Mi ero ripromesso di aspettare qualche giorno prima di parlare dell'ultimo numero delle Suore Ninja, ma non posso esimermi dal correggere alcune inesattezze che si leggono in rete.
La mini serie Suore Ninja di Davide La Rosa e Vanessa Cardinali, col prossimo numero, termina il suo ciclo narrativo annunciato e composto da soli sei episodi.
Infatti, nell'editoriale del primo numero si legge: "Suore Ninja sarà composto da sei episodi bimestrali". Per fortuna non l'abbiamo scritto in inchiostro simpatico.
Quindi, sei episodi dovevano essere e sei sono stati. Parlare di chiusura è inesatto.
C'è stata una "mancata prosecuzione" diranno i miei piccoli lettori?
No. Date per scontato che quando una serie non prosegue voglia dire che l'editore non vuole continuarla. Invece a volte ci possono essere impegni pregressi degli autori che si accavallano. Nel caso specifico, la nostra eccezionale disegnatrice è impegnata anche sul versante del fumetto francese e non avrebbe potuto reggere una seconda serie delle suore con questi ritmi di lavoro.
Cinquanta pagine al mese non sono poche. Chiedete a lei per conferma.
Aggiungo anche che se andate in giro dicendo che Suore Ninja è stato un fallimento perché chiude, sappiate che prima di questa sono "chiuse" miniserie come Legion 75, Law, Dr. Morgue, Valter Buio, Nuvole Nere, The Secret e N.O.X. Tutte miniserie annunciate con un tot preciso di episodi e tutte giunte a regolare conclusione. Tutti tutti tutti fallimenti?
Meno male che per la mia The Secret ho realizzato un finale che non avrebbe permesso una prosecuzione neanche a volerla. E mi ricordo come mi si incalzava dicendo: "e se andasse bene? La interromperai comunque?". Sì. Perché è l'unico modo di pararsi le chiappe con certi cecchini dal post velenoso. Ti giri un attimo e PAM! Ti trovi un articolo al vetriolo sotto la coda.
Certo che gli amici tuttologi di fumettoville sono spassosissimi... Se viene realizzata una serie ongoing (ovvero, che inizia per andare avanti teoricamente all'infinito) e poi al trentesimo numero chiude, gridano al fallimento. Se viene fatta una miniserie con un numero x di episodi previsti e termina secondo i patti, gridano comunque al fallimento.
L'importante è gridare, si sa.
Approfitto di questo post per ricordare che è in edicola il quinto episodio della serie dal titolo Un tranquillo avvento di paura. Dio sta per arrivare sulla Terra e le Suore Ninja avranno una
bella gatta da pelare (no, nessun maltrattamento verso gli animali, è solo una
una metafora). Insomma: chiamatela resa dei conti, chiamatela redenzione, ma la
sua natura non cambia: è giunto il tempo dell'Apocalisse! Con questo episodio, come detto, ci si avvia verso una conclusione che, lasciatemelo dire, sarà... da fine del mondo. E citando QUESTO gustosissimo pezzo di Matteo Bonalanza: "se a livello logico qualcosa non vi tornerà… Sentitevi in colpa, sarà solo per colpa vostra che moriranno cerbiatti innocenti. Leggere per credere."
Vi ricordo anche che potrete acquistare l’e-book delle Suore Ninja al prezzo di € 1,99 presso i maggiori portali di librerie on –line: Amazon Kindle, Feltrinelli, Ibs.it, Rizzoli e prossimamente su Apple iBookStore. Amazon Kindle, iPad, i dispositivi elettronici di ultima generazione e
gli e-book reader sono ormai sempre più il nostro quotidiano. Come
potete rimanere senza i vostri eroi preferiti?
L’avventura digitale di Edizioni Star Comics è solo ai nastri di
partenza. Seguite i portali delle più importanti librerie on-line per
acquistare gli e-book targati Star!
Ma non è finita. da qualche giorno in rete circola questo misterioso spot Star comics. Cosa bolle nella pentola dell'editore perugino? Ne riparleremo!
è ovvio per chiunque il significato del teaser: l'uovo è uno dei simboli della Pasqua, cioè della rinascita del redentore. Poche settimane dopo uscirà l'ultimo albo di Suore Ninja: una coincidenza? Noi di Voyager crediamo di no.
