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martedì 31 agosto 2010

"il cinismo che protegge i cuori sensibili dai troppi dolori del mondo"



Vi riporto con orgoglio la piccola recensione di un amico che ha letto "La lunga notte de L'Insonne"...

"E’ un viaggio nella notte, è un viaggio nelle storie della notte, è un viaggio fantastico raccontato dalla voce di una speaker radiofonica, Desdemona. Interessante figura che si sviluppa con slanci descrittivi molto affascinanti a allo stesso tempo molto sintetici. Manca forse nel personaggio un po’ d’argomentazione, che potrebbe caratterizzarla di più, ma in fondo chi parla in radio è nascosto, ha tempi stretti e ben definiti per parlare e il fiume in piena dei ragionamenti è “stroncato” in maniera sapiente da piccoli flash con aggettivazione mai pesante e casuale, utili alla narrazione. Ne esce fuori una scrittura “asciutta” in “quattro quarti”, essenziale e ben costruita con ritmi che a volte accelerano sul punk per concedersi riflessioni e ampi respiri da ballads.

Una trama a capitoli legati sapientemente, un viaggio a tappe dove ognuna di questa nasconde un messaggio. Suspense e massime esistenziali si rincorrono. Emozionante Ultimo tramonto, geniale Amore di demone, un po’ grottesco, ma di ottimo effetto, il Custode.

Desdemona è un personaggio destinato a diventare – ma per molti probabilmente lo è già (io lo scopro solo adesso ) – un’icona noir femminile. Ha tutto quello che nell’immaginario segue questo trend: insonne creatura della notte, osservatrice con sigaretta dei profondi sogni delle persone, anima nera, che fortunatamente non segue molti stereotipi e la rendono comune (non banale), non un’eroina noir dai superpoteri, ma un’ appassionante ragazza il cui fascino è si misterioso, ma al tempo stesso profondamente umano, avvolta in quel “il cinismo che protegge i cuori sensibili dai troppi dolori del mondo”.

Riccardo Ciolli

Un grazie di cuore a Riccardo e un invito ad aprire "quel cassetto" che sarà certamente stracolmo di pensieri, parole e emozioni.


lunedì 30 agosto 2010

L'orologio di Diabolik

Un trauma: l'orologio di Diabolik è realtà...
Soli 99€... alla faccia di Ginko.
Qui i dettagli.





L'Insonne, la "falsamente impegnata"

Harry, nel suo blog, parla ancora de L'Insonne, definendola "Falsamente impegnata". Alla mia richiesta di spiegazioni, risponde così:

"falsamente impegnata" non è certamente un processo alle intenzioni, ma un parere personale sul risultato, su quello che il tuo fumetto mi comunicava.
perdonami, ma leggere l'insonne mi dava la sensazione di storie posticce, senza convinzione, meccaniche, prive di quella vitalità che i temi da te trattati richiedevano.
detto ciò, non voglio certo fare accanimento.
credo che non abbia giovato il tentativo di inserire quelle tematiche in quel modo, all'interno di una costruzione "avventurosa".
secondo me semplicemente non centravi il punto.
tutto qui.
parere personale.

harry

Caro Harry, non discuto il parere personale, ma vorrei difendere qui, non sul tuo coltissimo blog, le mie scelte.
Ritengo che parlare di temi impegnati in contesti atipici e nel nostro caso avventurosi, sia un ottimo modo per fare passare messaggi importanti tra le righe. A me piaceva De Crescenzo, che parlava di filosofia in modo semplice e divertente, mi piace la musica allegra che, con un motivetto leggero, denuncia i costumi discutibili della nostra società.
Mi piacciono quelli che non si prendono troppo sul serio.
Relegare tematiche impegnate a libri che vendono, se va bene, trecento copie è, ai miei occhi, inutile. Se mi trovassi a vendere i miei volumi "porta a porta" ad un numero di persone che sono un quarto dei miei contatti di Facebook, cambierei lavoro. Subito.
Io voglio parlare a tanti, e non me ne vergogno. Magari lo faccio male, ma questo è un altro discorso. Più lettori ci sono meglio è. Per farlo, però, devo usare un linguaggio adatto che, a una analisi superficiale e faziosa, potrebbe apparire di scarsa qualità.

Parere personale, come dici tu.

