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sabato 14 gennaio 2012

Intervistona su Undiciradio

Quando la radio chiama, rispondo sempre: "Presente!"
Se avete voglia ascoltatevi l'intervista su Undiciradio. Il mio intervento arriva a metà, ma tutta la trasmissione è molto divertente. Si parla di Diabolik, The Secret e L'Insonne.
Un grazie speciale a Renato e alla preparatissima Redazione di Comics Noise!

Vai all'intervista.

5 commenti:

  1. L'ascolterei volentieri ma non so dove devo cliccare... Sono imbranata, scusa :(
    Un aiutino?

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  2. Vai alla pagina "Casa delle Associazioni" dal link "vai all'intervista". Poi clicca sul tasto "freccia nera" su fondo grigio. E' in basso! Puoi anche scaricarla! :)

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  3. Grazie mille! ^^
    Chissà come tremavi al primo DK da disegnare :D

    Certo che è difficile riuscire a trovare un'idea innovativa, ma nello stesso tempo su un "binario che già c'è".

    DiBe, ho una curiosità a riguardo: quando crei una scenggiatura, pensi che debba attirare l'attenzione dei più giovani, dei più esperti sulla nona arte, dei più maturi, dell'editore o di tutte le categorie insieme?
    Intendo, ci si butta a capofitto cercando di attirare il consenso di tutti (comunque impossibile da ottenere), si cerca di puntare ad una categoria in particolare, o si fa come ci si sente dentro fregandosene se piacerà a giovani o esperti del genere, l'importante è che convinca lo sceneggiatore stesso?

    A me sembra un pò troppo artificioso creare qualcosa che comunque debba per forza essere "su un binario che già c'è".
    Sclavi con DYD ci riuscì, ma, forse, non è questo il difetto del fumetto italiano di OGGI dove ormai troppi fanno in questo modo?
    Per volere dell'editore per esempio.
    Chessò, un'idea che è costruita male allora è giusto che sia rifiutata, ma un'idea che è originale non dovrebbe essere bocciata solo per questo, secondo me.
    Se è comunque affascinante, perchè non presentarla ai lettori?
    Insomma, buttarsi su una strada completamente nuova perchè dovrebbe per forza far pensare al lettore che sia "ostrogoto"?
    Soprattutto, non rischia di diventare un limite per la fantasia degli sceneggiatori il ripetuto rifiuto di idee innovative?
    Per farti un esempio concreto, secondo me D. La Rosa è uno sceneggiatore umoristico molto divertente (con molti consensi da parte dei lettori del suo blog), non comprendo perchè fatichi ad emergere. In un'intervista afferma che molti editori rifiutano di pubblicarlo.

    "Così alcuni fumetti li faccio disegnare da Vanessa (storie che ci vengono puntualmente scartate da tutti gli editori del pianeta... in virtù di ciò “Zombie gay in Vaticano” ce lo siamo autoprodotti). "

    Lui nel suo stile sceneggia bene ed i lettori ci sono.(Basta vedere non solo il suo blog, ma anche le vendite del suo fumetto "zombie gay in Vaticano" al Lucca Comics)
    Qual è il problema? E' per il fatto che non esiste (oppure è poco noto) un "binario che già c'è" sul genere umoristico in Italia?
    Come dice D.La Rosa:

    "il fumetto comico, in Italia, è considerato di serie B (a parte Rat-man). Per gli editori italici la serie A è il fumetto intimista: centinaia di fumetti intimisti la maggioranza dei quali è tutti uguali l'uno con l'altro: storie tristi di gente triste con un passato triste che alla fine ce l'ha fatta perchè ha imparato come scrivere storie tristi. "

    L'intervista si trova qui:
    http://diegozilla.blogspot.com/2012/01/zombie-gay-in-vaticano-intervista.html

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    1. Bell'intervento, Danny!

      Dunque, L'Insonne e The secret li ho scritti per me. Forse è un luogo comune, ma bisogna scrivere quello che si vorrebbe leggere. Poi, personalmente, cerco di strizzare l'occhio un po' a tutti i possibili lettori, e non è detto che sia un bene. Su The Secret, ho strizzato tanto l'occhio agli appassionati di un certo tipo d'argomento. L'ho strizzato non per paraculaggine, ma perché l'argomento sta molto a cuore anche a me. Infatti, gli appassionati di argomenti complottistici, si sono innamorati di The Secret, forse gli altri un po' meno.

      Conosco Davide La Rosa e lo apprezzo.
      Secondo me sta per accadere qualcosa.
      Ora, il DiBe si trasforma in Maga Magò e vi legge il futuro: presto (ma forse c'è già) avremo un rifiorire del fumetto umoristico. Perché? Perché in periodi di crisi e fetenti come questo, si ha voglia di ridere.
      Restate sintonizzati perché da "queste frequenze" potrebbero arrivare delle news. No, tranquilli, io personalmente non sono capace di scrivere cose umoristiche (commedia, sì, però).

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  4. Grazie per la risposta. :)

    Secondo me, si sente tanto quando uno sceneggiatore scrive per sè con passione o per "paraculaggine" :D
    C'è una specie di divertimento che riuscite a trasmettere anche a noi lettori.
    Con The Secret ti assicuro che hai convinto anche persone non appassionate al genere (me compresa). Quando una storia racconta con intelligenza e cuore determinati argomenti appassiona un pò tutti, è come una magia che sa coinvolgere senza un perchè.
    E' quando si finisce un albo e vien voglia di ricominciarlo da capo per emozionarsi di nuovo.
    Dovrebbero clonare gli sceneggiatori che sanno lavorare in questo modo, o, più semplicemente, prendervi da modello. :)

    Resto sempre sintonizzata per le news di Maga Magò... Ehm, cioè, del DiBe. :D

    un abbraccio

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