RispondiEliminaSecondo me (che, se poi qualcuno se lo chiedesse, sono pure cattolico) è evidente che vi siete pentiti dei vostri peccati (sì, giuseppe: anche tu, che vivi in promiscuità o qualcosa del genere) e, dopo la conclusione di Suore Ninja, tornerete sulla retta via pubblicando la biografia di Padre Pio o la seconda stagione dell'unica serie Star che sia valso la pena leggere: Santiago.
A parte gli scherzi: in bocca al lupo alla Star che, non dimentichiamolo, ha pubblicato Lazarus Ledd, Sprayliz, Hammer, Mondo Naif, Jonathan Steele e un sacco di altri bei fumetti: è una casa editrice della quale il fumetto italiano ha ancora bisogno, nonostante alcune mosse non azzeccatissime degli ultimi anni. Specie in un momento come quello attuale.
Premesso che son contento della precisazione, FINALMENTE forse crederanno che suore Ninja non chiude...diciamolo.... senza nulla togliere a La Rosa, che ritengo un buon creatore di Gag, SUORE NINJA non è stato un esperimento felice, una cosa è scrivere battute veloci giornaliere, un'altra creare un fumetto valido... per cortesia non paragonate Lazarus Ledd, Sprayliz o anche Valter Buio a Suore Ninja.... non sono minimamente paragonabili, al di là del gusto personale....NON sono un fedele pronto a immolarmi sull'altare della Chiesa, ma ritengo che comunque il continuare a metterla in mezzo alla lunga stufi...è come sentire una battuta la prima volta...ridi...ma alla ventesima lo fai ancora? è un po' come i Fantozzi...i primi erano straordinari...nei film seguenti alla fine era un riciclo di vecchie battute...noia... e poi basta sta guerra se ha venduto o no.... rispondesse ai mittenti dando le cifre di vendita..o li zittisce o li conferma...in ogni caso la sua avventura(e spero qualche introito) l'ha fatta...mo torna a postare sul tuo sito...grazie
RispondiEliminadimenticavo...anonimo, ok, ma comunque con un pensiero mio, sia condivisibile o no, solo conosco la gente che posta, preferisco evitare la noia di far loro perdere "prezioso tempo" ad inviare insulti per incensare il loro "dio in terra"
EliminaGrazie dell'intervento.
Sui gusti, ripeto, non di discute. Suore Ninja ha tanti estimatori e tanti detrattori. Davide ha scritto quello che si sentiva di scrivere al meglio che poteva. Poi sta al pubblico decidere. Nessun problema. Non è questo il fulcro della discussione.
Il punto è che trovo scorretto manipolare la realtà con sofismi che puntano a comunicare al lettore distratto un'idea di fallimento di un progetto o di un editore.
Se l'editore ha portato a termine la miniserie come da annuncio vuol dire che "ci stava dentro", altrimenti probabilmente l'avrebbe interrotta come è già (purtroppo) successo. Mi pare che sia una questione di logica. Purtroppo, per perorare la propria causa (qualunque sia, non voglio neppure saperlo), questa logica viene travisata. Una prassi piuttosto comune nella nostra società.
Per quanto riguarda le cifre, non vedo quale sia il problema. Quando sono state rese pubbliche io non ho chiesto le fonti e non ho protestato. Dicevo solo che erano parziali e che non tenevano conto delle vendite in libreria e alle fiere. Vendite importanti per un editore. Poi non vedo perché l'editore dovrebbe renderle pubbliche. Sono un fatto privato di una azienda. Provate ad andare a chiedere al vostro panettiere quante forme di pane vende al mese. Scommettete che sarà irritato dalla domanda?
Facendo dell'ironia sarebbe come dire: "Pincopallino ha un rapporto sessuale al mese. E neppure troppo soddisfacente" e poi pretendere che la sua signora Pincopallina, per smentire l'affermazione, sveli pubblicamente la cifra esatta.
Ma vi pare possibile? ;)
Giuseppe, se sommando edicola, fumetteria e fiere, si arriva a un risultato TOT che comunque è basso, puoi dire quello che vuoi, ma le aspettative con cui si è deciso di fare suore ninja non hanno avuto riscontro. Se La rosa vende 1000 copie a Lucca con un fumetto autoprodotto e pensi che ne venda 10.000 in edicola solo perché è un fenomeno lucchese allora l'errore è alla radice.