Infatti a me non piacciono le cattedre, i club di lettura, le accademia della crusca fumettistica, i pipponi mentali e le storie introspettiche di neo glam/guro dei comics. Certi personaggi il più delle volte mi appaiono come arroganti alternativi vintage, finti poeti intellettuali depressi, tutti armati moleskine e di una buona dose di "rosichella" (che non è un panino da consumare in autostrada).

Parere personale!

Volevo postare Guccini, ma J.Ax mi sembra renda meglio l'idea.

"e stringo mani sporche
mani sporche coi calli
i calli quelli che non hai
che dicono grazie per quello che fai
non smettere mai"

Parere personale! ;)

martedì 24 agosto 2010

In questa estate

In questa estate ho impiegato 38 giorni per scrivere una sceneggiatura.
In questa estate mi sono ritirato nel mio studio come fosse la Fortezza Bastiani.
In questa estate sono andato compulsivamente alla Coop a comprare cose inutili, mentre quelle utili le ho dimenticate ogni volta.
In questa estate ho cucinato solo passati di verdura che hanno fatto inorridire ogni amico sano di mente.
In questa estate gli amici hanno fatto a gara per invitarmi a cena preoccupati dai passatini suddetti.
In questa estate ho pranzato e cenato rigorosamente guardando gli episodi di Project Ufo.
In questa estate ho formattato il PC almeno tre volte ed ogni problema era dato dagli aggiornamenti automatici di Vista.
In questa estate mi sono pentito di avere una copia di Vista originale.
In questa estate mi è mancata solo una persona.
In questa estate mi sono sentito dire che i miei fumetti provocano allergia.
In questa estate ho desiderato provocare non una allergia ma una bella intolleranza alimentare con diarrea annessa.
In questa estate ho avuto paura di non fercela a portare in porto un progetto.
In questa estate mi sono detto: "fai del tuo meglio e fottitene".
In questa estate ho corso quasi tutti i giorni.
In questa estate sul mio soppalco ha fatto davvero un caldo becco.
In questa estate ho aspettato che l'estate finisse.

domenica 22 agosto 2010

Una fredda e una calda



Per fortuna che ogni tanto mi imbatto per caso in qualche testimonianza di stima spontanea. Grazie davvero all'anonimo lettore.
Trovate la discussione qui.

L'Insonne su Ebay



Non fatevi abbindolare. Prima di acquistare gli albi de L'Insonne su Ebay a queste cifre spaventose, contattate la casa editrice.

EDIZIONI ARCADIA
http://www.edizioniarcadia.com
redazione@edizioniarcadia.com
Via T. Taramell , 40
24122 Bergamo
Tel/Fax 035226766

Mi risulta che l'unico albetto davvero esaurito sia lo speciale del primo Insonneday dal titolo: "Occhi dall'abisso" (qui potrete ascoltare la versione radiofonica dell'avventura).
Qui trovate l'elenco completo delle pubblicazioni.
Per gli schizzi originali, sia di Diabolik che de L'Insonne vale lo stesso consiglio.
Chiedeteli direttamente a me, risparmierete e manderete sull'astrico gli scrocconi.

venerdì 20 agosto 2010

Ogni scarrafone è bello 'a mamma soja

Questo post è uno spin-off del precedente che prendeva spunto da un intervento di Mario Taccolini a proposito della vita editoriale delle Edizioni Arcadia.
Per vie traverse mi hanno segnalato questo interessante commento ad un post del blog di Harry dice inserito dallo stesso coltissimo padrone di casa.

Il nostro Harry dice, letteralemente:

"Ho una vera allergia per l'insonne, pretenziosa, mal sceneggiata da sempre, falsamente impegnata, e dal respiro corto."

Bene.
C'è altro?
Tipo che abbiamo l'alito cattivo, oltre che il respiro corto?

Ad un certo fumetto impegnato, d'autore (con un bel po' di puzza sotto il naso), le mie cose hanno fatto schifo da sempre. Legittimo e ampiamente corrisposto.
Purtroppo credo di incarnare il loro peggior incubo: disegno per una delle testate che vendono di più e che da decenni sta in edicola e, come se non bastasse, ho pure la presunzione di scrivere (ovviamente male) albi di fumetto popolare.


