchine tipografiche che usano per grandi tirature, le "rotative", che funzionano con grandi quantità di carta. Per la stampa di poche copie si usano altri tipi di apparecchiature che purtroppo costano di più. Facendola semplice, è intuitivo pensare che se si stampano 100.000 pezzi di un qualsiasi oggetto, il prezzo unitario sarà più basso rispetto a stampare 1000 pezzi.
Ancora più semplice: se compro 100 mila tappi di plastica, il prezzo unitario del tappino sarà molto più basso di quando ne compro uno solo.
Per farvi capire meglio, ho improvvisato un preventivo on line di una tipografia piuttostoeconomica e ho richiesto 1.500 pezzi di albi "bonelliani" (nota bene, vendere 1500 albi in libreria è già un successone).

Bene, con grande sorpresa noterete che la spesa è di 3.036 €...
Ovvero circa 2 € a copia.
Fantastico, direte voi.
E invece no, purtroppo.
Dovete calcolare che circa metà del prezzo di copertina viene assorbito dal distributore (non conosco i parametri precisi e non posso essere più dettagliato) e non si è calcolata la cifra per la produzione artistica.
Oibò! Già! I fumettisti!
Fare un albo di 100 pagine vuol dire lavorarci almeno 5 mesi. Ecco, la spesa per la produzione artistica potrebbe aggirarsi intorno ai 6.000 €.
Quindi il costro di produzione di un albo, tra stampa e contenuti si aggira sui 9.000€.
6€ a copia che dovrebbe essere venduta almeno al doppio per via della distribuzione.
Caro Luca, se Arcadia vende le copie dell'Insonne a 5€ devi solo gridare al miracolo, perché l'editore (e anche gli autori) ci rimette. Credimi.
In soldoni, non si possono assolutamente comparare le produzioni "bonelliane" da edicola con quelle da libreria. Anzi, a mio parere è proprio un grave errore produrre per le librerie nello stesso formato delle edicole. Lo abbiamo fatto con L'Insonne per accontentare i collezionisti in modo che avessero tutta la serie nello stesso formato. La carta e migliore, la stampa è perfetta, la rilegatura è ineccepibile, ma ci sarà sempre chi non capirà la differenza e dirà che "è una vergogna e che costano troppo".

E non si tratta di "rilanciare" L'Insonne. Evidentemente, caro Luca, segui il blog ma ti è sfuggito qualche passaggio :).
Gli episodi 1-2-3 di Arcadia sono in realtà gli episodi 11-12-13 della serie iniziata in edicola. Non si tratta di un "rilancio", ma dell'epilogo della serie. Gli altri albetti che avrai visto allo stand, invece, sono delle pubblicazioni speciali a tiratura limitatissima.

Sarò lieto di riproporvi e rilanciare "L'Insonne" in edicola a prezzi super economici il giorno in cui un editore "popolare" accetterà di pubblicarla. Speriamo, ma naturalmente non dipende da me (e chiedere conto a me, francamente mi pare davvero buffo... è come imbestialirsi con un cantante per il costo del CD. Bah!).

C'è chi, ha smesso di acquistare "L'Insonne" quando è approdata in libreria, e lo ha fatto solo per il prezzo. C'era stato un aumento di 3€, ma tenendo presente che si trattava degli ultimi tre episodi, queste persone hanno preferito interrompere la lettura piuttosto che spendere 9 € in più (da spalmare in tre anni) quando ne avevano già spese almeno una trentina. La conoscete la barzelletta dei due pazzi che evadono dal manicomio dai 100 cancelli e dopo averne scavalcati 99 dicono che sono stanchi e tornano indietro?
Ogni volta che io prendo il treno per arrivare a Firenze dal paesiello dove vivo, spendo 3,30€. 3,30€ per 22 minuti in un treno affollato e puzzolente. Scommetto che capita anche a voi. Tre caffè, qualche decina di messaggini, un paio di litri di benzina. Un paio di birre scadenti comprate al supermercato, una scatola di biscotti.
Secondo me dovreste anche un po' vergognarvi di fare certi discorsi. Lo dico con affetto.
Potreste dire: "questo fumetto non mi piace e non lo compro", avreste tutto il mio appoggio e la mia comprensione. Vi faccio pure un disegnino. Gratis, ovviamente.
Ma non venitemi a dire che 5 € sono troppe per un fumetto che amate, perché significa che non date valore a quello che contiene e al lavoro (enorme) che c'è dietro (e dentro). 

