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lunedì 26 settembre 2011

Il mio ricordo

Gli amici di Nove da Firenze mi hanno chiesto di raccontare come ho conosciuto Sergio Bonelli. Correrò il rischio di essere criticato, ma vorrei condividere con voi una storia che, forse per vergogna, non avevo mai raccontato.

Questa è una storia che non ho mai raccontato a nessuno. Era la primavera del 1993, quando alla mostra di fumetto di Certaldo incontrai per la prima volta Sergio Bonelli. Con l'incoscienza dell'età, io e un amico, lo avvicinammo per proporgli di pubblicare “L'Insonne”. Una follia senza senso. Lui, incredibilmente, invece di mandarci al diavolo, ci spiegò con gentilezza che per realizzare una serie per la sua casa editrice bisognava prima lavorare un po' sulle altre testate. Lapalissiano. Negli anni successivi, ogni volta che lo incrociavo, mi vergognavo un po' di averlo abordato in quel modo ridicolo. Qualche anno dopo ho avuto l'onore di disegnare, insieme a Marco Bianchini, un episodio di quello che forse era il suo personaggio più caro, “Mister No”. “Un giorno da cani” s'intitolava quella storia, e quell'albo fu il mio primo vero lavoro professionale. Gli era piaciuto? Non lo so, non ho mai avuto l'occasione di chiederglielo. Quando qualcuno se ne va, la testa ci si riempie di domande che avremmo voluto fargli, e cose che avremmo voluto chiedergli o dirgli. Succede sempre così. L'ultima volta che l'ho visto è stato alla fiera di Mantova di quest'anno. Stavo presentando “The Secret” in conferenza stampa, quando l'ho visto entrare e cercando di non disturbare, sedersi defilato. Naturalmente ho balbettato e perso il filo del discorso e mi sono biasimato per aver fatto con lui l'ennesima brutta figura. Mi incuteva un enorme timore referenziale. Rappresentava un autore importante e il più grande editore italiano di fumetto d'avventura. Senza di lui, i miei fumetti non sarebbero esistiti. Forse non avrei neppure preso una matita in mano. Forse non avrei raccontato le mie storie. Per questo, insieme a lui, se ne va, e non mi vergogno a dirlo, un pezzetto della mia vita. L'autore di un sistema criticato da molti, ma davanti al quale, mi sento ancora di togliere il cappello. Ciao, Sergio, sei sempre tra noi. Perché chi crea eroi immortali vive per sempre.

Ciao, Sergio...

"MILANO - E' morto Sergio Bonelli, l'editore di Tex, Dylan Dog e tanti altri dei più amati personaggi del fumetto italiano è deceduto stamattina dopo una breve malattia. Nato nel 1932, figlio di Gian Luigi Bonelli, il creatore di Tex, è stato uno dei protagonisti della letteratura disegnata. A sua volta sceneggiatore, ha creato i personaggi di Zagor e Mister No. 26 settembre 2011 10:31"

Chi ha creato eroi immortali vive per sempre.
Ciao, Sergio.

mercoledì 21 settembre 2011

Profili falsi su Facebook? Chi sta contattando i fumettisti?

Io non sono un esperto dei rapporti umani in rete.
Sempre che di rapporti umani si possa parlare.
Non conosco bene le consuetudini del popolo dei social network.
Non conosco i termini e spesso neppure le regole.
Ma ultimamente sto assistendo ad uno stranissimo fenomeno. Su Facebook, mi chiedono l'amicizia individui sospetti, che non sembrano appartenere al "fumettomondo", ma che hanno praticamente solo amici fumettisti e profili davvero poco credibili. Parlano tra loro e non sembrano avere nessun interesse in comune con chi contattano.
E' solo un caso o c'è altro sotto?
Perché lo fanno?
Sono i servizi seggreti che ci tengono d'occhio?
Credo che nel dubbio provvederò ad una epurazione.
Se avete notizie in merito, parliamone.



