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giovedì 29 dicembre 2011

Accetta il consiglio, per questa volta

Ogni artista si sente rivolgere la domanda "Da dove prendi le tue idee?"
L'artista onesto risponde "Le rubo"
Austin Kleon


Con gioia mi sono imbattuto in questa frase.
Il post da cui l'ho tratta me l'ha suggerito miss Lo Zito, anche lei molto sensibile agli argomenti come creatività, arte ed espressione.
L'autore Kleon butta giù una lista di cose da fare e non fare per essere un "artista".
Vi risparmio l'elenco che potete consultare sul suo sito.
Si tratta di un tipico approccio all'americana: semplice, immediato, da tavole di pietra degne di Mosè. Un po' manuale dell'autostima, un po' ultime parole famose di Steave Jobs, un po' monologo di Big Kahuna, però di spunti interessanti ce ne sono a pacchi, soprattutto per chi, come me, è autore, insegna e ha l'ingrato compito di valutare gli altri.

Copiare è sbagliato?

"Sei a tutti gli effetti una miscela di cosa scegli di far entrare nella tua vita. Sei la somma delle tue influenze. Goethe diceva "Le cose che amiamo ci modellano."

Ho sempre sostenuto che gli autori sono fondamentalmente dei cleptomani.
Io in special modo.
Mi attacco e archivio ogni frase, ogni battuta buona, ogni pensiero detto da altri che mi risuona come familiare.
Ho dei pensieri, ma poi è il mondo a rimandarmeli. E io prendo nota. La bravura sta nell'essere organizzati e non perdersi le cose.
Allora, diranno i miei piccoli lettori, tu copi le idee?
Non esattamente.
L'autore non è un accaparratore, attenzione, c'è una bella differenza: l'accaparratore raccoglie indiscriminatamente, l'autore lo fa con selettività.
Raccoglie solo ciò che ama veramente.
Siamo come magneti: attraiamo quello che ci sta intorno, e quello che ci sta intorno finisce per darci una forma esterna. Ma le cose e le persone si attraggono per similitudine.
La sapete la storia per cui se perdi un "gemello" (qualcuno porta ancora i gemelli?) butti l'altro a terra, senza guardare, e lo ritroverai?
Se dentro di me c'è piombo, mi avvicinerò al piombo, se c'è l'oro andrò verso questo materiale prezioso.
Più prosaicamente: "Chi si somiglia si piglia".
Si chiama percezione selettiva: ci attira quel che ci risuona dentro.
Mettiamo insieme più stimoli e creiamo qualcosa di diverso e non necessariamente nuovo.
Il nostro lavoro è quello di raccogliere idee.
Il modo migliore per farlo è essere curiosi.
Leggi il giornale, vagabonda sulla rete, ascolta le storie degli sconosciuti in metropolitana, e se non hai la metropolitana, il bar va benissimo. Dio quanto adoro ascoltare le chiacchiere della gente, immaginare la vita che potrebbe avere quel buffo ometto sul treno.

"Se avessi aspettato di sapere "chi ero" e "cosa stavo facendo" prima che avessi iniziato ad essere creativo beh, sarei ancora seduto da qualche parte a pensare su me stesso invece che fare cose. Per la mia esperienza è dall'atto di fare le cose da cui si evince chi siamo", dice sempre Kleon.

Verissimo.
C'è gente che prima di fare qualcosa vuol diventare esperto.
Passa la vita in questo modo e alla fine sarà pure esperto ma non avrà prodotto un fico secco. Sa, ma non è.
Crea, prova, scrivi, anche se non sei sicuro di te.
Lascia che sia il mondo a giudicare.
Ogni opera sarà solo quella che precede un'opera nuova.
Non devi fare l'opera della tua vita, non devi disegnare il tuo fumetto definitivo, più importante.
Devi lavorare a quello che ti piace, ora!
"Se vuoi essere sano, fai ciò che ti diverte" sosteneva un vecchio adagio.

Scrivi il libro che vorresti leggere.
Però, augurati di voler leggere qualcosa di originale. Ma non ripetere pedissequamente (era una vita che volevo scrivere pedissequamente. Uh, l'ho scritto due volte) quello che ti è piaciuto tanto.
In questi giorni in cui sto dando il mio contributo alla Star Comics, mi sono imbattuto spesso in proposte di storie viste e riviste.
Non avete idea di quanto vadano gli zombie in questo periodo.
Ecco, non fate così... cercate di mescolare le carte, di inventare prendendo spunto da ciò che vi piace.
Siate degli alchimisti della fantasia.
E non innamoratevi delle vostre idee.
Siate spietati.
Pronti a buttare via quello che c'è di troppo, sia nel vostro disegno che nella vostra sceneggiatura. A volte ci si affeziona a dei personaggi, a delle situazioni, a delle battute. Capita, però, che non siano funzionali alla storia.
Allora siate dei killer delle vostre stesse creature.
Le idee sono feconde. Se muoiono vengono riassorbite dal terreno della fantasia e faranno germogliare creazioni certamente migliori.
Le idee migliori della vostra vita sono quelle che devono ancora venire.
Non siatene gelosi, non tenetele nel cassetto. Condividetele col mondo e non temete: il mondo contraccambierà con idee ancora più belle in un circolo ininterrotto di sogni.
Aprite la vostra dannata cassaforte...
(tavola a matita tratta da "La catena di ghiaccio") 

Accettate il consiglio, per questa volta.

venerdì 23 dicembre 2011

Come si censisce una vita a vignette?


Stamattina, dopo insistenti telefonate da parte dell'ufficio anagrafe del mio simpatico comune, mi sono deciso a riempire il temibile modulo del "Censimento generale della popolazione e delle abitazioni". Un momento che stavo rimandando il più possibile, conscio che mi sarei trovato a dover fare i conti con me stesso, davanti ad un impietoso specchio con le fattezze da burocrate. Occhi pieni di biasimo al di là di un vetro.
Il primo problema l'ho avuto per calcolare i metri quadri della casa.
Pochi, strani, anomali.
Mi era passato per la mente di mettermi a fare il calcolo utilizzando il mio fidato righello, ma poi ho scovato una piantina dell'appartamento della cui correttezza, però, non sono affatto sicuro.
Il brutto è arrivato affrontando la sezione lavoro.
Cari amici colleghi, voi cosa accidenti avete scritto come "Attività lavorativa"? "Prestazione d'opera occasionale", immagino, visto che nessuno di noi ha uno straccio di contratto, anche se spesso abbiamo delle contratture. Naturalmente, tra le attività lavorative, è elencato di tutto, dal bracciante agricolo, all'addetto alle stalle, fino all'attore, ma di disegnatore o scrittore, nessuna traccia.
"Ma lei non si vergogna, signor Di Bernardo? Lei ci esce dai binari, non è classificabile!" immagino sentenziare lo zelante burocrate locale.
E' in questi momenti che mi sento davvero un emarginato.
E mi piace.

giovedì 22 dicembre 2011

E comunque, auguri...



Gli auguri di Desdemona Metus (voce di Isabella Mancini, disegno di Michela Da Sacco)

sabato 17 dicembre 2011

Da grande farò...

Ok, ci ho pensato un po' e ho deciso di scriverlo pubblicamente.
Mi è stato chiesto di occuparmi delle nuove testate italiane targate Star Comics.
Mi fa un po' impressione dirlo, ma sono diventato un Editor.
Il mio compito sarà quello di supervisionare i disegni che arrivano in casa editrice, controllare le tavole che vengono sfornate dai nostri prodi disegnatori, leggersi le sceneggiature e dare il mio parere sulle nuove serie. Naturalmente la mia sarà solo una consulenza e le decisioni definitive verranno prese dai vertici della casa editrice.
E' una posizione di grande responsabilità, mi tremano un po' le gambe, ma spero di poter fare un buon lavoro. Spero di migliorare l'organizzazione del lavoro, di sistemare dei piccoli problemi di comunicazione, di aiutare un po' tutti a lavorare meglio e con più tranquillità. A dirla tutta si tratta di un lavoro che in parte già stavo svolgendo e ringrazio la Star Comics per questa fiducia.

Quindi, i miei colleghi, soprattutto i disegnatori, è bene che comincino a immaginarmi così...



Ovviamente chi ha già lavorato con me sa bene che scherzo.
Nei prossimi giorni maggiori informazioni.

Piccolo aggiornamento del 19 dicembre.
Leggo in rete e molti mi chiedono se ho sostituito Dario Gulli alla Star Comics.

No. Non ho sostituito nessuno. Vi chiedo di specificarlo, nel caso riportaste questa notizia.

Il mio ruolo sarà di controllo di disegni e sceneggiature. Seguirò la produzione dei nuovi materiali e "darò una mano" per il buon funzionamento della "macchina Star".

venerdì 16 dicembre 2011

A proposito di fumetti in rete e del Gatto e la Volpe.

Per prima cosa, anche da qui faccio gli auguri e i complimenti a Paola Barbato per il suo "Davvero". Come ho già detto in altre sedi, era ora che si proponesse un fumetto “slice of life” in taglio "bonelliano". Peccato non sia uscito su carta, ma ci sarà tempo.

Io lo leggo e mi piace.

Credo sia un esperimento coraggioso e valido. Nell'allegro “paesino del fumetto assassino”, cencio dice male di straccio e ho letto tanti pareri discordanti. Tutti i gusti son gusti. Vorrei entrare nel dettaglio dei commenti, ma mi esimo da questa mattanza degna di un piccolo gruppo di primati rinchiusi in una gabbia che passano il tempo a scannarsi. Il progetto di Paola è dichiaratamente no profit. Anzi, probabilmente, oltre al suo tempo ha speso pure dei soldini per acquistare il dominio. Non mi risulta che abbia costretto nessuno a collaborare e, se avessi avuto un po' di tempo, io da professionista avrei offerto gratuitamente il mio contributo grafico. Lo avrei fatto solo per il gusto di farlo e non credo di essere stato il solo professionista ad avere questo pensiero, perché nel team degli autori vedo gente come Statella, Trono e Da Sacco. Quindi l'esperimento è fatto solo per il gusto di offrire un prodotto (che gli editori non hanno accettato) gratuitamente ai lettori. Forse un regalo per l'affetto da loro ricevuto, come quando Claudio Baglioni organizzava concerti improvvisati negli autogrill.
Certamente, prima o poi, qualcuno, animato da ideali meno nobili, cercherà di farci “il busco”, come si dice dalle mie parti. Pazienza. Gli autori impareranno a difendersi da chi gli offre una visibilità fasulla. Io sono a favore dell'uso della rete per realizzare progetti interessanti e di rottura con l'ambiente editoriale mainstream. D'altra parte bisogna pur dimostrare di avere idee valide e bisogna fare esperienza. Nel rinascimento fiorentino si pagava per diventare ragazzo di bottega degli studi artistici più prestigiosi. Si imparava il mestiere. Oggi, qualche disegnatore di belle speranze accetta di offrire le sue capacità in cambio di una supervisione professionale e qualche consiglio. Mi pare uno scambio alla pari, soprattutto quando il prodotto generato è fruibile gratuitamente. Le tavole pubblicate non sono all'altezza perché il supervisore non poteva essere troppo severo? Il disegnatore si “sputtana”? Non credo. Ho visto decine di fumetti proporre disegnatori imbarazzanti, ma perdonabili perché al loro primo lavoro.
Siamo elastici.
Cerchiamo di non mettere i puntini sulle “i” per questa volta.
Credo ce ne sia “Davvero” bisogno.

giovedì 15 dicembre 2011

Cosa c'è più di Dio? La notte...