Amici, avete già massacrato "L'Insonne" e "Cornelio" e so già che massacrerete anche "The Secret". Poi succede che L'Insonne vive da sedici anni e che Cornelio è stato pure già ristampato.
Fate una bella cosa, risparmiate tre euro, non compratelo il mio prossimo fumetto, tanto sarà pretenzioso, mal sceneggiato, falsamente impegnato, e col fiato cortissimo. Solo otto numeri e poi vi avrà liberato un posto in edicola per la favolosa rivistina d'autore che tanto amate.

C'è poco da fare. Ideologie diverse, non solo gusto o pareri discordanti.

Ovviamente sono speranzoso di leggere una critica più articolata (e magari costruttiva) a L'Insonne, un fumetto, a cui ho dedicato LA VITA. Per questo, prima di tutto, vorrei RISPETTO. Proprio per l'amore che ho infuso in quelle sceneggiature, non posso sopportare che il mio lavoro venga trattato con affermazioni così sbrigative.

Resto in attesa. Ma senza molta speranza.


Il fumetto in mutande?



Ci risiamo, torniamo a parlare della crisi, vera o presunta, dei comics made in Italy.
Non riassumerò la faccenda, ma la questione parte da in post dell'amico (e mio editore) Mario Taccolini delle Edizioni Arcadia.
Ecco qui l'intervento di Taccolini che nel Blog di RRobe viene ripreso con la promessa di venir riesaminato a settembre.

Dico in due parole la mia posizione.

Certo, la crisi ha colpito anche il fumetto, certo, fare il disegnatore/autore in Italia e viverci, è un privilegio per pochissimi. Certo, le vendite vanno male, male in edicola, malissimo (per quello che so) in fumetteria.
I motivi sono tantissimi, dalla distruibuzione, alla poca visibilità, al calo di interesse dei lettori.
Ma su una cosa io continuo a puntare l'indice: secondo il mio modestissimo parere noi fumettisti facciamo fumetti solo per noi, e rappresentano solo noi.
Dovremmo uscire dalle camerette in cui siamo (troppo) cresciuti, fatti e strafatti (nel senso della droga) di telefilm, fumetti, e ricordi d'infanzia. Dovremmo essere più aggressivi (e non solo sui forum e sui blog), ma raccontare la vita vera, quella là fuori, invece ci ostiniamo (io per primo, sia ben chiaro), a riproporre i soliti personaggi dal solito vetusto linguaggio. Lo facciamo un po' per colpa nostra, un po' per colpa degli Editori ed Editor che non osano rischiare.
Evoluzione è la parola chiave.
Credo che, editorialmente parlando, ci aspetti un "cigno nero", un evento imprevedibile che manderà tutte le nostre abitudini a farsi benedire. Solo che avrà fatto scelte corggiose e diverse potrà sopravvivere.


giovedì 19 agosto 2010

Aforismi


Ho ritrovato per caso un file che conteneva dei miei aforismi e riflessioni. Alcuni sono rivisitazioni di pensieri di altri autori, ma nella maggior parte dei casi sono pensieri che mi sono improvvisamente apparrsi nella mente mentre disegnavo.
Ho deciso di condividerli con voi.





"Non siamo bruchi che diventeranno farfalle, ma farfalle a cui sono state strappate le ali e ora si credono bruchi."

"Non esiste nascita senza parto, non esite parto senza dolore, non esiste nascita senza dolore."

"Monet diceva: "Ogni colore che vediamo nasce dall’influenza del suo vicino", io credo che ogni nostro comportamento, ogni emozione, ogni pensiero, è influenzato dalle persone che ci circondano. Siamo i colori dell'anima sulla tavolozza del mondo."

"Gli incontri più importanti della nostra vita sono già stati combinati da qualche piano segreto, in un luogo che non è di questo mondo. Forse sono vergati in rosso sul registro degli appuntamenti di Dio. Questi incontri capitano sempre quando siamo giunti a un limite, quando abbiamo bisogno di morire e rinascere emotivamente."

"Nella nostra vita, la cosa più difficile è individuare la strada giusta. Che fottuto panico ci provoca questo dubbio, ma chi non compie una scelta, muore, anche se continua a respirare e a muoversi. Perché l'uomo deve scegliere e in questo sta la sua forza, in questo è nascosto il suo potere. E se le sue decisioni saranno sbagliate, pazienza, sarà per la prossima reincarnazione."

"Dobbiamo accettare il mistero nella nostra vita. Se lo accetti comincia a manifestarsi sempre di più, e non c'è nulla di spaventoso. E' come una percezione che si affina, come quando fai un corso per diventare sommelier e senti gli aromi nascosti sotto il sapore del vino. Aromi di cui ignoravi l'esistenza, ma che esistevano già."