RispondiEliminaio ho detto e lo ripeto che ho il massimo rispetto per la star comics che ha portato fino al sesto numero Suore ninja, sia pure partendo da un venduto del primo numero che era chiaramente (per chi conosce i numeri del mercato) incapace di garantirne la sopravvivenza. Ripeto però quello che ti ho sempre detto anche in privato, e di cui sono convinto: Suore Ninja era un prodotto per me chiaramente inadatto alle edicole e i numeri non mi hanno mai sorpreso. Secondo punto. Saguaro vende 18.000 copie, lo sanno tutti quelli che hanno accesso ai dati, e 18.000 copie è un numero che non pareggia i costi. Saguaro chiuderà. è un dato di fatto e in bonelli lo sanno benissimo. Non lo dicono ora per non far crollare le vendite dieci mesi prima della chiusura prevista. chiedete a chi ha GIA' disegnato il numero 33 se può dire con certezza che il suo lavoro verrà pubblicato nella serie regolare, e forse avrete una risposta che vi stupirà. Probabilmente è il caso di riconoscere che se Fumetto d'Autore scrive delle cose non lo fa per un gusto perverso di gettare merda su tutto e tutti, ma perché ha delle fonti attendibili che ce le dicono, e noi le riportiamo,.Trovo che sia molto facile replicare ai dati che diamo dicendo che sono inventati e che scriviamo quello che scriviamo solo per calunniare. E se invece avessimo davvero i dati? possibile che ci inventiamo tutto sempre?
Alessandro Bottero
Ciao Alessandro, grazie dell'intervento.
Elimina"le aspettative con cui si è deciso di fare suore ninja non hanno avuto riscontro."
Devo dedurre che tu fossi presente alle riunioni, dunque? :)
Con un prodotto così particolare e diverso (che piaccia o meno) pensare che avremmo avuto vita facile sarebbe stato estremamente sciocco.
"La rosa vende 1000 copie a Lucca con un fumetto autoprodotto e pensi che ne venda 10.000 in edicola solo perché è un fenomeno lucchese allora l'errore è alla radice."
Qui ognuno continua a ribadire la propria posizione ed è evidente che non si va da nessuna parte :)
L'equazione che fai è solo tua. A queste latitudini non l'abbiamo mai fatta.
Non mi pare (e se non è vero please, fornitemi qualche fonte) che io o la Star si sia mai detto pubblicamente di puntare a 10.000 copie. Quante copie siano necessarie alla casa editrice per ritenersi soddisfatta e continuare a produrre del materiale italiano sono questioni che conoscono solo in sede. Continuare questa tarantella intorno al fallimento di Suore Ninja mi pare solo un modo di giustificare la propria rispettabile posizione. Permettimi di ribadire il mio tango, dunque. Suore Ninja è stato un esperimento fatto in un momento assai complicato per la nostra editoria. Che sia piaciuto o meno, è arrivato al sesto numero senza grossi traumi che invece hanno toccato (purtroppo) altre testate. Tenendo conto di tutti questi fattori, noi siamo contenti di come sono andate le cose... e se le condizioni e gli impegni degli autori lo permetteranno, non escudiamo che l'esperimento possa anche continuare. Ci stiamo lavorando. Chissà!
"Probabilmente è il caso di riconoscere che se Fumetto d'Autore scrive delle cose non lo fa per un gusto perverso di gettare merda su tutto e tutti, ma perché ha delle fonti attendibili che ce le dicono, e noi le riportiamo,.Trovo che sia molto facile replicare ai dati che diamo dicendo che sono inventati e che scriviamo quello che scriviamo solo per calunniare. E se invece avessimo davvero i dati? possibile che ci inventiamo tutto sempre? Alessandro Bottero "
Per quanto mi riguarda potete pubblicare tutte le cifre che vi pare. In queste faccende l'unico che può intervenire, se si dovesse sentire in qualche modo leso, è l'editore. E se lo farà lo farà nelle opportune sedi.
Io non vi ho mai tacciati di dire dati inventati. Me lo concederai, spero ;)
Un saluto.