Come molti di voi sanno, "L'Insonne" è sbarcata su iPad e iPhone. Questo nuovo "mercato", nel nostro paese (ma mi risulta anche negli altri) è praticamente ancora inesistente. Ho messo in piedi l'operazione Desdy-iPad (e presto Android), non pensando quindi al profitto immediato, ma per dare un palcoscenico in più a Desdy e a tutti gli autori che hanno contribuito con passione a creare le sue avventure. Ancora oggi, alle fiere o per commission a pagamento, tantissimi autori continuano a ricevere richieste dei lettori che vogliono un disegno originale che rappresenti la nostra deejay preferita.

A tal proposito vi mostro la bellissima illustrazione di Walter Trono fatta per Alessandro, accanitissimo lettore.


Oggi, nel neo mercato digitale, è importante esserci. Le storie erano già stete disegnate e sarebbe stato un peccato non provarci.
Il mio sogno è che, tra qualche anno, a tutti gli sceneggiatori e gli autori che hanno dato vita alla nostra Insonne, periodicamente arrivi un assegnuccio con i diritti d'autore accumulati. Una "pensioncina" made in Radio Strega. In quest'epoca di tagli sarebbe davvero bello.

Comunque, veniamo alle news.

Offertona natalizia! Spalancate gli occhi sorpresi, perché potrete scaricare tutte, ma proprio tutte le storie de L'Insonne a soli 0,79€! Con un caffè vi fate tutta la collezione, non solo la colazione.

Sì, avete capito bene. Le feste si avvicinano e come tutti gli anni anche Enhanced Press vuole fare dei grandi regali ai propri lettori.
L'Insonne, che ha vissuto ultimamente una nuova giovinezza sbarcando sulle periferiche Apple in versione universal (sia iPhone che iPad) propone una eccezionale offerta.
A soli 0,79 Euro è possibile acquistare l'applicazione edicola che contiene 13 racconti completi (96 pagine l'uno) e 14 storie brevi.
Non solo! Chi aveva in passato già scaricato l'applicazione ora potrà anche lui scaricare l'intera collana gratuitamente!
Un'offerta eccezionale che però durerà fino al 27-12-2012.



E mentre si guarda al futuro non si può dimenticare il passato. Molti, negli anni, ci hanno chiesto a cosa ci fossimo ispirati per le avventure di Desdemona. Per rispondervi vi proponiamo questo brano tratto dal film "Stregati" di Francesco Nuti. C'è anche il famoso jngle che ha ispirato il nostro "Con chi ama la notte..."
Ascoltatelo e tirate da soli le conclusioni.



Chiudo il post ponendomi una domanda: ma come accidenti è possibile che il BLOG di Desdemona abbia SOLO 7 follower? Avanti, impegnatevi! Non vi chiediamo mica di sostenere il progetto con una donazione! Un click non costa nulla e noi viviamo di piccole cose.

martedì 13 dicembre 2011

Un regalo per voi...

Adam Mack, il protagonista di "The Secret" nasce simbolicamente il 13 dicembre. Un giorno speciale, il solstizio d'inverno*, il giorno più corto dell'anno, 'il giorno della luce', quando la notte inizia a farsi più corta per fare spazio alla luce.

Il sole e la luce sono associati in modo archetipico all'idea dell'immortalità dell'uomo, capace di operare la sua "seconda nascita": una nascita spirituale. Con il solstizio d'inverno si inizia a uscire dal buio, dalla "caverna cosmica", che rappresenta l'interiorità. L'iniziato deve guardarsi dentro, prima di rinascere consapevole al mondo.
Mentre l'anno volge al termine, le notti si allungano e le ore di luce sono sempre più brevi. II respiro della natura sembra sospeso nell'attesa di una trasformazione. E' uno dei momenti di passaggio dell'anno, forse il più drammatico e paradossale, un momento che sembra proprio riflettere il mondo reale che stiamo vivendo: oscuro, gelido, morto.
Ma basta una fiammella per sconfiggere l'oscurità.

Il 13 dicembre è dedicato a "Santa Lucia", santa che, secondo la leggenda, venne uccisa con una spada conficcatale nella gola e poi privata degli occhi e per questo motivo è ritenuta quindi protettrice della vista.
Il protagonista di un fumetto che gira tutto intorno alla frase "Apri gli occhi", non poteva nascere in un giorno diverso.
E quindi buon compleanno, Adam.

Ma, visto che c'è un Adam Mack in ognuno di voi, sono io a augurarvi buon compleanno e a farvi un regalo.
Da questi link potrete scaricare (gratuitamente) l'episodio di "The Secret" dal titolo "OOPArt" pubblicato sulla rivista X-Times (che presto ospiterà un altro episodio), e il mitico finale alternativo dal titolo "La nuova aurora", episodio capace di dare un gusto diverso a tutta la serie.
I "guerrieri della luce" che non sono riusciti ad accaparrarsi le magliette di "The Secret" potrenno scaricare un file .zip contenente i loghi in vettoriale, l’immagine di esempio e un piccolo file txt con le istruzioni per farsi stampare la maglietta originale di Adam Mack.

Ecco i link:
Scarica l'episodio OOPArt!
Scarica il finale alternativo!
Scarica il kit per stampare la maglietta di Adam Mack!

Un grazie speciale alla Star Comics, a Francesco Mucciacito che ha realizzato i disegni e a Federico Marchionni, senza il quale non avremmo potuto fare tutto questo.

Chiudo augurando a tutti i lettori di "The Secret", che un piccolo sole interiore sorga presto anche dentro di voi ad illuminare il vostro prezioso mondo e le tenebre che lo avvolgono.

"I fanali delle strade non ci bastano: noi abbiamo bisogno anche di guardare le stelle." (Jules Bois)

*Il detto “Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia” risale a quando, prima del 1582, la sfasatura fra calendrio civile e calendario solare era tanto grande che il solstizio cadeva proprio fra il 12 e il 13 rendendo quindi questo il giorno più corto dell’anno.

venerdì 2 dicembre 2011

Digitale extraterrestre


C'è un'invasione in corso.
Mi guardo intorno e vedo decine di televisori dal tubo catodico ammassati ai cassonetti.
Mi sembrano teste decapitate. Non so perché mi facciano questo effetto.
Forse perché la televisione si sostituisce al cervello narcotizzato di chi la guarda.
La maggior parte delle televisioni potevano essere adattate alla nuova (a mio parere inutile) tecnologia con neppure venti euro di spesa. Ma quando tutto il mondo Occidentale sarà passato al digitale terrestre, a quanto ammonterà la quantità di immondizia tecnologica stipata nelle nostre discariche?
Le famiglie italiane non arrivano alla fine del mese, almeno così si dice, ma a quanto pare non possono rinunciare al loro confortevole focolaio domestico dallo schermo piatto. La droga è così, se la togli improvvisamente provoca crisi d'astinenza con comportamenti violenti e imprevedivili.

mercoledì 30 novembre 2011

Di Monti e mari di china

Ho sempre percepito un certo odio, da parte del "fumetto altro", nei confronti del fumetto popolare e di larga (si fa per dire) diffusione. Mi pare di scorgere il disprezzo in amici (o presunti tali) quando parlano delle pubblicazioni da edicola. Vedo spesso un velo di superiorità rispetto a quello che faccio. Io faccio fumetto popolare. Lo disegno e lo scrivo. Mi piace, ma non mi piace solo quello, leggo anche il fumetto d'autore per arricchire quello che faccio. Una pratica che non so quanto sia applicata in quegli ambienti perennemente con la puzza sotto il naso nei confronti del fumetto mainstream. Sul blog dell'amico Cajelli, sempre fonte di riflessione e ispirazione (anche Diego come persona, non solo il suo blog), leggo di una polemica avvampata dopo l'intervento di Giacomo Monti a Lucca Comics.
Vi posto l'intervento, in modo che possiate sentire la sua viva voce, così da evitare fraintendimenti.



Ogni autore ha il diritto di leggere poco (una pratica assai diffusa) e ha anche il diritto di tirarsi fuori dai giochi se non vede sbocchi. Un po' come una signorina che, se il fidanzato non se la sposa in tempi ragionevoli, lo molla.
Alla faccia del vero amore.
"Perché in Italia uno non può campare facendo questo lavoro?" si chiede Giacomo, e provo a rispondere. C'è tantissima gente che in Italia campa facendo fumetti, magari fumetti che non ti piacciono o che reputi "stronzate" (min. 02:16). E sono molti più di un dieci per cento. Certo, questo non vuol dire che chiunque tenga un pennarello in mano possa vivere di fumetti, come non vuol dire che chiunque sappia scrivere una lista della spesa possa fare il romanziere. Chi ha talento e passione, ti assicuro che riesce ad arrivare.
Giacomo chiede il sostegno da parte di enti culturali, insomma una commissione che stanzi fondi per il fumetto "altro". Li aiutiamo tutti? O solo alcuni? E chi dovrebbe stabilire il valore delle opere? Con che diritto? Ogni volta che un ente stanzia dei fondi si scatena una rissa di iene pronte a sbranare tutto, con buona pace dei davvero meritevoli.
Le rivoluzioni culturali si fanno dall'interno del sistema.
Non è vero che c'è una "dittatura dell'immaginario". L'immaginario, per sua natura è democratico. Moebius racconta che di giorno disegnava Blueberry e di notte l'Arzach, non è salito su una montagna additando il mondo come cattivo e ignorante. Il fumetto d'autore è filtrato e sta filtrando anche nel popolare. E' nella natura delle cose, ma ci vuole tempo. Dividersi e giudicare il lavoro diverso dal proprio come "stronzate", lascia il tempo che trova ed evidenzia un certo risentimento. A volte è più gratificante crogiolarsi nel ruolo di artista incompreso che rimboccarsi le maniche e lottare pagina dopo pagina, goccia di china dopo goccia di china.
Se amate davvero il fumetto continuate a farlo e a disegnarlo, anche fosse solo per conto vostro, sul vostro blog o sui mille spazi che danno questa possibilità. Se valete davvero, qualcuno se ne accorgerà. I precedenti illustri ci sono, e sono tanti, ma certo, se non si conosce il "fumettomondo", è difficile conoscerli. Come mi è capitato di dire, se si continua a guardarci l'ombelico, si trovano solo batuffoli di cotone. Il guaio è che siamo alle solite. Il "fumettartista" (e faccio un discorso generale), pretende di vivere con il frutto del sue opere. Ma purtroppo, non è sempre così. Gli artisti hanno, per definizione, sempre avuto grandi problemi economici. Solo nell'ex URSS, mi pare che gli artisti avessero un sussidio. Ma di certo non erano liberi. L'idea dell'aiuto pubblico, dell'assistenzialismo, mi ripugna.
Forse è colpa dell'educazione che ci è stata data fin da piccoli. Ci hanno detto che era un nostro diritto realizzare i propri sogni. E' un diritto, sono d'accordo, ma bisogna conquistarselo con intelligenza e duttilità. Il compromesso viene visto come un peccato mortale, ma il compromesso non significa calarsi le braghe e "avanti il prossimo". Vuol dire mediare, aggiustare, adeguare il proprio talento ai mezzi che permettano di diffondere le proprie opere il più possibile.