Probabilmente la mia paranoia è giunta in un punto di non ritorno.

The Secret in Tour a TERNI


COMUNICATO:

Presso la fumetteria ANTANI COMICS, via Armellini 6, Terni, alle ore 18 alle 20, e dalle 22 alle 24, gli autori FABRIZIO GALLICCIA e GIUSEPPE DI BERNARDO, presenteranno THE SECRET, miniserie a fumetti edita dalla Star Comics, ormai giunta al sesto numero.

CENA.
Nell'intervallo, alle ore 20,30 circa, presso il pub LIVINGSTONE, cena con gli autori, per tutti coloro che vorranno intervenire!

ATTENZIONE: se il tempo ce lo consentirà, dalle 22 saremo in piazza, durante la NOTTE BIANCA di TERNI a REGALARE copie del numero 1 di THE SECRET!


Veniteci a trovare!

mercoledì 14 settembre 2011

"The Secret" fumetto dell'anno? Aiutateci a realizzare questo sogno!

Sul Facebook di XL di Repubblica, leggiamo:

È il momento di votare il miglior fumetto dell'anno! Anche quest'anno XL sarà a Romics, il Festival del fumetto e dell'animazione che si terrà dal 29 settembre al 2 ottobre prossimi. Stavolta però ad assegnare il Premio Speciale dei lettori sarà la nostra Facebook community. Il regolamento è semplice: potete votare uno o più di uno tra i volumi elencati nel sondaggio o aggiungere un vostro candidato. (attenzione: sono ammessi tutti i fumetti pubblicati in Italia tra il Settembre del 2010 e l'agosto del 2011). Il volume che avrà ottenuto più voti allo scoccare della mezzanotte del 30 Settembre 2011 sarà incoronato vincitore nella cerimonia di premiazione del 2 Ottobre.

Avete un account Facebook? Allora come non votare "THE SECRET" come fumetto dell'anno?
Vogliamo quel premio.
Vogliamo parlare di UFO, interferenze aliene, scie chimiche e NWO dal palco del Romics!

Cioè... con tutta la simpatia... non vorrete mica far vincere "Il Troio"?

Il bicchiere e il mare

La nostra mente è un bicchiere e la realtà è il mare.
Cerchiamo di capire la grandezza dell'oceano guardando l'acqua che abbiamo catturato nel nostro piccolo contenitore di vetro.


Ma perché non la faccio finita con queste inutili pippe mentali?

martedì 6 settembre 2011

Come in "Misery non deve morire"

Mi ricollego ad una discussione e ad un post scritto qualche giorno fa, dove sostenevo che, a mio (inutile) parere, forse è venuto il tempo di porre un freno alle miniserie a fumetti di 4, 8, 12 numeri. Una forma narrativa interessante, che ho sposato per scelta e necessità, ma che impedisce di cogliere e fidelizzare nuovi lettori.
Ora che sta terminando "The Secret" ricevo continuamente la richiesta dei lettori di una seconda serie, ipotesi che malgrado il progetto sia andato bene non è stata prevista fin dall'inizio. Come detto anche pubblicamente, per una scelta narrativa che vi apparirà chiara nell'ultimo episodio, non è possibile andare avanti.
A testimonianza del fatto che il lettore "occasionale", quello che dobbiamo catturare e affascinare se ci preme sia il lavoro che la sopravvivenza del fumetto, non capisce proprio l'idea della miniserie, pubblico una mail che mi è recentemente arrivata.

L'amico mi scrive:
"Scusa se ti faccio queste domande e se vuoi, ovviamente, puoi non rispondermi... ma voi o tu cosa fai per lavoro? Non fate fumetti ? The Secret è stata una cosa fatta così per fare e basta?
Dico questo perchè sia a me che a mia moglie sono piaciuti molto i fumetti vostri, e sarebbe bello continuare a leggerli. Perciò dicevo se ci sarà un'altra serie o un qualcosa di simile (...) Cmq veramente complimenti ancora e spero che quello che volevate ottenere l'avete ottenuto. Un affettuoso saluto."