"Il futuro lo conosceremo quando sarà arrivato; prima di allora, l'unica cosa sana da fare è dimenticarlo."

"Esiste qualcosa in ciascuno di noi, che ci induce a essere in un certo modo, a fare certe scelte, a prendere certe vie. Un 'daimon', il demone che ci accompagna dalla nascita, che si nasconde al riparo di parole come vocazione, carattere, missione, e che se non assecondiamo ci fa soffrire le pene dell'inferno, ma su questa in terra."

"Dai bambini dovremmo imparare almeno tre cose: essere felici senza un motivo, essere sempre in movimento nel corpo e nella mente, ma soprattutto a pretendere con tutte le nostre forze quello che il nostro cuore desidera."

"In ogni caos c'è un mistero, in ogni disordine un ordine segreto che attende solo di essere svelato."

"Senza immaginazione la paura non esiste, ma la paura alimenta l'immaginazione."

"Credo che la reale lunghezza della vita si calcoli sommando i giorni vissuti, ma solo quelli diversi l'uno dall'altro. I giorni uguali a quelli passati non contano, sono solo una inutile perdita di tempo."

"Se avete un difetto, lo scoprite e lo indicate a voi stessi, non siete più la persona che ha quel difetto. Se avete un limite e capite di averlo, lo avete già superato."

"Avete presente il famoso 'porgi l'altra guancia? Bene, in realtà andrebbe tradotto come: "se qualcuno ti aggredisce, ti sta solo mostrando un altra faccia di te". Impara a riconoscerti in lui, scopri nel tuo nemico un volto di te che non conosci."

Il chiacchiericcio interiore


Quante volte lo sentiamo nella testa?
Quante volte una vocina ci ha importunati in uno stalking della coscienza?
Ecco cosa ne pensa Don Juan Matus attraverso le parole di Castaneda:

"Parliamo incessantemente a noi stessi del nostro mondo, ed è proprio grazie a questo nostro dialogo interiore che lo preserviamo, e ogni qualvolta continuiamo a parlarci di noi e del nostro mondo, il mondo rimane sempre come dovrebbe essere. Con questo nostro dialogo lo rinnoviamo, gli infondiamo vita, lo puntelliamo. Non solo; è mentre parliamo a noi stessi che scegliamo le nostre strade. Ripetiamo quindi le stesse scelte fino al giorno della morte, perché fino a quel giorno continuiamo a ripeterci le stesse cose. Un "guerriero" è consapevole di questo atteggiamento e si sforza di fermare il suo dialogo interiore. Fermare il dialogo interiore è l'aspetto preliminare del Vedere. Fermare il dialogo interiore significa fermare il mondo.Attraverso il silenzio interiore il mondo così come lo conosciamo cessa di esistere di fronte alla nostra percezione e appare come veramente è: pura energia." (Don Juan Matus, Carlos Castaneda)


Aforismi made in GDB


Così, all'improvviso.
Prendiamo nota, va!

"Non bisogna mai mettere di inseguire i propri sogni, o loro, trasfornati in incubi, inseguiranno noi."

Diabolik a Ragusa




Dal 23 al 26 settembre sarò ospite a Ragusa ospite del museo del fumetto Xanadu, presso il favoloso Castello di Donnafugata.
Maggiori informazioni nei prossimi giorni, intanto beccatevi la locandina.

mercoledì 18 agosto 2010

Bella

Lo so.
Ho un po' una fissa con questa storia e con questa canzone, ma ogni volta che la ascolto o ci penso, le do nuove e astruse interpretazioni. Non so perché sia così struggente questo strano rapporto di tre uomini verso una donna che nessuno dei tre potrà avere. Perché mi affascina tanto il mito della donna irraggiungibile?
Di cosa sto parlando? Di Notre Dame De Paris di Victor Hugo.

