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martedì 23 novembre 2010

Quando ce vo' ce vo'!

Oggi pubblico un post che non volevo pubblicare. Lo avevo scritto qualche giorno fa e poi tagliato perché la persona a cui era dedicato risulta essere una specie di "troll" che ce l'ha a morte (per problemi suoi) con la Star Comics. Per quieto vivere e per non dargli troppa soddisfazione avevo deciso di non replicare ulteriormente sul mio blog, ma oggi leggo il suo prevenuto commento su "The Secret" che il nostro amico, che chiamerò "Corinna", giudica:"la solita mini povera di contenuti, di idee originali, frutto di una pianificazione imparagonabile a quelle bonelliane, che non avrà un seguito, che non diventerà mai (e ci mancherebbe altro) serie regolare."

Ora... va bene tutto, ma ancora prima di leggerlo già lo giudichi così? In questo modo palesi la tua faziosità e il tuo preconcetto.

Con le persone obiettive, discuto, con i prevenuti non uso argomenti, ma solo una grassa pernacchia.



La rete è bella perché permette a tutti di dire la propria: un ortolano della Rufina può sparlare di macroeconomia, come una pensionata di Villamagna può lasciare il suo parere sul complessino Hip Hop del momento. Sono i vantaggi svantaggi dell'era dell'eccessivo accesso.
Capita così, che grazie all'anonimato, non si perda occasione per attaccare questo o quello, magari perché ci si rode d'invidia se una casa editrice ci ha rifiutato il progetto o ci ha scartato come disegnatori.

A proposito della nuova serie N.O.X. di Alessandro Bottero leggo un commento che considera “fallimentare” la politica editoriale della Star Comics.
Tutto è migliorabile, certo, ma tutto il veleno che leggo in giro verso la casa editrice di Perugia mi pare francamente fuori luogo e sinceramente fazioso.

Ecco cosa scrive l'amico che chiamerò "Corinna":
"Caro Direttore, devo dirti che sono un po' scettico nei confronti di questi progetti di miniserie della Star Comics (...) L'esempio di questo modello è la Bonelli: tanti soldi, ma anche tanti collaboratori, tanto tempo per affinare un progetto e renderlo eccezionale. La Star Comics, invece, non si caratterizza per questi elementi e gli ultimi, fallimentari progetti lo dimostrano. Sia Factor V che Valter Buio si avviano (e non c'erano dubbi) a non avere seguiti. E vogliamo citare la fine ingloriosa dei progetti precedenti (...) Come sarà Nox? Avrà una sola possibilità, non due, nemmeno tre. Solo una. E' vero che un'opera non si comprende dal primo numero, ma tutti i progetti Star sembrano germinare degli stessi, fallimentari elementi fin dall'inizio. Dunque, una sola chance. Sono convinto che la Star otterrebbe risultati migliori se, invece di editare 3 o 4 mini per volta, si concentrasse su una sola (o al massimo due), innestandovi gli sforzi di un lavoro almeno biennale. Ma non sta avvenendo e i risultati (miseri) si vedono.”

Ed ecco come la penso io:

“Per prima cosa faccio i miei migliori auguri ad Alessandro Bottero e a tutto il suo staff, per la nuova avventura editoriale. Di auguri e di energie positive ne abbiamo tutti bisogno.
Scrivo anche per rispondere all'intervento di "Corinna" che mi pare un po' troppo negativo e disfattista nei confronti della Star Comics.
Caro amico, parli di "progetti fallimentari", ma lo sono probabilmente solo ai tuoi occhi, l'oggettività della cosa non parla di fallimento se da anni la Star Comics sta investendo tanto su nuove serie danto da mangiare, permettimelo, a tantissimi disegnatori che non avrebbero altri spazi espressivi. Questa mi pare, a prescindere, un'opera meritoria.
Dalla tua impietosa analisi, si evince che investendo tempo, soldi, e tanti collaboratori si ottenga la formula del successo. Magari fosse così. Il "successo" è un'alchimia, non una formula matematica.
La storia del fumetto è piena di serie nate con un budget limitato e che sono entrate nel mito, mentre altre, invece, nate con grandi aspettative sono naufragate perché senz'anima.
La parola che più ricorre nel tuo intervento è "fallimento". Lo sarebbe se la casa editrice chiudesse i battenti o interrompesse le miniserie a metà. Cosa che è capitata, ma è capitato anche il contrario con una miniserie come "Cornelio" che, malgrado il mal di stomaco di tanti palati sopraffini del pubblico nostrano, ha raddoppiato i le sue pubblicazioni.
Una serie che non ci piace non è detto sia fallimentare."