Come la mettiamo?
Amici dal palato fine, dovete rassegnarvi all'evidenza: siete una nicchia, rispettabilissima, ma nicchia.
E io amo ancora il fumetto popolare.



Comunque, nel dubbio, dovessi trovarmi in panne con l'auto, mi guarderò bene dal rivelare a chi mi soccorre, la mia professione.

The Secret in Tour - TERNI!

Sabato 24 settembre, alle ore 16, presso la libreria del fumetto di Terni, ANTANI COMICS, gli autori GIUSEPPE DI BERNARDO e FABRIZIO GALLICCIA presenteranno gli ultimi numeri della serie THE SECRET, edita da STAR COMICS.
Gli autori saranno presenti per tutto il pomeriggio, realizzeranno disegni, autograferanno gli albi e si lasceranno sfuggire anticipazioni e curiosità sulla serie.
Per info: www.antaninet.it

domenica 4 settembre 2011

Cassandre fumettistiche, ovvero: "il fumetto su iPad non ha senso"

L'italico lettore rabbrividisce al solo pensiero di perdere l'amato libretto da collezione.
Accetterebbe di leggere i suoi fumetti preferiti su iPad solo se gratis, perché lui è convinto di pagare per l'oggetto fumetto, non per i contenuti.
Non so se il tablet soppianterà la carta. Mi auguro di no, perché sono troppo abituato ad "annusare" libri e fumetti, non solo a leggerli. Oggi, però, l'importante è "esserci". Diabolik e Cornelio sono già disponibili su questa nuova piattaforma, mentre L'Insonne sta per approdarvici. Staremo a vedere.
Chiudo dedicando agli amici che reputano i fumetti su iPad una "cosa senza senso", queste "perle di scaggezza"...


"Ma che bisogno avrebbe una persona di tenersi un computer in casa?"

Kenneth Olson, fondatore della Digital Equipment Corporation. 1977

"Penso che ci sia richiesta mondiale per circa cinque computer."

Thomas J. Watson Jr., in seguito diventato presidente dell'IBM. 1943

"Questo cosiddetto 'telefono' ha troppi difetti per poterlo considerare seriamente come mezzo di comunicazione. Il dispositivo è intrinsecamente privo di valore, per quel che ci riguarda."
1876

"Non è pensabile che la cosiddetta 'scatola musicale senza fili' abbia valore commerciale. Chi mai pagherebbe per un messaggio che non è inviato a una persona specifica?"

i colleghi di David Sarnoff, pioniere della radiofonia e direttore generale della Radio Corporation of America (RCA). 1912

"Benché la televisione sia forse realizzabile dal punto di vista teorico e tecnico, dal punto di vista commerciale ed economico è impraticabile."
Lee DeForest.

"Ritengo che il cinema sia destinato a rivoluzionare il nostro sistema scolastico e che in pochi anni soppianterà in gran parte, se non del tutto, l'uso del libro di testo."

Thomas Edison. 1922

"A chi diavolo vuoi che interessi sentir parlare gli attori?"

H. M. Warner, della Warner Bros. 1927


"Internet... ben presto esploderà in modo spettacolare, come una supernova, e nel 1996 collasserà catastroficamente."
Robert Metcalfe, fondatore della 3Com, inventore dello standard Ethernet per le reti informatiche locali. 1995

"Ho percorso questo paese in lungo e in largo, e ho parlato con i migliori esperti: posso assicurare che questa 'elaborazione dei dati' è una moda che non durerà neppure fino alla fine di quest'anno."
Il capo redattore del settore libri per le aziende della Prentice Hall. 1957

"Gli aeroplani sono giocattoli interessanti, ma di nessun valore militare."
Ferdinand Foch, comandante in capo degli eserciti alleati in Francia durante le fasi finali della prima guerra mondiale. Primi del Novecento.