Victor Hugo era certamente un esoterista, la data stessa dell'inizio del suo romanzo lo conferma: il 17 gennaio, ovvero l'Epifania Occulta. Non mi dilungo sull'argomento simbologie occulte del romanzo, ma mi interessava fare mente locale sulla figura dei tre protagonisti maschili e sul loro significato simbolico nel rapporto con Esmeralda.
Secondo gli antichi, l'essere umano sarebbe composto da quattro elementi: Corpo, Mente, Spirito e Anima. Queste parti sono scisse tra loro, e il nostro obbiettivo dovrebbe essere quello di tornare alla unità iniziale, dove l'essere umano possa riconoscersi come parte stessa del tutto e di Dio.
Ho la netta sensazione, assolutamente non avvalorata da nessuna prova, che queste quattro parti, trovino una corrispondenza nei personaggi di Notre Dame de Paris. E' una pippa mentale di sabato mattina, ma spero che questa analisi che faccio soprattutto per chiarirmi le idee, vi stimoli qualche riflessione.

QUASIMODO è il Corpo. Viene indicato chiaramente a causa delle sue imperfezioni.
FEBO è la mente. Il nome stesso vuol dire luminoso, come la mente che illumina il mondo.
FROLLO, il prete, per ovvie ragioni è lo spirito.
ESMERALDA è l'anima che tutti vogliono per se.


Attenzione, per spiegare il rapporto che lega i personaggi si usa una una metafora carnale, l'unico modo che ha l'uomo per avvicinarsi alla spiritualità. Il sesso era visto anticamente come un tramite per Dio, ecco perché è stato così colpevolizzato e bistrattato da chi si era eletto come unico tramite col divino.
Non analizzeremo il testo romanzo di Hugo, ma in maniera assai più easy il bellissimo testo di Bella, scritto da Pasquale Panella.


Inizia Quasimodo, il Gobbo.

-Bella/La parola Bella è nata insieme a lei/Col suo corpo e con i piedi nudi, lei/E' un volo che afferrerei e stringerei/
L'anima, viene da ànemos, è da sempre legata all'idea di aria e di vento.
-Ma sale su l'inferno a stringere me.
L'inferno inteso come la materia che impedisce di afferrare l'anima. Il corpo, Quasimodo, vorrebbe trattenerla, ma lei vola via.

Frollo, lo spirito, invece vorrebbe unirsi all'anima, e questa idea è comunicata con una metafora carnale, in una delle frasi più sensuali che abbia mai sentito in una canzone.
-Bella/E' il demonio che si è incarnato in lei/Per strapparmi gli occhi via da Dio
Quello che il prete crede essere il vero Dio e che non ha più ragione di essere, se l'uomo stesso acquista una dimensione divina.

-lei/Che ha messo la passione e il desiderio in me/La carne sa che paradiso è lei
e ancora
O Notre Dame, per una volta io vorrei/Per la sua porta come in chiesa entrare in lei.

Il corpo di una donna come chiesa, come tempio di Dio.

Febo, la mente, è legato ad un'altra donna, Fiordaliso, una anima finta che la mente crea per sopperire alla mancanza.
-Bella/Lei mi porta via con gli occhi e la magia/E non so se sia vergine o non lo sia
Forse Febo si pone una domanda relativa all'unico femminino sacro che conosce, ovvero la Beata Vergine.
-Amore, adesso non vietarmi di tradire/Di fare il passo a pochi passi dall'altare/Chi/È l'uomo vivo che potrebbe rinunciare/Sotto il castigo, poi, di tramutarsi in sale?/O Fiordaliso, vedi, non c'è fede in me/Vedrò sul corpo di Esmeralda se ce n'è.
Esmeralda è l'opportunità della conoscenza. La seduzione del cambiamento. Il cambiamento che spaventa e ci rende immobili come una statua di sale.

E per finire i tre uomini, si uniscono insieme in un ultimo canto dalla sensualità struggente. Perché l'unico modo che ha l'uomo per capire il suo lato spirituale è paragonarlo al rapporto con un partner.

-Ho visto sotto la sua gonna da gitana/Con quale cuore prego ancora Notre Dame/
Dopo aver scoperto il segreto dell'Anima, come si può continuare a professare una religione “ufficiale”?

-C'è Qualcuno che le scaglierà la prima pietra?/Sia cancellato dalla faccia della terra!/Volesse il diavolo, la vita passerei/Con le mie dita tra i capelli di Esmeralda.
Il diavolo ci mostra un limite da superare, se lo supereremo metteremo le mani tra i capelli di Esmeralda, la parte più eterea di tutto il suo corpo.