martedì 29 novembre 2011

Croste


Siamo tutti Tonino Mutandari. L'importante è sapersi vendere bene.

lunedì 28 novembre 2011

Tango Diaboliko

"Un ballerino non deve mai pensare a cio' che sta per fare perche' si balla la musica non le figure. Egli deve solo sentire la musica. I nostri piedi sono come i pennelli di un pittore. Con essi dipingiamo la musica."
Carlos Gavito


































Copertina della Gazzetta di Clerville speciale 15° anno.



E il tango non è un tango se non ho Marisa tra le braccia.

giovedì 24 novembre 2011

L'anima e il batuffolo

"C'è chi passa la vita a guardarsi dentro per trovare l'anima e chi passa la vita a guardarsi l'ombelico e trova solo un batuffolo di cotone."

sabato 19 novembre 2011

Eva e Diabolik

Matita del sottoscritto, china e colore di Jacopo Brandi

giovedì 17 novembre 2011

Una stampa costa più dell'originale?

Cioè... fatemi capire... una azienda che non citerò, vende stampe di Diabolik, 80x130 in bianco e nero a 350 €... più del doppio di un mio disegno originale.

Non c'è nulla da fare... io e i soldi siamo proprio antitetici.

mercoledì 16 novembre 2011

Lettera al genitore che ha un figlio che vuol fare fumetti...

Se tuo figlio scrive o disegna fumetti, strappaglieli.
Se lui continua a fare fumetti, bruciaglieli.
Se lui si ostina a voler fare il fumettista, picchialo.
Se non cambia idea, caccialo di casa e diseredalo.
Se lui continua a dare vita a sogni di carta e china, metti tutti i tuoi averi a sua disposizione perché sarà un grande artista.

giovedì 10 novembre 2011

Guardandomi intorno mi sorge un dubbio...

..Non è che sarò stato profetico?


Tratto da The Secret 3 "Fili invisibili".

mercoledì 9 novembre 2011

Polemiche sull'epilogo di The Secret...

Ricevo questo commento, postato da "innominato". Un commento che riassume il pensiero di molti di voi.
Attenzione, questo post contiene uno SPOILER, quindi se non avete ancora letto l'ultimo episodio del fumetto, non leggete questo post.
Innomionato ha scritto:
"L'ultima pagina fa schifo, rovina tutto. Ma come si fa a essere così senza cuore? Cioè, prima fate tutta la bella avventura e poi cosa si scopre? che niente è vero? Ma per favore! Forse una cosa mi viene da dire...VOLETE SOLO I SOLDI e non ve ne frega niente di credere in un mondo migliore, ma lo lasciate per l'appunto come la fine del fumetto: UN SOGNO."

Sapevo bene che l'ultima pagina avrebbe provocato delle reazioni, ed era ciò che volevo.
Non volevo raccontarvi una storia rassicurante.
Non volevo farvi dormire sogni tranquilli, convincendovi che sarebbe giunto un Adam Mack da chissà dove a salvarvi il culo.
"Apri gli occhi, la verità è dentro di te" è il leitmotiv di tutta la serie.
A pagina 95 in basso, c'è la scritta "fine". E' il lettore che deve scegliere. Come nella vita LA SCELTA DIPENDE DA TE. Questa è la chiave di tutto la nostra storia. Solo la coscienza di ognuno di noi può salvare il pianeta e le nostre anime. La nostra realtà è soggettiva, dipende da noi e io sostengo che il mondo stesso, si auto crea costantemente in base al nostro pensiero. Al pensiero de L'OSSERVATORE.
Per la prima volta, in un fumetto, ma non solo, si sperimenta l'apporto diretto del lettore che può decidere se fermarsi a pagina 95, e leggere una bella storia d'amore a lieto fine, oppure accettare che solo lui con la propria coscienza, possono salvarlo.
Responsabilità. Ognuno di noi è responsabile. L'uomo è creatore della propria realtà. Basta con un mondo fatto di povere vittime inconsapevoli.
Come scrive Corrado Malanga il una sua nota su Facebook, " Il futuro è nelle vostre mani".


Sulla faccenda dei soldi non commento. Con il fumetto non si fanno i soldi e invito TUTTI gli autori che passano di qui, a spiegare al signor innominato, che per noi è ancora più difficile rispetto al resto del paese "arrivare a fine mese". Quello che facciamo lo facciamo per amore.

Probabilmente mi faranno fare questa fine...

lunedì 7 novembre 2011

Misteri dal cosmo

Sono sempre stato un appassionato di misteri e in modo speciale degli enigmi che gravitano, il termine mi pare appropriato, al fenomeno degli UFO.
Per anni ho assistito da spettatore alle conferenze sull'argomento e, grazie all'amico Marco Baldini, tra qualche giorno sarò dall'altra parte del microfono. Durante il convegno "Misteri dal cosmo", organizzato dal GAUS, farò un breve intervvento per raccontare la mia esperienza tra fumetto e ufologia. Se siete interessati all'argomento fate un salto all'Hotel Albani, in via Fiume 12 dalle 9:30 alle 19.
RELATORI PREVISTI:

Alain Boudier
Presidente Ass. 3AF (Francia) - "Attività Associazione Aeronautica e Astronomica di Francia su fenomeni non identificati"

Eamonn Ansbro
Director Kingsland Observatory (Irlanda) - astronomo ed autore di articoli internazionali - "Il progetto SETV"

Pietro Marchetti
Presidente GAUS

Marco Baldini
vice Presidente GAUS

Vladimiro Bibolotti
Presidente Cun - Giornalista freelance

Roberto Pinotti
Segretario Cun - saggista e massimo esperto nazionale di fenomeni aerei non identificati

Solas Boncompagni
Sezione Ufologica Fiorentina - srittore e fondatore del Movimento Culturale Umanistico "Il mistero dei Protosardi"

Moreno Tambellini Presidente gruppo Shado

Mauro Biglino
saggista e studioso di storia delle religioni - con l'occasione presenterà il suo nuovo libro "Il Dio alieno della Bibbia"

Giuseppe Di Bernardo
fumettista e autore di "The Secret" fumetto di complottismo e teorie di cospirazione

_________

E' vivamente consigliata la prenotazione dei posti in sala tramite info@gaus.it

Sarà previsto un contributo economico di autofinanziamento per l'associazione all'ingresso di 20Eu per l'intera giornata. A tutti i partecipanti simpatici gadgets in omaggio!

mercoledì 2 novembre 2011

Riflessione post Lucca Comics...

Quando sarò morto non voglio essere tumulato, ma cremato. Anzi, cromato, almeno alla Lucca Comics del paradiso potrò fare il cosplayer di Silver Surfer.

lunedì 31 ottobre 2011

Tornando a casa...

Mentre la kermesse lucchese è ancora in pieno svolgimento, io sono di nuovo alla base. Tranquilli, vi eviterò l'inutile cronaca dei miei due giorni.
La mia matita ha tracciato una trentina di sketch e ho parlato un po' con gli amici lettori. I ringraziamenti sono d'obbligo per Massi, Pierpa, Andrea e Mauro, per la compagnia e l'ospitalità. Grazie a Mario Gomboli e a tutto lo staff Astorina. La mia seconda famiglia. Grazie in generale a tutti quelli che mi hanno fermato, braccato, agguantato, mentre passavo da uno stand all'altro. Come al solito non sono riuscito a vedere la fiera. Una maledizione. Dovrei fare come il mio pard Jacopo, che si fa un giro in anonimato con la famiglia.
In un paio d'ore di stand alla Star Comics ho visionato numerosi book. Credo che l'anno prossimo organizzerò in modo scientifico la cosa e dedicherò un po' più di tempo a questa attività. Ho visto molti pennelli promettenti a cui ho cercato di dare i miei soliti inutili consigli. C'è un sacco di gente brava, in giro e cercherò di fare il possibile per dargli un'opportunità.



"Non mi piace la gente la cui mente non sa riposare in silenzio, il cui cuore critica gli altri senza sosta..."
"Mi piace collaborare non competere."
"Non mi piace l'arte che serve solo a celebrare il suo esecutore."

mercoledì 26 ottobre 2011

Venite a Lucca Comics?

Ecco dove e come incontrarmi.

VENERDI' 28

DIABOLIK
Dalle 15 alle 17
Stand ASTORINA (Padiglione San Michele - Stand 303 – ingresso da Palazzo Pretorio)

SABATO 29

THE SECRET
Dalle 11 alle 12
Stand STAR COMICS (Padiglione San Michele E289)
   
SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS 
Dalle 14 alle 15
Stand Scuola internazionale di comics (padiglione Editori)

Per il resto, fermatemi in giro!

martedì 25 ottobre 2011

La danza della dipendenza


Su Verticalismi potete leggere questa nuova storia de L'Insonne, una piccola storia strana. Intima, notturna, seducente. Proprio come Desdemona.
Grazie a Riccardo Nunziati che ha messo il cuore nel disegnare questa storia.
E si vede. Spero che sia l'inizio della sua carriera di fumettista, una carriera che sarebbe dovuta iniziare almeno quindici anni fa, ma a volte la vita prende strade incomprensibili, che fanno gran giri ma che ci portano sempre dove dovevamo arrivare. A volte, prima di giungere a destinazione, l'anima vuol farsi un giro e godersi il panorama.
Comunque, Desdemona manca a tutti.
Ora potete leggervela in digitale su iPad e iPhone, ma stiamo cercando di riportarla su carta.
Sarà come un incantesimo, perché il momento non è davvero il migliore, ma si sa, la magia serve proprio quando tutto sembra perduto.

venerdì 21 ottobre 2011

E' disponibile L'Insonne su iPad e iPhone!