Un consiglio: se la pensate così, leggete solo le produzioni mainstrean, quelle su larga scala, quelle delle major che possono stampare migliaia di copie. Ma poi non lamentatevi se non ci trovate tante cose che si possono scrivere solo se si è indipendenti ;)

6 commenti:

  1. beh, giuseppe: hai detto già tutto tu.
    aggiungo solo che le 1500 copie in fumetteria, al momento attuale, sono pura utopia. E anche le mille, purtroppo... e che, in ogni caso, certe vendite arrivano solo dopo mesi (anni) dalla pubblicazione, mentre la tipografia va pagata subito e gli autori: beh, il prima possibile (e devo ringraziare tanti autori per la pazienza dimostrata).

    la verità è che non è pensabile produrre un fumetto in formato bonelliano per il mercato delle fumetterie (se si vogliono pagare gli autori) e, quindi, la scelta si riduce davvero a: questo fumetto mi piace abbastanza?
    io ho creduto nel personaggio (e, se ne avessi la possibilità, ci crederei ancora di più) ed ho investito svariate migliaia di euro per terminarne la pubblicazione: Desdy mi ha ripagato (perché non è certo L'Insonne che ha affossato le Edizioni Arcadia! ... anzi) e mi ripaga tuttora, perché l'affetto dei suoi lettori mi "perseguita" a tutte le fiere. Il lettore è liberissimo di decidere se "credere" a sua volta nel personaggio, nei suoi autori, nelle storie che vogliono raccontare: non molto, ma abbastanza da decidere di spendere cinque euro all'anno.

    Che poi mi viene da ridere quando sento certi discorsi e al pub pago sette euro per un mojito...

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  2. Ciao Giuseppe,
    io ti scrivo solo questo (e te lo scrivo con tutte le buone intenzioni e con tutto il rispetto per il alvoro di tutti):

    ogni lucca e ogni manifestazione che cerco Desdy mi sento sempre rispondere che non c'è!

    punto.

    questa Lucca sono andato allo stand per "interferenze" e non c'era.
    stesso discorso per Cartoomics e stesso discorso per Lucca 2011 (per altri pezzi di Desdy ovviamente)

    Mario è una persona squisita e si prodiga sempre come un pazzo, io sono uno che se non lo trova oggi non dispera e lo trova domani, ma mi chiedo quanto sia giusto sperare che qualcuno abbia la stessa pazienza.

    Onore a voi, al vostro lavoro e a Desdy.
    Con affetto
    K.

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    Risposte
    1. Io non ci posso fare molto.

      Mi addolora, ma io (come gli autori) siamo solo vittime.
      Diteci che le storie magari non vi piacciono, diteci che sono stampate male, ma per le proteste per stampa e distribuzione, santoddio, arrabbiatevi con gli editori.

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    2. scusa Giuseppe,
      ma non ci siamo capiti. a me non frega nulla di chi scrive, di chi distribuisce, di chi vende, di chi sposta.

      puntavo il discorso al fatto che, oltre a quello che scrivi tu, anche il fatto di non trovare mai i volumetti non aiuta di certo la "voglia" di continuare a leggerselo sto fumetto.

      scusami ma l'autore (papà) di Desdy non sono io, ma tu, e credo che visto come ti prodighi per spingerla sempre, questa volta con petizioni, magari si poteva intavolare un discorso sotto questa luce.

      un abbraccio. :)
      K.

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    3. Il discorSo lo possiamo intavolare anche e soprattutto con gli editori.

      Io ricevo regolarmente lamentele. Mi scrivevano perché la stampa della Free faceva orrore, perché slittava sempre l'uscita, mi scrivono se gli albi vengono comprati e spediti con ritardo etc etc etc.
      Ma io non posso farci una stracippa.

      Speriamo che le scelte future siano migliori.

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