Non trovate che sia un pezzo di una passione incredibile? Si percepisce il desiderio di possedere interamente una persona che, essendo tale e autonoma, non potrà mai essere interamente nostra, ma la vogliamo perché in lei riconosciamo parte di noi stessi.
Capita a volte di conoscere una persona e avere l'impressione di conoscerla da sempre. Sapere quello che pensa e percepirne l'emotività. Quando questo piccolo miracolo avviene da entrambe le parti, ci sembra davvero di averla “ritrovata... Nell'antico testamento ci raccontano la favoletta di Adamo ed Eva nel paradiso terrestre. Peccato che, come al solito, il brano sia tradotto male. Eva non è una donna, ma è l'Anima. L'uomo deve ritrovare la sua Anima e io credo che a volte, per il solito gioco di specchi, negli occhi della tua compagna o del tuo compagno, tu possa vedere la sua anima e di conseguenza la tua.

Scandalosa e magnifica


Iside appartiene alla categoria delle Dee Madri, in quanto Dea di fertilità che insegnò alle donne d'Egitto l'agricoltura.
Tuttavia le sue imprese e i suoi attributi fanno di Lei l'archetipo per eccellenza dell'anima compagna. La sua devozione ad Osiride fu tale che lo salvò dalla morte per ben due volte, ricomponendone i pezzi e restituendogli la vita.
Iside rappresenta la ricerca suprema dell'anima gemella, l'uso consapevole del potere femminile dell'amore e del misticismo. Iside è forse la più grande rappresentante del femminino sacro che la nostra cultura ha ridotto nella figura di Maria, epurandola delle caratteristiche carnali e passionali di Iside che invece è consapevolmente femmina a tutto tondo.
Quello che vi incollo di seguito è un inno a Iside rinvenuto a Nag Hammâdi, Egitto e risalente al III-IV secolo a.C.

Perché io sono la prima e l'ultima
Io sono la venerata e la disprezzata,
Io sono la prostituta e la santa,
Io sono la sposa e la vergine,
Io sono la madre e la figlia,
Io sono le braccia di mia madre,
Io sono la sterile, eppure sono numerosi i miei figli,
Io sono la donna sposata e la nubile,
Io sono Colei che dà alla luce e Colei che non ha mai partorito,
Io sono la consolazione dei dolori del parto.
Io sono la sposa e lo sposo,
E fu il mio uomo che nutrì la mia fertilità,
Io sono la Madre di mio padre,
Io sono la sorella di mio marito,
Ed egli è il mio figliolo respinto.
Rispettatemi sempre,
Poiché io sono la Scandalosa e la Magnifica.

Un vero inno alla femminilità in tutte le sue componenti.
L'uomo dovrebbe tornare ad accettare tutte le sfaccettature dell'animo e del corpo femminile, invece di proiettare sulla donna i propri schemi e le proprie sovrastrutture mentali.
Proiezioni, che per prime fanno soffrire proprio il maschio.

A cuore aperto

Ero ansioso di pubblicarlo per bullarmi in giro.
Si tratta del frammento finale del cortometraggio "A cuore aperto" dedicato a "Cornelio, Delitti d'autore" di Alessia Di Giovanni e Daniele Statella."Cornelio" è un fumetto Star Comics.
Nel frammento in questione, passeggio con Mauro Smocovich e incontriamo Carlo Lucarelli...
Abbiamo rifatto la scena una decina di volte. Alla fine ci guardavamo male per davvero.
Scusami Carlo.
Nel prossimo film mi han detto che potrai vendicarti su di me con un crik.

Il quarto tipo




Di solito non faccio recensioni cinematografiche e non temete, questa sarà la prima e ultima volta.