Come precedentemente annunciato, L'Insonne sbarca su iPad e iPhone grazie ad una applicazione sviluppata dalla Enhanced Press, già partner di Tunué, Newton Compton e Piemme.


Ecco il comunicato ufficiale con tutte le informazioni.

In occasione di Lucca Comics, la fiera del fumetto di maggior importanza in Italia, Enhanced Press in collaborazione con Giuseppe Di Bernardo e Andrea J. Polidori presenta, in offerta gratuita per un periodo di tempo limitato, la sua ultima produzione dedicata ai comics: "L'INSONNE"

L'applicazione, compatibile sia per iPhone che per iPad, con il sistema edicola contiene la collana completa del famoso Fumetto.

Solo per pochi giorni viene proposta gratuitamente
.

L'applicazione infatti contiene ben 11 racconti brevi da poter scaricare gratuitamente compreso il primo numero della collana "CRIMINI DIMENTICATI" di 95 pagine.
Gli altri episodi lunghi completi vengono proposti, sempre per un periodo limitato e in occasione di Lucca comics, a un prezzo speciale di Euro 0,79.
Sicuramente per gli amanti del genere un'occasione da non perdere.

Ma chi è L'Insonne? 
Ce la raccontano Mauro Smocovich e Carlo Lucarelli.


"Accendiamo l’apparecchio radio e giriamo la manopola alla ricerca della frequenza giusta. Cerchiamo una frequenza precisa, quella di Radio Strega, una piccola emittente fiorentina. La cerchiamo per ascoltare un programma che conosciamo bene e che ci fa compagnia tutte le notti. Si chiama L’Insonne e va in onda da mezzanotte alle tre.
Ecco che dall’apparecchio esce un crepitio. Si susseguono brevi sbalzi di segnale, alcune distorsioni sonore e frasi spezzate… e poi finalmente riusciamo a sintonizzarci sulla frequenza che cercavamo e ci arrivano alle orecchie le note di una canzone. Una canzone qualsiasi, fatta di rimbombi di cassa, di vibrazioni di corde metalliche, di suoni prolungati e melodici di tastiera. La canzone non è affatto brutta, si lascia ascoltare. Ma siamo impazienti che finisca perché non è per quel gruppo musicale che ci siamo sintonizzati su Radio Strega. Vogliamo ascoltare delle storie misteriose, vogliamo lasciarci trasportare nella notte, ma soprattutto vogliamo che a raccontare queste storie sia lei.
Finalmente la voce di Desdemona appare come il canto di una sirena che emerge dalle onde sonore della radio. I suoi racconti del mistero ci fanno compagnia in un viaggio dentro la notte, ci fanno percorrere la linea di confine tra mondi diversi. Cerchiamo di rimanere in equilibrio camminando lungo questa linea sottile ma spesso ci ritroviamo da una parte o dall’altra con la suola della scarpa come un funambolo che si distrae anche solo un momento. Tra la realtà e la fantasia la voce di Desdy diventa la vera musica da ascoltare e viene intervallata dalle canzoni del palinsesto radiofonico, la sua voce diventa la vera musica da seguire come fosse il suono di un flauto magico.
Quella di Desdemona è la voce femminile che ci culla nella notte come una luna nera che appare e scompare tra le nuvole e ci racconta storie antiche che rivivono nell’attualità. Il racconto si ferma un attimo mentre la Dj rivolge boccate di fumo al di là del microfono spandendole nell’aria. Poi le sue parole proseguono nel loro susseguirsi melodico e ci trasportano verso avventure fantastiche e verso misteri che vanno oltre la stanza in cui siamo, oltre la nostra realtà. Il suo respiro non proviene piú dalla semplice scatola della radio e arriva ai nostri pensieri direttamente, come un flusso magnetico che ci raggiunge attraverso le onde della notte.
Giuseppe Di Bernardo è riuscito a fare tutto questo. A dare spazio e corpo a un personaggio che ci ha raggiunto con le sue storie a fumetti. Giuseppe è riuscito a dare voce a questa musica conturbante che coinvolge i lettori in misteriose avventure, in bilico fra il drammatico e il paranormale. Le storie abbandonano la carta del libro e invadono i nostri sogni, i neri fili d’inchiostro si sollevano dalle pagine e, come i neri capelli di Desdemona Metus, avviluppano i nostri pensieri e li trasformano in incubi. Incubi liberatòri e costruttivi. Utili per affrontare la realtà da un punto di vista diverso e maturo, per non addormentarsi di fronte alle paure e ai problemi.
Forza Desdemona, partiamo per un’altra avventura…"


Link diretto all'applicazione.

mercoledì 19 ottobre 2011

A Lucca Comics 2011

Venite a Lucca Comics?
Ecco dove e come incontrarmi.

VENERDI' 28
DIABOLIK
Dalle 15 alle 17
Stand ASTORINA (Padiglione San Michele - Stand 303 – ingresso da Palazzo Pretorio)

SABATO 29
THE SECRET
Dalle 11 alle 12
Stand STAR COMICS (Padiglione San Michele E289)

 

SCUOLA INTERNAZIONALE DI COMICS 
Dalle 14 alle 15
Stand Scuola internazionale di comics (padiglione Editori)

E quest'anno in camera con Massi e Vivaldo. Massi... porta il fornellino per il tè, mi raccomando. Ci tengo alle tradizioni.



Fottuta canzoncina. Una volta ascoltata non ti esce più dalla testa.

martedì 18 ottobre 2011

21 ottobre 2011, L'Insonne sbarca su iPad...

Venerdì 21 ottobre, L'Insonne, sì, proprio lei, approda su iPad. Abbiamo appena ricevuto l'ok dalla Apple.
Applicazione è stata sviluppata dalla Enhanced Press che già collabora con Tunué, Newton Compton e con Piemme di Geronimo Stilton.
Nell'applicazione troverete la serie completa uscita dal 2005 al 2011 più alcune storie brevi.
Maggiori informaziioni nei prossimi giorni.
Sono felice di aver regalato una nuova vita a Desdemona.
Molto felice.

lunedì 17 ottobre 2011

A proposito del 15 ottobre...

Fonte: www.marilungo.com

Niente di nuovo sotto il sole.

sabato 15 ottobre 2011

Il fumetto nelle scuole?

Marco Pillitteri, dalle pagine de Lo Spazio Bianco, ci propone un interessante articolo dal titolo "Essential 11: 11 “cose” che fanno male al fumetto in Italia". Un elenco di undici cose che, secondo l'autore fanno male all'italico fumetto.

Al punto 4 dice:
È una faccenda cruciale: l’inserimento dei fumetti nelle biblioteche e nelle scuole – sempre che ciò sia ritenuto un obiettivo importante dagli editori stessi – può consumarsi adeguatamente solo se i prodotti da inserire rispettano le condizioni essenziali a tal proposito, cioè se sono letterariamente degne. (...)
Un ultimo elemento al riguardo. Ironia della sorte, proprio l’editore la qualità dei cui fumetti è costantemente di gran lunga la migliore a livello scrittorio, Bonelli, è da sempre il più restio al proporre i fumetti nelle scuole.



Anche se non è oggetto dell'articolo, il testo mi suggerisce una domanda: i fumetti dovrebbero essere proposti nelle scuole?
Umberto Eco ha sdoganato i fumetti, portandoli da roba per mentecatti a letteretura disegnata, ed è certamente stato un bene, ma i fumetti dovrebbero recuperare il loro aspetto scomodo e sconveniente, assolutamente lontano dall'irregimentazione che la scuola gli conferirebbe. Per dirla facile, i fumetti torneranno al loro fasto, quando sfogliandoli faranno scorrere un brivido sulla schiena del lettore. Dovremmo impegnarci a recuperare quel gusto del "proibito" che li rendeva irresistibili.

venerdì 14 ottobre 2011

Parole, parole, parole...

Alcuni recenti miei post hanno provocato qualche problema.
Colpa mia. Erano sibillini e facilmente equivocabili.
Non ce l'ho con nessuno, tranquilli.
Per questo li ho cancellati. Mi spiace solo per i vostri commenti e mi scuso per questo.

Ci rileggiamo presto.
O forse no.
Devo pensarci... le parole sono importanti.

sabato 1 ottobre 2011

Il sondaggione di XL

Il concorso di XL si è concluso, ma purtroppo "The Secret" non ce l'ha fatta. Ci siamo piazzati in terza posizione con ben 1.334 voti. Grazie di cuore a tutti quelli che ci hanno votato e fatti votare. A prescindere dal risultato è stata la grande dimostrazione che il nostro lavoro ha toccato l'anima di tante persone. Non è importante dove si va o se si arriva a destinazione. L'importante è il viaggio e le persone che ci accompagnano.

Però... però... qualche magagna la devo segnalare.
Mi ero accorto che la Redazione, nei suoi messaggi sulla bacheca, nominava e incitava al voto solo alcune testate ignorando la nostra. C'è voluto l'intervento a "gamba tesa" di uno dei nostri lettori perché si recuperasse l'equilibrio.
Poi qualcuno mi dovrà spiegare perché è stato "depennato" Diabolik, mentre sono rimaste in gara pubblicazioni analoghe. Aspetto spiegazioni che naturalmente non arriveranno.
In fondo la chicca sulla "formalità" del sondaggione. La gara doveva concludersi allo scoccare della mezzanotte del 30 settembre. Il 1 ottobre alle 10 e 30 il sondaggio era ancora attivo e si poteva votare. Buffo. Forse la redazione era chiusa oppure troppo impegnata a fotografare i cosplayer del Romics?

Con me resta l'orgoglio che mi hanno regalato i vostri voti. Tutti mi dicevano che il sondaggio non valeva un fico secco, ma era un modo per contarsi, per vedere quanti eravamo davvero, oggi che The Secret sta arrivanto al capolinea. Voti che sono arrivati anche da chi non mi sarei mai aspettato, senza invito da parte mia. Persone con cui non ho un rapporto d'amicizia e che hanno apprezzato obiettivamente il nostro lavoro. Chapeu.




