Chi mi conosce sa che mi occupo da sempre della vicenda del Mostro di Firenze. Quella brutta storia ha influenzato il mio modo di scrivere di noir e sull'argomento sto preparando una grapich novel già annunciata dalle edizioni Inkiostro.
"Chi l'ha visto?" ha dedicato una puntata sui parallelismi tra Mostro di Firenze e Zodiac Killer, argomento sul quale non mi addentro. Nella trasmissione, comunque, una cosina interessante sembra essere saltata fuori.
Nel 1988, al giornalista Paolo Vagheggi, viene recapitata una lettera anonima. Devono essergli tremati i polsi nell'aprirla, perché l'indirizzo era scritto utilizzando ritagli di giornale, esattamente come aveva fatto il Mostro di Firenze quando, tre anni prima, aveva inviato alla Dottoressa Silvia Della Monica un macabro lembo di seno escisso alla sua ultima vittima.
Nella missiva a Vagheggi c'era però una strana tabella contenente date e simboli zodiacali. Le date erano quelle dei delitti del Mostro e sembravano rappresentare una specie di inquietante carta astrale.
C'era però un dettaglio che stonava, era evidenziato il 1972, un anno in cui il Mostro non aveva colpito. Accanto alla data c'era la scritta "May" e la sigla ME. Cosa voleva dire?
Ieri sera, pochi minuti dopo la trasmissione, mentre mi preoccupavo soprattutto di come avevano lasciato intendere erroneamente che la lettera con i segni zodiacali fosse del Mostro, un amico mi segnalava che nel 1972 un omicidio c'era stato.
La ragazza, strangolata con un foular in via Bolognese, una strada che sale verso la collina fiorentina, si chiamava Miriam Ana Escoobar, aveva 19 anni e veniva da El Salvador. Quell'omicidio era stato il primo delle presunte "morti collaterali" del Mostro di Firenze, ed era stato compiuto in maggio, MAY in inglese. Quella sigla ME, poi, poteva indicare le iniziali della vittima, Miriam Escobar, oppure poteva voler dire ME nel senso di IO. In molti sostengono che quegli omicidi "collaterali" non potessero essere attribuiti al maniaco di Firenze a causa di un modus operandi molto diverso.
Forse ci troviamo di fronte ad un assassino che si sente "vicino" al Mostro di Firenze, quasi un suo ideale adepto, e vorrebbe a lui essere accumunato. Per questo inserisce il suo delitto tra quelli del suo più noto "collega".
Possibile, e c'è un'altra stranezza.
La busta viene recapitata al giornalista che aveva fatto un articolo, un anno prima, su un'altra strana lettera anonima, questa volta contenente una videocassetta con registrate delle trasmissioni sul Mostro. Quella videocassetta aveva come base musicale "Anna" di Battisti che recita ossessivamente "Anna, voglio Anna". Anna come Miriam ANA Escobar
Grazie a Michael e Antonella per i suggerimenti. Le immagini sono tratte dalla trasmissione a puro scopo esplicativo e i diritti sono dei legittimi proprietari.
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giovedì 14 giugno 2018
Miriam Ana Escoobar e la lettera anonima - Il Mostro di Firenze
sabato 9 giugno 2018
"Occultismo" di Danilo Campanella
L'amico Danilo Campanella, esperto dell'argomento, mi ha interpellato a proposito del rapporto tra fumetto e occulto e la mia risposta è stata inserita in questo bel volume della Tau Editrice (www.taueditrice.com) che consiglio vivamente agli appassionati dei due argomenti.
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