Come qualcuno di voi sa, mi interesso da sempre di UFO, e specialmente del controverso fenomeno delle “abduction”, ovvero i presunti rapimenti da parte di entità aliene, così ho accolto con entusiasmo e speranza il film “Il quarto tipo”, interpretato da Milla Jovovich e diretto da Olatunde Osunsanmi (sospetto che con questo cognome non farà molta carriera), che in questi giorni è nelle sale cinematografiche.
In breve, gli incontri con gli alieni sono stati classificati da J.Allen Hynek negli anni '70 in quattro tipi: il primo è l'avvistamento di un UFO, il secondo è il reperimento di un segno nell'ambiente, il terzo è il contatto diretto e il quarto è il rapimento.
“Il quarto tipo” vuole raccontarci di quest'ultimo genere di contatti e lo fa con una struttura narrativa particolare. All'inizio, Milla Jovovich ci spiega che lei è un'attrice e nel film interpreta la dottoressa Abigail Tyler, detta Abbey, in una ricostruzione drammatica di fatti realmente avvenuti nei primi giorni dell'ottobre del 2000 nella cittadina di Nome in Alaska. Naturalmente, per proteggere la privacy delle persone coinvolte, i nomi sono stati cambiati. Però, ci viene detto che il regista ha inserito del reale materiale d'archivio, girato dalla stessa Abbey che compare a raccontarci degli avvenimenti. Lei sembra subito la più aliena degli alieni. Will, il marito di Abbey, è stato misteriosamente ucciso una notte mentre dormiva accanto a lei. Per capire qualcosa della sua morte, Abbey prosegue gli studi di Will e si reca a Nome, i cui abitanti soffrono di persistenti disturbi del sonno. Si svegliano di soprassalto e ricordano d'aver visto uno strano gufo alla finestra. La regressione ipnotica di uno di loro scatena poi una tragedia con la morte di tutta la famiglia del paziente. Su un nastro rimangono impresse delle misteriose parole che vengono poi tradotte dal dottor Odusami come Sumero. I sumeri avevano avuto contatti con gli alieni? Basterebbe ricordare le teorie di Zacaria Sitchin e del suo pianeta Nibiru. Dal punto di vista registico il film è figlio di pellicole come “Blair Witch Project”, “Rec” e “Cloverfield”, dove l'horror mira a dare l'illusione che quelli che vediamo siano orrori reali, ma le parti del film che dovrebbero essere documento autentico sono troppo perfette per essere vere, e a me hanno fatto lo stesso effetto della famosa autopsia aliena di Roswell.
Ma questo non è un semplice film horror. E' chiaro che si è tentato di fare un film documentario, altrimenti l'intreccio narrativo sarebbe dovuto essere molto più articolato. Infatti, in soldoni, in questo film non accade quasi nulla e non si danno risposte. D'altra parte, le risposte sul mistero delle abduction, ancora non ci sono.
Però...
Però ci sono dei dettagli che mi hanno fatto riflettere. Particolari apparentemente minori nella casistica UFO, ma secondo me, nei dettagli si trova sempre la verità.

1-Il gufo che i pazienti di Abigail Tyler vedono fissarli dalla finestra e anche dall'interno della camera da letto nel bel mezzo della notte, arriva direttamente dal best seller “Communion” di Whitley Streaber, dove viene presentato come un “ricordo di copertura”, una “pecetta” messa dagli intrusi nella memoria dei rapiti. Sembrerebbe infatti che gli alieni, o chi per loro, non gradiscano molto essere “visti”, per evitare che l'umano prenda coscienza della loro esistenza. Se è così, deve esserci anche un motivo.

2- I pazienti di Abigail parlano anche di un cattivo odore che accompagna il ricordo del rapimento e lo associano alla “cannella marcia”. Sempre in “Communion” si parla di un odore sgradevole come di formaggio e cannella. E la “puzza” è un elemento regolarmente connesso e testimoniato dall'incontro con i “grigi”.

3- Il Sumero come lingua aliena. Beh, questo è l'elemento più interessante che ho trovato nella pellicola di Osunsanmi, perché un risultato simile emerge dal controverso ricercatore italiano Corrado Malanga, il quale, sotto ipnosi, farebbe emergere quelle che chiama “memorie aliene attive”, ovvero delle tracce innestate nella mente umana per vari scopi. Queste memorie parlerebbero una lingua che sarebbe simile al sumero.

4- Ne “Il quarto tipo” si realizza anche un importante ibridazione tra alieni e demonologia, un po' “Incontri ravvicinati”, un po' “L'esorcista” infatti gli alieni non vengono presentati solo come viaggiatori spaziali che fanno esperimenti sui poveri terrestri, ma qualcosa di molto più spaventoso e agghiacciante. Qualcosa che sconvolge i protagonisti del film tanto da fargli perdere ogni speranza. Gli alieni sono nella mente degli addotti, profondamente conficcati nel loro inconscio, forse a succhiare la loro energia vitale. Sono qui da sempre, siamo di loro proprietà e non c'è speranza. I diavoli del medioevo sono gli alieni di oggi? Sono le nostre stesse paure inconsce che generano il fenomeno oppure sono loro che vestono diversi aspetti in base al nostro grado di percezione?