Poi ci sono 124 angeli, gli angeli de L'Insonne che in autonomia e senza nessun imput hanno dato la loro preferenza a Desdemona. Le vostre ali sono immense e ci aiuteranno a volare lontano.

lunedì 26 settembre 2011

Il mio ricordo

Gli amici di Nove da Firenze mi hanno chiesto di raccontare come ho conosciuto Sergio Bonelli. Correrò il rischio di essere criticato, ma vorrei condividere con voi una storia che, forse per vergogna, non avevo mai raccontato.

Questa è una storia che non ho mai raccontato a nessuno. Era la primavera del 1993, quando alla mostra di fumetto di Certaldo incontrai per la prima volta Sergio Bonelli. Con l'incoscienza dell'età, io e un amico, lo avvicinammo per proporgli di pubblicare “L'Insonne”. Una follia senza senso. Lui, incredibilmente, invece di mandarci al diavolo, ci spiegò con gentilezza che per realizzare una serie per la sua casa editrice bisognava prima lavorare un po' sulle altre testate. Lapalissiano. Negli anni successivi, ogni volta che lo incrociavo, mi vergognavo un po' di averlo abordato in quel modo ridicolo. Qualche anno dopo ho avuto l'onore di disegnare, insieme a Marco Bianchini, un episodio di quello che forse era il suo personaggio più caro, “Mister No”. “Un giorno da cani” s'intitolava quella storia, e quell'albo fu il mio primo vero lavoro professionale. Gli era piaciuto? Non lo so, non ho mai avuto l'occasione di chiederglielo. Quando qualcuno se ne va, la testa ci si riempie di domande che avremmo voluto fargli, e cose che avremmo voluto chiedergli o dirgli. Succede sempre così. L'ultima volta che l'ho visto è stato alla fiera di Mantova di quest'anno. Stavo presentando “The Secret” in conferenza stampa, quando l'ho visto entrare e cercando di non disturbare, sedersi defilato. Naturalmente ho balbettato e perso il filo del discorso e mi sono biasimato per aver fatto con lui l'ennesima brutta figura. Mi incuteva un enorme timore referenziale. Rappresentava un autore importante e il più grande editore italiano di fumetto d'avventura. Senza di lui, i miei fumetti non sarebbero esistiti. Forse non avrei neppure preso una matita in mano. Forse non avrei raccontato le mie storie. Per questo, insieme a lui, se ne va, e non mi vergogno a dirlo, un pezzetto della mia vita. L'autore di un sistema criticato da molti, ma davanti al quale, mi sento ancora di togliere il cappello. Ciao, Sergio, sei sempre tra noi. Perché chi crea eroi immortali vive per sempre.

Ciao, Sergio...

"MILANO - E' morto Sergio Bonelli, l'editore di Tex, Dylan Dog e tanti altri dei più amati personaggi del fumetto italiano è deceduto stamattina dopo una breve malattia. Nato nel 1932, figlio di Gian Luigi Bonelli, il creatore di Tex, è stato uno dei protagonisti della letteratura disegnata. A sua volta sceneggiatore, ha creato i personaggi di Zagor e Mister No. 26 settembre 2011 10:31"

Chi ha creato eroi immortali vive per sempre.
Ciao, Sergio.

mercoledì 21 settembre 2011

Profili falsi su Facebook? Chi sta contattando i fumettisti?

Io non sono un esperto dei rapporti umani in rete.
Sempre che di rapporti umani si possa parlare.
Non conosco bene le consuetudini del popolo dei social network.
Non conosco i termini e spesso neppure le regole.
Ma ultimamente sto assistendo ad uno stranissimo fenomeno. Su Facebook, mi chiedono l'amicizia individui sospetti, che non sembrano appartenere al "fumettomondo", ma che hanno praticamente solo amici fumettisti e profili davvero poco credibili. Parlano tra loro e non sembrano avere nessun interesse in comune con chi contattano.
E' solo un caso o c'è altro sotto?
Perché lo fanno?
Sono i servizi seggreti che ci tengono d'occhio?
Credo che nel dubbio provvederò ad una epurazione.
Se avete notizie in merito, parliamone.



Probabilmente la mia paranoia è giunta in un punto di non ritorno.

The Secret in Tour a TERNI


COMUNICATO:

Presso la fumetteria ANTANI COMICS, via Armellini 6, Terni, alle ore 18 alle 20, e dalle 22 alle 24, gli autori FABRIZIO GALLICCIA e GIUSEPPE DI BERNARDO, presenteranno THE SECRET, miniserie a fumetti edita dalla Star Comics, ormai giunta al sesto numero.

CENA.
Nell'intervallo, alle ore 20,30 circa, presso il pub LIVINGSTONE, cena con gli autori, per tutti coloro che vorranno intervenire!

ATTENZIONE: se il tempo ce lo consentirà, dalle 22 saremo in piazza, durante la NOTTE BIANCA di TERNI a REGALARE copie del numero 1 di THE SECRET!


Veniteci a trovare!

mercoledì 14 settembre 2011

"The Secret" fumetto dell'anno? Aiutateci a realizzare questo sogno!

Sul Facebook di XL di Repubblica, leggiamo:

È il momento di votare il miglior fumetto dell'anno! Anche quest'anno XL sarà a Romics, il Festival del fumetto e dell'animazione che si terrà dal 29 settembre al 2 ottobre prossimi. Stavolta però ad assegnare il Premio Speciale dei lettori sarà la nostra Facebook community. Il regolamento è semplice: potete votare uno o più di uno tra i volumi elencati nel sondaggio o aggiungere un vostro candidato. (attenzione: sono ammessi tutti i fumetti pubblicati in Italia tra il Settembre del 2010 e l'agosto del 2011). Il volume che avrà ottenuto più voti allo scoccare della mezzanotte del 30 Settembre 2011 sarà incoronato vincitore nella cerimonia di premiazione del 2 Ottobre.

Avete un account Facebook? Allora come non votare "THE SECRET" come fumetto dell'anno?
Vogliamo quel premio.
Vogliamo parlare di UFO, interferenze aliene, scie chimiche e NWO dal palco del Romics!

Cioè... con tutta la simpatia... non vorrete mica far vincere "Il Troio"?

Il bicchiere e il mare

La nostra mente è un bicchiere e la realtà è il mare.
Cerchiamo di capire la grandezza dell'oceano guardando l'acqua che abbiamo catturato nel nostro piccolo contenitore di vetro.


Ma perché non la faccio finita con queste inutili pippe mentali?

martedì 6 settembre 2011

Come in "Misery non deve morire"

Mi ricollego ad una discussione e ad un post scritto qualche giorno fa, dove sostenevo che, a mio (inutile) parere, forse è venuto il tempo di porre un freno alle miniserie a fumetti di 4, 8, 12 numeri. Una forma narrativa interessante, che ho sposato per scelta e necessità, ma che impedisce di cogliere e fidelizzare nuovi lettori.
Ora che sta terminando "The Secret" ricevo continuamente la richiesta dei lettori di una seconda serie, ipotesi che malgrado il progetto sia andato bene non è stata prevista fin dall'inizio. Come detto anche pubblicamente, per una scelta narrativa che vi apparirà chiara nell'ultimo episodio, non è possibile andare avanti.
A testimonianza del fatto che il lettore "occasionale", quello che dobbiamo catturare e affascinare se ci preme sia il lavoro che la sopravvivenza del fumetto, non capisce proprio l'idea della miniserie, pubblico una mail che mi è recentemente arrivata.

L'amico mi scrive:
"Scusa se ti faccio queste domande e se vuoi, ovviamente, puoi non rispondermi... ma voi o tu cosa fai per lavoro? Non fate fumetti ? The Secret è stata una cosa fatta così per fare e basta?
Dico questo perchè sia a me che a mia moglie sono piaciuti molto i fumetti vostri, e sarebbe bello continuare a leggerli. Perciò dicevo se ci sarà un'altra serie o un qualcosa di simile (...) Cmq veramente complimenti ancora e spero che quello che volevate ottenere l'avete ottenuto. Un affettuoso saluto."


Come la mettiamo?
Amici dal palato fine, dovete rassegnarvi all'evidenza: siete una nicchia, rispettabilissima, ma nicchia.
E io amo ancora il fumetto popolare.



Comunque, nel dubbio, dovessi trovarmi in panne con l'auto, mi guarderò bene dal rivelare a chi mi soccorre, la mia professione.

The Secret in Tour - TERNI!

Sabato 24 settembre, alle ore 16, presso la libreria del fumetto di Terni, ANTANI COMICS, gli autori GIUSEPPE DI BERNARDO e FABRIZIO GALLICCIA presenteranno gli ultimi numeri della serie THE SECRET, edita da STAR COMICS.
Gli autori saranno presenti per tutto il pomeriggio, realizzeranno disegni, autograferanno gli albi e si lasceranno sfuggire anticipazioni e curiosità sulla serie.
Per info: www.antaninet.it

domenica 4 settembre 2011

Cassandre fumettistiche, ovvero: "il fumetto su iPad non ha senso"

L'italico lettore rabbrividisce al solo pensiero di perdere l'amato libretto da collezione.
Accetterebbe di leggere i suoi fumetti preferiti su iPad solo se gratis, perché lui è convinto di pagare per l'oggetto fumetto, non per i contenuti.
Non so se il tablet soppianterà la carta. Mi auguro di no, perché sono troppo abituato ad "annusare" libri e fumetti, non solo a leggerli. Oggi, però, l'importante è "esserci". Diabolik e Cornelio sono già disponibili su questa nuova piattaforma, mentre L'Insonne sta per approdarvici. Staremo a vedere.
Chiudo dedicando agli amici che reputano i fumetti su iPad una "cosa senza senso", queste "perle di scaggezza"...


"Ma che bisogno avrebbe una persona di tenersi un computer in casa?"

Kenneth Olson, fondatore della Digital Equipment Corporation. 1977

"Penso che ci sia richiesta mondiale per circa cinque computer."

Thomas J. Watson Jr., in seguito diventato presidente dell'IBM. 1943

"Questo cosiddetto 'telefono' ha troppi difetti per poterlo considerare seriamente come mezzo di comunicazione. Il dispositivo è intrinsecamente privo di valore, per quel che ci riguarda."
1876

"Non è pensabile che la cosiddetta 'scatola musicale senza fili' abbia valore commerciale. Chi mai pagherebbe per un messaggio che non è inviato a una persona specifica?"

i colleghi di David Sarnoff, pioniere della radiofonia e direttore generale della Radio Corporation of America (RCA). 1912

"Benché la televisione sia forse realizzabile dal punto di vista teorico e tecnico, dal punto di vista commerciale ed economico è impraticabile."
Lee DeForest.