"La radio non ha futuro."

William Thomson. 1899.


sabato 3 settembre 2011

Con Desdemona negli occhi...

Sto raccogliendo e sistemando le storie de L'Insonne.
Una importante azienda ha mostrato interesse a pubblicare la serie su piattaforma iPad. Non chiedetemi di più. Il contratto non è ancora firmato e di queste nuove tecnologie non capisco nulla. Pensate, il mio telefonino è un Nokia di 15 anni fa che scatena sempre più ilarità tra i miei amici.
Comunque...
Sto mettendo insieme tutte le storie.
Abbiamo prodotto davvero tante tavole e, permettetemelo, di buona fattura.
Io voglio dare ancora la vita a Desdemona. Costi quello che costi.

Mi dà troppo gusto scrivere le sue storie.
Troppo.



Un grazie speciale a Christian e agli Avvolte che saranno la colonna sonora dell'Insonne su iPad.



venerdì 2 settembre 2011

La sindrome di Big Jim



Dite quello che vi pare. A me è piaciuto...
Beh, certo che quella pettinatura è imbarazzante.
Mi è parso comunque un dignitoso compromesso.

Se si leggono i commenti sulla rete ci viene il dubbio di essere circondati da dei geni della regia, sceneggiatori prodigiosi (ma certamente incompresi) e integerrimi difensori degli ideali fumettistici, che mai e poi mai avrebbero permesso al "demone hollywoodiano" di deturpare il mitico indagatore dell'incubo.

I cambiamenti, anche se minimi, non piacciono ai lettori.

I lettori sono spesso sclerotizzati, in cerca di rassicurazioni. Sì, posso dirlo perché anch'io sono un lettore.

Nel 2005, quando è uscita per la seconda volta "L'Insonne", il mio editore dell'epoca ha ricevuto una lettera imbestialita di un lettore. Il genio diceva più o meno così: "Caro Editore, sono veramente sconvolto per l'incredibile incoerenza della serie L'Insonne. Nell'albo "Crimini dimenticati" Desdy dice di avere 23 anni, ma come è possibile, visto che nell'albo del 1994 diceva di averne 24? Oggi dovrebbe averne 35!!!"

I personaggi dei fumetti sono idee che si materializzano attraverso un silenzioso impasto di carta e china. Ma restano idee.
Le idee immutabili sono idee già vecchie appena concepite.
A me piacciono i personaggi che rinascono dalle loro ceneri, che crescono e cambiano con l'autore.
Mi piace far misurare i miei personaggi con tante situazioni diverse.
Mi piacerebbe poter esagerare e vedere Desdemona come un'astronauta, oppure in un western, oppure in una storia degna di una retrospettiva sovietica.

Io la chiamo "sindrome di Big Jim".

Una malattia strana che colpisce chi ha giocato troppo con il pupazzo dal pulsante sulla schiena.
C'era il Big Jim calciatore, pirata, avventuriero, campeggiatore e tanti altri. Ah, che buon odore avevano quei giocattoli...


Oggi mi chiedo cosa fare con Desdemona.
Farla rinascere e sperimentare un nuovo mondo col rischio di far sentire i lettori traditi, oppure continuare una strada già battuta che potrebbe anche portare da nessuna parte?

Un omaggio a DyD - Matita G.Di Bernardo, China J. Brandi





giovedì 1 settembre 2011

Criptico

Mi capita spesso. Sono le controindicazioni del villaggio globale.
Alle fiere è più semplice.
Svicoli, richiamato dal suono del cellulare che solo tu senti.
Inventi una conferenza a cui devi partecipare necessariamente.
Alla peggio simuli un malore. I più bravi schiumano anche dalla bocca.
Il guaio è che, davvero, a volte non sai come dirglielo.
Ma qualcuno glielo deve dire.
E' per il loro bene, ma ti odieranno per sempre.
Chiedi a me? E io, che non sono un'ipocrita, ti dico la mia.
Con la morte nel cuore...