Come dicono i protagonisti alla fine del film: "tocca a voi decidere in cosa credere".

Sisley e Diabolik


Direttamente dal negozio "SISLEY STORE" - SASSUOLO (MO)
China di Jacopo Brandi su una mia matita.
Una bella emozione.

Carlo Lucarelli, Mauro Smocovich e il sottoscritto

Proseguono le incursioni fumettistiche di Carlo Lucarelli, e l'amico Mauro Smocovich ha avuto la bontà d'animo di coinvolgermi ancora. Sant'uomo. Si tratta di un volume edito dalle Edizioni BD e che ha come protagonista il trentenne Matteo Leonardi, brigadiere del Nucleo Operativo dell'arma dei Carabinieri di Ravenna.



Il buon Roberto Giammatteo su UBC fumetti ne parla così:

"Aria assonnata, barba incolta e maniere spicce sarà alle prese con una serie di casi che riuscirà a risolvere solo grazie alla sua innata perspicacia, a un notevole dinamismo, a una grande ironia, a un eccezionale fiuto e, last but not last, alla sua grande umanità.
Umanità che, qualunque sia la tinta, gialla o nera, dei casi su cui dovrà investigare, contraddistinguerà tutti i protagonisti delle sue avventure. Casi oscuri e spinosi da risolvere per il Brigadiere Leonardi. Vendette partigiane, prostituzione, omicidi, delitti informatici e chi più ne ha più ne metta. Il tutto per un totale di sette storie, raccolte in un volume unico cartonato di 120 pagine, con sovracover, ambientate in una torrida estate ravennate e realizzate, in rigorsoso ordine alfabetico, da:
Stefano Ascari (Shutter Island), Diego Cajelli, Luca Crovi (Arrivederci Amore Ciao), Giuseppe Di Bernardo e Mauro Smocovich (Cornelio) per le sceneggiature;
Vanessa Belardo (Giada), Giacomo Bevilacqua (A Panda Piace), Matteo Cremona (David Murphy 911), Federico Giretti (Sala d'attesa), Giorgio Pontrelli (John Doe), Andrea Riccadonna (Shutter Island) e Toni Viceconti per i disegni.
Il volume sarà presentato in questi giorni in anteprima al Salone del Libro di Torino e sarà disponibile in tutte le librerie specializzate e di varia a partire dal 27 maggio."


La mia storia è disegnata da Giorgio Pontrelli. Con il pravissimo disegnatore pugliese è la terza volta che incrociamo le matite... ed è sempre un onore.

Grazie a Carlo, Mauro e alle Edizioni BD per la fiducia.



Diabolik per la sicurezza stradale...
Anche Jacopo Brandi e il sottoscritto abbiamo dato il nostro contributo.

Cornelio Maxi ristampa n°1



Dal 22 Luglio è in arrivo la maxi ristampa di "Cornelio Delitti d'autore".

Dopo la conclusione della miniserie in 12 volumi CORNELIO DELITTI D'AUTORE, le
avventure dello scrittore che ha perduto la vena creativa ritornano con un'edizione MAXI.
Ben 3 volumi a cadenza trimestrale racchiusi in uno solo, da leggere sotto l'ombrellone a
soli 5,40 Euro.


Allora non faceva proprio schifo come ululavano ai quattro forum i fumettari dal palato fine.

Godo come un riccio.

Su questa raccolta curata da Alessandro Morbidelli, trovate il mio racconto, "Occhi dall'abisso", tratto dal libro "La lunga notte de L'Insonne".
A parte il mio trascurabile contributo, è una gran bella antologia.
E' pubblicato casa editrice Orecchio di Van Gogh nella collana "I Germogli".

Dalla quarta di copertina:
“Voci storiche e nuove stelle del fantastico italiano cantano le loro visioni marinaresche in “Onda d’abisso”. Trenta racconti in cui avventura, mistero, paura e ignoto si mescolano in un liquido spumoso e vorticoso, capace di scivolare dalle spiagge al pelo dell’acqua e giù in fondo agli abissi di un mondo marino da sempre genitore di incredibili visioni letterarie."

Tra i trenta autori mi piace ricordare gli amici:
Alessandro Morbidelli, Manuela Maggi, Cristiana Astori, Igor De Amicis,, Chiara Bertazzoni, Simonetta Santamaria, Paolo Agaraff, Mauro Smocovich & Sacha Rosel.

mercoledì 11 agosto 2010