"Ritengo che il cinema sia destinato a rivoluzionare il nostro sistema scolastico e che in pochi anni soppianterà in gran parte, se non del tutto, l'uso del libro di testo."

Thomas Edison. 1922

"A chi diavolo vuoi che interessi sentir parlare gli attori?"

H. M. Warner, della Warner Bros. 1927


"Internet... ben presto esploderà in modo spettacolare, come una supernova, e nel 1996 collasserà catastroficamente."
Robert Metcalfe, fondatore della 3Com, inventore dello standard Ethernet per le reti informatiche locali. 1995

"Ho percorso questo paese in lungo e in largo, e ho parlato con i migliori esperti: posso assicurare che questa 'elaborazione dei dati' è una moda che non durerà neppure fino alla fine di quest'anno."
Il capo redattore del settore libri per le aziende della Prentice Hall. 1957

"Gli aeroplani sono giocattoli interessanti, ma di nessun valore militare."
Ferdinand Foch, comandante in capo degli eserciti alleati in Francia durante le fasi finali della prima guerra mondiale. Primi del Novecento.

"La radio non ha futuro."

William Thomson. 1899.


sabato 3 settembre 2011

Con Desdemona negli occhi...

Sto raccogliendo e sistemando le storie de L'Insonne.
Una importante azienda ha mostrato interesse a pubblicare la serie su piattaforma iPad. Non chiedetemi di più. Il contratto non è ancora firmato e di queste nuove tecnologie non capisco nulla. Pensate, il mio telefonino è un Nokia di 15 anni fa che scatena sempre più ilarità tra i miei amici.
Comunque...
Sto mettendo insieme tutte le storie.
Abbiamo prodotto davvero tante tavole e, permettetemelo, di buona fattura.
Io voglio dare ancora la vita a Desdemona. Costi quello che costi.

Mi dà troppo gusto scrivere le sue storie.
Troppo.



Un grazie speciale a Christian e agli Avvolte che saranno la colonna sonora dell'Insonne su iPad.



venerdì 2 settembre 2011

La sindrome di Big Jim



Dite quello che vi pare. A me è piaciuto...
Beh, certo che quella pettinatura è imbarazzante.
Mi è parso comunque un dignitoso compromesso.

Se si leggono i commenti sulla rete ci viene il dubbio di essere circondati da dei geni della regia, sceneggiatori prodigiosi (ma certamente incompresi) e integerrimi difensori degli ideali fumettistici, che mai e poi mai avrebbero permesso al "demone hollywoodiano" di deturpare il mitico indagatore dell'incubo.

I cambiamenti, anche se minimi, non piacciono ai lettori.

I lettori sono spesso sclerotizzati, in cerca di rassicurazioni. Sì, posso dirlo perché anch'io sono un lettore.

Nel 2005, quando è uscita per la seconda volta "L'Insonne", il mio editore dell'epoca ha ricevuto una lettera imbestialita di un lettore. Il genio diceva più o meno così: "Caro Editore, sono veramente sconvolto per l'incredibile incoerenza della serie L'Insonne. Nell'albo "Crimini dimenticati" Desdy dice di avere 23 anni, ma come è possibile, visto che nell'albo del 1994 diceva di averne 24? Oggi dovrebbe averne 35!!!"

I personaggi dei fumetti sono idee che si materializzano attraverso un silenzioso impasto di carta e china. Ma restano idee.
Le idee immutabili sono idee già vecchie appena concepite.
A me piacciono i personaggi che rinascono dalle loro ceneri, che crescono e cambiano con l'autore.
Mi piace far misurare i miei personaggi con tante situazioni diverse.
Mi piacerebbe poter esagerare e vedere Desdemona come un'astronauta, oppure in un western, oppure in una storia degna di una retrospettiva sovietica.

Io la chiamo "sindrome di Big Jim".

Una malattia strana che colpisce chi ha giocato troppo con il pupazzo dal pulsante sulla schiena.
C'era il Big Jim calciatore, pirata, avventuriero, campeggiatore e tanti altri. Ah, che buon odore avevano quei giocattoli...


Oggi mi chiedo cosa fare con Desdemona.
Farla rinascere e sperimentare un nuovo mondo col rischio di far sentire i lettori traditi, oppure continuare una strada già battuta che potrebbe anche portare da nessuna parte?

Un omaggio a DyD - Matita G.Di Bernardo, China J. Brandi





giovedì 1 settembre 2011

Criptico

Mi capita spesso. Sono le controindicazioni del villaggio globale.
Alle fiere è più semplice.
Svicoli, richiamato dal suono del cellulare che solo tu senti.
Inventi una conferenza a cui devi partecipare necessariamente.
Alla peggio simuli un malore. I più bravi schiumano anche dalla bocca.
Il guaio è che, davvero, a volte non sai come dirglielo.
Ma qualcuno glielo deve dire.
E' per il loro bene, ma ti odieranno per sempre.
Chiedi a me? E io, che non sono un'ipocrita, ti dico la mia.
Con la morte nel cuore...



martedì 30 agosto 2011

Appello ai fumettisti fiorentini

Firenze è una città strana.
Bellissima, ma sotto sotto, cinica, divisa, cattiva.
Lo stesso sono i fiorentini, che hanno la divisione nel DNA.
Guelfi e ghibellini, divisi nel calcio storico e sempre "contro".
A prescindere.
Questo genera un preoccupante immobilismo che da anni congela la città in tutti i suoi settori.

E il fumetto non è da meno.

I disegnatori fiorentini, che sono anche pochissimi, non hanno mai fatto gruppo.
Non ci conosciamo, non ci incontriamo, non scambiamo idee.
Ci isoliamo e non capisco bene perché.
Faccio un appello, quindi.
Mi rivolgo a tutti i fumettisti fiorentini, disegnatori e sceneggiatori.
Provassimo a frequentarci?
Un caffè ogni tanto non può impedirci di rispettare le consegne e magari il confronto potrebbe migliorarci.
Incontriamoci in campo neutro o dove accidenti volete, ma proviamoci.
Anche se ci stiamo sul culo terribilmente proviamoci.
Mal che vada ci prenderemo a sberle. Un po' di moto ridurrà almeno le nostre maniglie dell'amore.



L'intervista scomparsa

Pubblico una breve intervista che mi era stata fatta per non so bene quale sito internet.
Sono passati molti mesi da allora e visto che ancora non è stata pubblicata e forse mai lo sarà, la posto qui. L'intervistatore mi aveva contattato proponendomi "una tavola rotonda virtuale grazie alla quale realizzare quella che sempre più spesso risulta un'utopia: un confronto civile e privo di urla o insulti basato su voci e approcci diversi."
La tavola rotonda deve essere andata deserta, ma visto che mi piacevano le risposte che avevo dato (ogni scarrafone è bello a mamma soja) ve la posto qui. L'argomento è la rete e i segreti non solo di "The Secret".

D: Qualche giorno fa il sito di un noto quotidiano nazionale presentava l’ennesimo video “virale” di Internet con questa apertura: “Le assurdità della Rete”. Solo un titolo o forse parole che rivelano anche un certo giudizio negativo sul Web, le sue dinamiche e i suoi protagonisti? Quali sono a vostro avviso le potenzialità e gli attuali limiti di Internet e del Web italiano in particolare?

GdB: Dire che il Web ci ha cambiato la vita è una banalità pari forse solo al titolo del video in questione. Credo che, come dice un personaggio nel primo episodio del mio fumetto "The Secret", sia stato un "cigno nero", un evento epocale e inaspettato che ha cambiato il corso della storia. Il Web, oltre che a fornirci la quasi totalità dell'informazione del pianeta come se fosse una akasha digitale, ci collega e ci permette di vivere innumerevoli vite fatte di avatar, nickname etc etc. L'informazione del cittadino non è più passiva ma diventa attiva. Questo ha delle contro indicazioni, perché insieme alle informazioni attendibili rischiamo di far riferimento a cose senza fondamento, magari inventate di sana pianta o distorte in base alle necessità di chi scrive. Internet stimola la mitopoiesi, ovvero la creazione di miti moderni che si auto alimentano autocitandosi. Secondo la cabala ebraica la lettera "W" è abbinata al numero "6", ecco che quel "www" acquista un significato inquietante e generatore di demoni. Il Web non sarà la "bestia" dell'Apocalisse, ma va maneggiato con cautela.

D: Il dialogo su Internet spesso si colora di toni più che accesi, con accuse, sfottò, insulti. La cosiddetta “netiquette” insomma sembra ancora stentare. Questa considerazione pare confermarsi anche scorrendo i blog e i forum che trattano di tematiche “border line” come U.F.O., Oopart, poteri ESP, segreti governativi. Questo mondo è stato spesso ridotto a due tesi apparentemente opposte e inconciliabili: “complottismo” e “debunking”. I due termini saranno anche sbagliati e in difetto rispetto alla reale molteplicità di posizioni, ma disegnano una situazione che è comunque realtà: una contrapposizione netta sul Web, con una guerra verbale e ideale di grandissima intensità. E’ davvero impossibile uscire da questa empasse? Cosa vorreste vedere nel “fronte opposto” e cosa sareste pronti a fare in prima persona per aprire una nuova via, un nuovo approccio a certi temi? Sarà mai possibile giungere ad una collaborazione, ad un sodalizio con un reciproco scambio d’informazioni e professionalità?

GdB: La contrapposizione è alla base del nostro universo duale. Oltretutto, lo scontro in rete è la valvola di sfogo per tante persone che riversano sul Web le frustrazioni della loro vita. Un tempo si faceva a pugni nel vicolo, oggi siamo un po' più codardi, ma le pulsioni sono sempre le stesse. Personalmente ascolto tutti i punti di vista, dal pensiero di gruppi ufologici che sembrano sempre più delle sette, a quello che dice il CICAP. Non sposo nessuna teoria. Non credo a priori a nessuno. Dubito di tutto. Mi "accorgo" delle cose e mai vorrei imporre il mio pensiero.
Va detto che molti di coloro che trattano temi border line, sembrano animati da una convinzione che non poggia su nessuna prova tangibile. Dipende proprio dalla natura del fenomeno, e per questo mi piacerebbe che ostentassero meno certezze assolute. Non mi piace il modo di rispondere di novelli guru che dicono; "E' così!". Preferirei un più cauto: "Credo sia così." Il rischio del dogmatismo è presente in entrambe le fazioni. Si può sperare in un civile abbassarsi dei toni, ma sinceramente credo che lo scontro sia, purtroppo, inevitabile.