11 commenti:

  1. Certa gente a volte è gratuitamente disfattista e magari pure un po' invidiosa.
    Bacio, Marisa

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  2. Corinna...
    che nome da vampira......!!!
    ps
    (che non è play station.. io THE SECRET non vero che esca..)

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  3. cioè..."non vedo l'ora che..."
    a volte il blackberry fa un po' come je pare..
    :)

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  4. certa gente non la capirò mai...O_o

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  5. Anch'io ho delle perplessità (su cui, mi pare, ci siamo già confrontati di persona in modo certamente molto, molto più civile) sulle politiche Star.

    Sì, per avere qualità, tempo e denaro servono e sì, pochi editori l'hanno capito che non si può tirare al risparmio su tutto, disegnatori e sceneggiatori inclusi, perché a pancia vuota si lavora MALE, anche se hai vagonate di talento.

    Però sì, ha ragione Giuseppe: non è una cosa automatica, è molto più complicato di così.

    "Tempo + denaro = qualità + vendite" è una formula molto carente, mancano un sacco di fattori, tra cui quelli più importanti per un lavoro di "arte commerciale" (sia esso design, cinema, fumetto, illustrazione, ecc.): LE PERSONE!

    Eestiquatzi ha parlato.

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  6. Ragazzi, è molto facile...
    Facendo le giuste proporzioni è come se all'Empoli calcio si chiedesse di comprare i giocatori dell'Inter e pagarli uguale. Lo stadio è quello, il bacino d'utenza anche. Per portare L'Empoli a certi livelli serviranno anni e un'ottima gestione.

    Detto questo si può discutere su come viene gestita una azienda.

    Vorrei chiedere a "Corinna" (sempre un nome di fantasia) di mettere di tasca propria svariati milioni di euro per far concorrenza ad altre realtà editoriali.
    Mi fanno ridere 'sti minchioni con la bacchetta magica.

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  7. uhm... fermo restando che sono d'accordo con te, quando dici che ormai internet permette a tutti di aprire bocca, secondo me corinna tutti i torti non ce li ha.
    comunque sia, vale una sola regola. nox esiste, cornelio, desdy, valter buio ecc. anche.
    e dietro ci sono delle persone (lasciamo perdere la casa editrice) che FANNO.
    poi si potrebbe stare secoli a parlare dei perchè e dei percome, se c'era bisogno di un nox, di un cornelio o di altro.
    di fatto, quelle sono realtà. fallimentari o meno (e che comunque possono portare a qualcosa di altro). il resto, le parole, i discorsi, l'acredine etc. sono solo FUFFA.

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  8. Giuse...sempre le solite storie, lascialo perdere...che poi magari è sempre lui...dai...farsi il fegato marcio dietro gente che non sa nemmeno di cosa sta parlando...ma davvero ne vale la pena? La pernacchia è la risposta giusta, punto.
    Un abbraccio.

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  9. Evidentemente, non aveva niente di meglio da fare.
    Non vale nemmeno la pena perdere tempo con certi individui, anzi bisogna insistere sulla propria strada per farli rodere ancora di più, così che saranno loro i primi a stancarsi di dire cavolate ;-)
    Poi The Secret sarà un successone, alla faccia sua! *pernacchia* :D

    _Danny_

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