D: Guardando alla catastrofe del Giappone non possono non tornare alla mente le immagini finali del celebre film d’animazione “Akira” e sorge spontanea una domanda: non è che la nostra mente abbia bisogno di fabbricare cause straordinarie alla base di eventi disastrosi come quello del febbraio scorso per allontanare il pensiero della banale impotenza dell’Uomo di fronte ai propri errori e alla forza della Natura? In qualche modo, tratteggiare identità come quelle degli Uomini in Nero e quindi credere alla presenza di esseri umani apparentemente capaci di una forma di controllo totale (anche malvagio) sul mondo non risponde ad una sorta di necessità?

GdB: Si tratta di un modo per razionalizzare un evento inspiegabile. Un tempo era Zeus con i suoi fulmini che colpiva gli uomini, oggi sono le antenne di Haarp. Vedere il demonio dietro a fenomeni incomprensibili è una antichissima pratica. Ieri il demonio, oggi gli Illuminati che a loro volta sono i suoi burattini. Cerchiamo un senso ad una vita che apparentemente, per il nostro emisfero sinistro, non ha senso. Ma il senso della vita, quello che ci accade, va oltre. C'è, a mio modesto parere, una trama intricata, un meccanismo imponderabile che regola la nostra esistenza. Il mondo non è causale, non risponde ad un principio di "causa-effetto", ma bensì "finalista". Credo che il senso della vita sia da cercare nel futuro, non nel passato. Tornando alla domanda, non so cosa ci sia dietro alle grandi sciagure. Non so se si tratti di grandi sacrifici di massa compiuti con armi incredibili, non so se si tratti di armi di coercizione politica verso stati "nemici", se si tratti di mutamenti geo spirituali indotti dal sole, della vendetta degli Dei o semplicemente dal caso. Quello che so è che le risposte non vanno solo cercate con la razionalità, ma anche intuite. Quelle saranno le risposte giuste per noi. Risposte che mai dovranno essere imposte agli altri.

lunedì 29 agosto 2011

Articolo su Il Reporter



Il Reporter è una bella pubblicazione free press dell'interland fiorentino. A tal proposito vi segnalo un articolo dell'ottima Ludovica Zarrilli dedicato a The Secret.
Lo trovate QUI. Scorrete il documento fino a pagina 23.
Un grazie speciale a Ludovica che ha sempre una penna di riguardo nei miei confronti.

domenica 28 agosto 2011

I fumetti e le serie TV: Davide contro Golia

Prendo a pretesto un post scritto dall'amica Linda su la mailing list di Yattaaa.
La riflessione derivava da un mio precedente post.

Linda dice:
(...) Non vorrei essere troppo cattiva, ma ho tanto il timore che il lettore italiano sia annoiato perchè gli autori... diciamo i produttori italiani, non sono all'altezza di competere con la mole di prodotti stranieri di ottima qualità e alla portata di tutti (...) Un'ultima cosa: io sto passando dal fumetto alle serie tv, per vari motivi. I nostri fumetti (mi scuso con gli autori in lista) non possono competere con la mole e la qualità del materiale tv scaricabile! Dopo aver guardato certi telefilm, pensare al fumetto popolare italiano è abbastanza deprimente...

Ok, ma è come mangiare al ristorante e poi considerare la minestrina della mamma come deprimente...

Permettetemi una considerazione e un suggerimento.

La considerazione è che francamente le cose non sono paragonabili.
Una serie come “The Secret”, che va in edicola con 35 mila copie è fatta di solito da due persone, il disegnatore e il sottoscritto. In una serie TV quante persone ci lavorano?
Poi... pretendiamo che la mia qualità di scrittura sia pari a Adam Horowitz e Edward Kitsis? Se lo fosse stata non sarei qui.
Costo della produzione artistica del nostro fumetto? Non arriva a seimila euro. Una puntata di Lost, invece?

Il suggerimento nasce proprio dalla riflessione.
Non c'è gara e quando non c'è gara io non gioco.
Il fumetto sbaglia a voler imitare la TV, l'ho capito troppo tardi.
Che poi quanto erano belli i tempi quando tutti davamo addosso alla TV... mi scuso con i fanatici delle serie TV, ma mi guardo in torno e vedo un popolo che lavora tutto il santo giorno e la sera la passa a seguire compulsivamente questa o quella serie. Ormai ci si incontra tra amici e si parla solo di serie TV!
Comunque, dicevo che il fumetto non deve imitare le serie americane. E' un suicidio. Il fumetto deve valorizzare le differenze, di linguaggio e di contenuti.
Fare quello che in Fringe non possono fare.
Almeno proviamoci.

sabato 27 agosto 2011

Diranno che sei pazzo...

A volte nella vita capitano delle piccole cose che ti rimettano a posto la giornata.
E' il caso di questo caldo pomeriggio fioretino dove la mano proprio non ne vuole sapere di terminare le tante tavole di Diabolik che sono sparse sulla scrivania.
Federico Marchionni, amico e grafico di talento della Star Comics è stato fondamentale in questi mesi in cui abbiamo realizzato "The Secret". Ci ha messo l'anima, ha corretto le tavole e ha fatto i salti mortali, pur ricoprendo un ruolo che non prevede la fama tra i lettori. E' anche stato l'ideatore del Gioco di The Secret e del finale alternativo della serie. Tutto gratis, ovviamente, perché, amici miei, gli editori, oggi, al massimo stampano gli albi, il resto lo fanno gli autori, con il loro tempo. Suggerisco con forza alla Star Comics di affidare a Federico almeno uno speciale di The Secret.
Per ora.
Cari amici, se avete letto con piacere The Secret, dovete tanto a Federico e alla sua voglia genuina di fare fumetti. In questa puzza che si respira in un ambiente fatto di ego smisurato, spocchia, presunta santità fumettistica, la passione di Federico è una boccata di ossigeno.

Oggi Federico mi ha fatto una sorpresa che mi ha quasi commosso.
Si sa, gli anziani come me sono facili ai magoni.

Leggetevi il suo brevissimo racconto e ditemi se il personaggio della storia non vi ricorda qualcuno...

"In mezzo a loro si trovava un omino, minuto e di statura modesta, dotato di due occhi arguti come fiaccole ardenti lungo un’oscura galleria senza uscita. Aveva una settantina d’anni, ma quando parlava e gesticolava, sembrava rivestirsi di un manto fresco fatto di speranza e gioventù. Il sorriso ampio e contagioso era incorniciato da un pizzetto bianco come neve, e in testa aveva un’aureola di corti capelli slavati, selvaggi e indomabili dalla mattina alla sera. Il suo passatempo preferito era senza dubbio “parlare”, anche se molti giurano che sarebbe anche potuto essere “scrivere”, se solo fosse stato permesso ai pazienti di impugnare una biro o anche solo una matita. Qualcuno afferma che forse da giovane era uno scrittore, o qualcosa di simile; quel che è certo è che vi erano momenti circoscritti nella vita di quest’uomo in cui non si capiva nel modo più assoluto come poteva essere finito al “Cielo azzurro”.

A me i pazzi sono sempre stati simpatici.


giovedì 25 agosto 2011

Le miniserie a fumetti sono morte

Come sapete, da qualche anno, la prassi dei grandi editori italiani di fumetto è puntare su miniserie auto conclusive. Una pratica che io stesso ho sposato ma che oggi mi sento di mettere in discussione, perché per me le miniserie a fumetti sono morte.

Almeno questo è il mio modestissimo parere e vorrei, in tre parole, spiegarvi il mio punto di vista.
Questo pensiero ferale si agitava dentro di me da diverso tempo e ha preso corpo come un ectoplasma in una notte di San Marino parlando con l'amico Mario Taccolini.
Come dicevo, da anni ormai si punta su miniserie di pochi episodi sperando di interessare il lettore italiano, sempre più stanco, annoiato e distratto, proponendo sempre nuovi personaggi, nella speranza che prima o poi uno di questi eroi sia la svolta di un mercato in evidenti difficoltà. Ma questo non succede. Perché? Che accidenti stiamo sbagliando?
Il lettore non frequenta più l'edicola. Quei gabbiotti pieni di cartaccia sono stracolmi di offerte di ogni tipo.
Il costo degli albi è troppo BASSO per ricevere la spinta dell'edicolante che ha un ricavo irrisorio. Questo provoca che le testate che non appartengono ai grandi editori e che hanno quindi tirature limitate, non riescono ad emergere.
Gli albi a fumetti non possono permettersi la pubblicità, non possono farla perché i costi di un passaggio televisivo, ad esempio, sono spropositati per i magri guadagni di un fumetto.
La qualità non influenza le vendite. Ci credereste? Io non credevo alle mie orecchie quando un importante editore italiano mi diceva che il suo pluripremiato fighissimo eroe vendeva la stessa cifra della fetecchia fatta con la "tecnica René". I lettori erano praticamente gli stessi. Pochi.
Quindi, l'unico modo che ha una serie a fumetti di sfondare è quello del passaparola, ma il passaparola necessita di moltissimo tempo. Anni. Con miniserie di 6 episodi bimestrali non si va da nessuna parte.

La mia ricetta...

Non so se qualche editore di buon cuore mi darà questa possibilità, ma ho messo a punto una ricetta che voglio rendere pubblica. Sappiatelo, la data di questo blog farà fede, e se mi ruberete l'idea verrò a tormentarvi in eterno, da vivo e da morto.

Per prima cosa, basta con le interpretazioni dei disegnatori.
Capisco, ognuno ha il proprio stile, siete tutti artisti, ma all'inizio di una serie, i personaggi devono essere uguali in tutti gli episodi. Il lettore popolare e occasionale, che è quello che cerchiamo, ODIA che il volto del suo amato eroe cambi di volta in volta. Non lo sopporta. Quindi, ci vogliono tanti disegnatori ma un unico stile con tanti saluti alle vostre velleità artistiche.

Secondo. Un team di autori ai testi.
Basta con le prime donne che scrivono tutto loro. Capisco ci sia da pagare il mutuo, ma spesso si scrive troppo velocemente per avere realmente delle buone idee. E all'inizio è davvero fondamentale. Con una "bibbia" del personaggio molto dettagliata e una supervisione come si deve (non come quelle che vedo fare) si può uniformare lo stile di diversi autori e trovare un compromesso. Vorrei un team di soggettisti e almeno un paio di sceneggiatori dalla stilografica tagliente.

Contenuti contemporanei.
Basta guardarsi l'ombelico. Il fumetto deve raccontare il fottuto mondo là fuori, non citare ossessivamente tutti i fumetti, i telefilm e i cartoni che hanno accompagnato la vostra crescita sociopatica. Bisogna avere il coraggio di dire cose forti, scomode, anche sbagliate, ma scioccanti. I brodini manieristi hanno fatto il loro tempo.

Ritorno alla serie regolare, magari divisa in stagioni, ma potenzialmente infinita.
Bisogna ridare ai lettori la speranza di una certezza. Bisogna dare il tempo alle idee di farsi largo, di crescere, ai personaggi di entrare nelle abitudini dei lettori. Si compra per abitudine e questo vale anche per i fumetti. Dobbiamo aspettare che il prodotto inizi a circolare sotto banco tra i ragazzini, meglio se osteggiato dai genitori e dagli insegnanti.
Un aspetto deflagrante che abbiamo scordato del fumetto è che era VIETATO. Questo gli conferiva un fascino irresistibile che pare irrimediabilmente perso.

L'ironia. Il fumetto deve divertire.
Divertire esprimendo anche la crudeltà e il cinismo della nostra società. Resto sempre dell'idea che manchi un nuovo personaggio cattivo nel fumetto italiano. Mi paiono tutti così stucchevolmente corretti.

Velocità di lettura.
Poche vignette, bei disegni, dialoghi forti e secchi. Ogni frase una stilettata, un aforisma da appuntare col sangue sul diario.

Una operazione editoriale multi piattaforma.
Non serve più rovesciare migliaia di copie in edicola, serve una organizzazione che agisca su più fronti: pubblicità virale sulla rete e non, pubblicazione del prodotto anche sulle nuove piattaforme, attirare l'attenzione dei media, creare una fitta rete di relazioni e contatti per instillare il prima possibile il nome del nostro nuovo eroe nelle testoline distratte dei compaesani. Gadget, tanti gadget capaci di essere usati e collezionati anche da chi non ha mai letto il fumetto.
E naturalmente c'è anche un ingrediente segreto che non vi rivelerò...

Ma questo, purtroppo resterà solo un sogno che non si realizzerà mai, perché nel nostro paese, ma non solo, manca la voglia di investire, sperimentare e soprattutto rischiare. Tutto questo appare lampante se un editore minore, la prima cosa che ti chiede quando gli presenti una serie è: "La voglio più bonelliana dei bonelli".



Aggiunta del 28 agosto.

Qualche GENIO! ha pensato che con "vietato" intendessi il porno.
Resto basito e allibito.
"Vietato" nello stesso modo in cui oggi, un genitore dice al figlio che non è bello giocare a "Call of duty" (giochino tacciato di indurre alla violenza).
"Vietato" come "mal visto dalla società degli adulti", non come porno. Ma come accidenti potete pensare che io voglia tornare a "Corna vissute"?

martedì 23 agosto 2011

La marchetta di Popolino

Quello che in un primo momento era sembrata "satira", si è rivelato solo un'abile (?) mossa promozionale.
Insieme all'amico Max Guadagni ci chiedevamo proprio che dietro all'operazione ci fosse "altro". Contravvenendo alla norma mi piace molto dire: "ve l'avevo detto".
Per chi si fosse perso le puntate precedenti può trovare un perfetto riassunto sul blog di Michele Ginevra.
Prima l'incitamento di qualcuno a farsi "due risate", ora l'elogio dell'esperimento, della provocazione. Arte, addirittura? In questa strana storia accaldata, mi pare che qualcuno ci abbia guadagnato, ma qualcuno, i più deboli, ci abbiano rimesso. Qualcuno ha attratto furbescamente l'attenzione mediatica su di sè, ma al prezzo di regalare notti insonni ad un autore ingiustamente additato di aver realizzato un libro di dubbio gusto. Una nuova chimera fumettistica: il disegnatore avvoltoio. Ma perché non vi siete inventati pure il nome del disegnatore oltre che del libro? E perché proprio lui?
Ripeto il concetto espresso in uno degli ultimi post: se fosse capitato a me sarei stato molto più che "nervosetto" (e a nulla sarebbe servito l'onanismo tranquillizzante propostomi da un collega esperto del settore pippe).
Perdonatemi, ma a me è sembrata proprio una porcheria.
Primo, non c'è un accidenti da ridere nel "perculare" dei colleghi (soprattutto se emergenti), secondo, ho sempre sospettato degli "artisti" che fanno della "provocazione" (di 'sta cippa) il grimaldello per accaparrarsi una mollica di fama. Troppo facile, non vi trovo molto diversi da Lady Gaga.


L'Insonneday 2011 - Tiriando le somme




Tornato da un bell'Insonneday in quel di San Marino, non posso non ringraziare di cuore tutti gli amici che ci hanno raggiunto sulle pendici del monte Titano. Purtroppo le irte viuzze della serenissima repubblica erano invase soltanto da una sudata e gracchiante orda proveniente dall'ex madre Russia. Immagino che anche per questo, la fiera dei comics sia stata piuttosto desolata.
Guardandomi intorno ho avuto la netta impressione che la maggior parte dei visitatori fossero lì solo per incontrare gli autori de L'Insonne e di The Secret. C'erano Francesco Matteuzzi, Alessia Di Giovanni, Daniele Statella e l'esordiente Marisa Lo Zito. L'albo che è stato presentato conta 72 pagine in bianco e nero e può essere richiesto scrivendo a
fumetteriaarcadia@libero.it



Quella che avevo chiesto ai nostri affezionati era una specie di prova d'amore: "Se amate davvero Desdemona, scalate la montagna".
E i lettori de L'Insonne l'hanno scalata.
Alla grande.
La prossima volta, lo prometto, L'insonneDay si svolgerà in un luogo molto più raggiungibile.
Il Tibet?


mercoledì 17 agosto 2011

Uff, io odio mettere i titoli ai post...

Caldo, caldo, caldo.
Firenze la città più calda d'Italia?
Non è una novità.
E non mi interessa l'aria condizionata. Ho la scorza dura e temprata a ben altre temperature. Voi non siete cresciuti in una camera di neppure tre metri quadrati senza finestre. Non hai idea di cosa sia il caldo.
Venerdì si va a San Marino per L'InsonneDay feat The Secret. Per tutti i dettagli guarda il post precedente. Non ho voglia di ripetermi.
News?
Ho finito The Secret, lo sapevi? Ora manca davvero poco. Gli ultimi due episodi sono disegnati per oltre metà e penso al mio futuro. Credo che mi prenderò un annetto dedicato a Diabolik, anche se con Cesira Max Guadagni stiamo giusto progettando un nuovo delirio fatto di carta e china.
Naturalmente penso anche a Desdemona e alle sue prossime storie. Ho appuntamento con qualche editore per fine agosto. Vedremo.
Intanto, in un Italia sull'orlo di una bancarotta predetta da un mio amico almeno un mese fa, i fumettari si interrogano su un finto istantcomics e si dividono tra chi plaude al finto articolo (vorrei vedere se avessero scritto il vostro nome su quel fake) e chi lo biasima. Satira la chiamate? Diffondere false notizie in rete mi sa poco di satira. La cosa, a mio modesto (e superficiale, come sempre) parere, avrebbe avuto un senso se alla fine dell'articolo le carte fossero state scoperte, oppure se fossero stati usati nomi fittizi. Invece no. E' agosto, cacchio, non il primo aprile. A meno che tutta la faccenda non sia un interessante esperimento di pubblicità virale. In tal caso chapeau.





giovedì 4 agosto 2011

L'Insonne all'estero!

Comunicato stampa

"L'Insonne e The Secret" a "Uchronia Comics Convention" venerdì 19 agosto 2011 dalle ore 16:00 a SAN MARINO!


L'Insonneday, la festa itinerante dedicata a Desdemona Metus, la dj-detective sempre alle prese con gli inquietanti personaggi che animano la notte di Radio Strega, quest'anno raddoppia e diventa "InsonneDay-TheSecretDay"!

La prima e l'ultima opera di Giuseppe Di Bernardo, già disegnatore di Diabolik, insieme, per festeggiare con i lettori e i visitatori di "Uchronia Comics Convention 2011"!

"The Secret" è la nuovissima proposta editoriale della Star Comics che tratta argomenti molto appassionanti e discussi come cerchi nel grano, teorie del complotto, U.F.O. e simbologie esoteriche. Pubblicato a marzo di quest'anno e composto di otto episodi, sta suscitando tra gli appassionati e non solo, grandi dibattiti in rete, applausi e critiche feroci. "The Secret" è quindi il fenomeno a fumetti del momento. Sarebbe un crimine non incontrare i suoi autori, Giuseppe Di Bernardo, Walter Trono e Daniele Statella e Francesco Matteuzzi, già autori de L'Insonne, per un aperitivo all'insegna del mistero.

Che cos'è L'InsonneDay?

L'InsonneDay è una festa itinerante che ha come obiettivo far incontrare i lettori de l'Insonne con gli appassionati del fumetto. Ospitata negli anni scorsi a Marina di Pietrasanta, Serravalle Pistoiese, Rimini, Manziana e Firenze, la sesta edizione si terrà nella splendida cornice di San Marino. L'Insonne, una serie a fumetti italiana creata da Andrea Polidori e Giuseppe Di Bernardo (disegnatore di Diabolik e sceneggiatore di The Secret) narra le avventure di Desdemona Metus, una DJ nottambula affetta da una misteriosa forma di insonnia, che viene trascinata suo malgrado, nelle strane vite dei personaggi che le telefonano in diretta. Un po' "Talk Radio", un po' "Ai confini della realtà", L'Insonne viene pubblicata in Italia dal 1994, vincendo numerosi premi del settore.

Per l'occasione verrà presentato il nuovo volume della serie dal titolo: "Rumori di fondo" e saranno presenti numerosi autori della serie.

Arcadia Edizioni.

Col cavolo che siamo morti e sepolti.

lunedì 1 agosto 2011

Il mio Diabolik in edicola!

E siamo al numero... siamo al numero... boh, ho perso il conto. Dodici?
Sono quasi dieci anni che faccio Diabolik.
Ho accompagnato il Re del Terrore per un quinto della sua vita.
Ma vi rendete conto?

Comunque lo trovate in edicola.
Sceneggiatura di Diego Cajelli, chine di maestro Jacopo Brandi e matite del sottoscritto.



"Sulla Perla Blu, una piccola ed elegante nave da crociera, sta succedendo qualcosa di losco, e Ginko si assume l’incarico di indagare. Ma per mantenere l’incognito sarà costretto a usare tutte le tecniche e i trucchi del suo avversario per eccellenza."

Nota:
Per una dimenticanza, sull'albo non è indicato che Andrea Cuneo ha collaborato con me per dei layout delle tavole.